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Giovanni FasanellaRecensioni
Autore di Segreto di Stato : la verità da Gladio al caso Moro
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Recensioni
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Segreto di Stato : la verità da Gladio al caso Moro di Giovanni Fasanella
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BiblioLorenzoLodi | Jan 16, 2017 | Mi è dispiaciuto iniziare questo libro con delle grosse lacune personali sulla storia d'Italia negli anni immediatamente precedenti e successivi all'Unità. I pochi ricordi che ho risalgono addirittura alle elementari! Un libro come questo fa venir voglia di colmare quei vuoti, e allo stesso tempo aiuta alla comprensione del presente in cui ci muoviamo, rifiutando facili nostalgie per una presunta "età d'oro".
Nonostante la coesione tra un capitolo e l'altro a volte venga a mancare, l'attenzione è ben portata su fatti che spiegano molto della realtà italiana di oggi, e che in quest'ottica andrebbero maggiormente approfonditi sui banchi di scuola. In particolare le parti relative alla questione del Mezzogiorno e agli affari della Consorteria fanno cadere le braccia per la loro devastante attualità.
Buon apparato di note e di bibliografia. Sarebbe stata gradita una pagina di linea cronologica per una più facile comprensione.½
Nonostante la coesione tra un capitolo e l'altro a volte venga a mancare, l'attenzione è ben portata su fatti che spiegano molto della realtà italiana di oggi, e che in quest'ottica andrebbero maggiormente approfonditi sui banchi di scuola. In particolare le parti relative alla questione del Mezzogiorno e agli affari della Consorteria fanno cadere le braccia per la loro devastante attualità.
Buon apparato di note e di bibliografia. Sarebbe stata gradita una pagina di linea cronologica per una più facile comprensione.½
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Amarillide | Nov 25, 2013 | Nato alla fine degli anni cinquanta e giovane adulto negli anni settanta del secolo scorso, democratico, ho sempre pensato che il vero nemiKo fosse il nemico amerikano... (poi sono cresciuto). Da questo libro, ampiamente documentato, ho appreso come il vero nemico non fosse lo zio Sam ma John Bull, il grigio suddito di Sua Maestà Britannica con completo di ombrello e di bombetta (commento ironico ma non troppo). Il libro comunque compie troppe semplificazioni, tipo quella di adombrare un'implicazione dei Caetani nel delitto Moro per il solo fatto di aver frequentato (forse) diplomatici inglesi e per il fatto che il cadavere dell'uomo politico fu trovato vicino al palazzo di famiglia.
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fortunae | Mar 7, 2012 | Con tono e stile giornalistico divulgativo, scelto in modo dichiarato dai due Autori che non sono "storici" di professione, sono offerti -in modo sintetico- alcuni episodi, poco noti, della storia del Risorgimento italiano, che rendono molto più chiaro il meccanismo che portò, in pochissimi anni, il minuscolo stato sabaudo a conquistare tutto il territorio del nostro Paese.
Si tratta di episodi più o meno articolati e non ricostruzioni storiche di taglio accademico, ma comunque sono un ottimo contributo a superare l'approccio agiografico e menzognero, fortemente utilizzato nella divulgazione di quei fatti, a partire dai programmi scolastici, che ci ha impedito finora di fare i conti con il nostro passato e di affrontare in modo costruttivo parecchi problemi (il Mezzogiorno, le mafie, la struttura dello Stato, la corruzione e la concussione, ...) che hanno lì le loro radici ma che arrivano fino ad oggi.
Tutte le storie sono fatte di luci e ombre, per usare un eufemismo. Anche quella italiana. La scelta di amplificare le "luci" (e negare le ombre) è stata una scelta politica, prima ancora che storiografica, assai discutibile (e peraltro spesso discussa anche allora) che, a 150 anni di distanza, varrebbe la pena superare.
Altrimenti si rimane nell'ambiguo spazio del detto/non detto che non fa che alimentare approcci antistorici e ferocemente di parte, lasciando spazio ai neoborbonici o ai nostalgici di Pio IX o ai sedicenti padani. O anche a chi, magari in buona fede, non avvezzo alle giuste metodologie di analisi, sia portato a conclusioni infondate ed erronee, spesso foriere di incomprensioni profonde. Da leggere assieme a: Vero e falso: l'uso politico della storia (http://www.librarything.com/work/8153957/book/43490081)½
Si tratta di episodi più o meno articolati e non ricostruzioni storiche di taglio accademico, ma comunque sono un ottimo contributo a superare l'approccio agiografico e menzognero, fortemente utilizzato nella divulgazione di quei fatti, a partire dai programmi scolastici, che ci ha impedito finora di fare i conti con il nostro passato e di affrontare in modo costruttivo parecchi problemi (il Mezzogiorno, le mafie, la struttura dello Stato, la corruzione e la concussione, ...) che hanno lì le loro radici ma che arrivano fino ad oggi.
Tutte le storie sono fatte di luci e ombre, per usare un eufemismo. Anche quella italiana. La scelta di amplificare le "luci" (e negare le ombre) è stata una scelta politica, prima ancora che storiografica, assai discutibile (e peraltro spesso discussa anche allora) che, a 150 anni di distanza, varrebbe la pena superare.
Altrimenti si rimane nell'ambiguo spazio del detto/non detto che non fa che alimentare approcci antistorici e ferocemente di parte, lasciando spazio ai neoborbonici o ai nostalgici di Pio IX o ai sedicenti padani. O anche a chi, magari in buona fede, non avvezzo alle giuste metodologie di analisi, sia portato a conclusioni infondate ed erronee, spesso foriere di incomprensioni profonde. Da leggere assieme a: Vero e falso: l'uso politico della storia (http://www.librarything.com/work/8153957/book/43490081)½
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ddejaco | Nov 16, 2010 | Questo sito utilizza i cookies per fornire i nostri servizi, per migliorare le prestazioni, per analisi, e (per gli utenti che accedono senza fare login) per la pubblicità. Usando LibraryThing confermi di aver letto e capito le nostre condizioni di servizio e la politica sulla privacy. Il tuo uso del sito e dei servizi è soggetto a tali politiche e condizioni.