Roddy DoyleRecensioni

prestato a Christian Pezzin (SOFIA) il 12/03/2022 rientrato il

Rispetto a "Smile" che avevo letto anni fa, questo romanzo non mi è piaciuto per niente.
Manca una trama convincente, sono solo lunghi e spesso insulsi dialoghi annegati nei fumi dell'alcool (...ma quanto cavolo bevono gli irlandesi?).
Sono così contorti che nelle note di seconda di copertina hanno perfino invertito in nomi dei personaggi!!!
Non lo consiglio.

immy Rabbitte senior, disoccupato e squattrinato, trascina la sua esistenza fra il pub e il campo di calcio dei ragazzi. Quando anche il suo migliore amico, Bimbo, viene licenziato, i due decidono di fare qualcosa per riscattarsi ai propri occhi e a quelli delle famiglie: acquistare un furgoncino e mettersi davanti ai locali, sulle spiagge, a vendere hamburger e patatine. E un'impresa che porterà un po' di soldi, una quantità di avventure impreviste, parecchi momenti esilaranti, e qualche subbuglio in famiglia.

Roddy Doyle mette il suo talento narrativo al servizio dei ricordi, trascrivendo parole e memorie dei suoi genitori. Si dipana così il racconto della loro vita matrimoniale lunga e felice, di un'esistenza trascorsa nella semplicità, fra casa, lavoro e figli. Rory e Ita ci parlano della fatica di ogni giorno, delle piccole gioie assaporate. E dagli episodi narrati, dai ritratti di persone e amici con cui hanno condiviso una parte del cammino, viene delineandosi un affresco dell'Irlanda lungo i decenni: un paese un tempo essenzialmente contadino, insidiato dalla povertà, isolato dall'Europa, che oggi ha conquistato la ricchezza e il benessere.

Trama semplice ma assurda...non lo consiglierei.

Laos in Nigeria
Era la prima volta che Victoria vedeva la casa dei nonni.
Da piccola, sua madre, era salita sul tetto della casa e ci aveva scritto il suo nome, Tina.
Vent'anni dopo quella scritta era perfettamente visibile. Victoria atterrò nel grande camino in cucina. Poi senza far rumore, si avvicinò al letto dei nonni, che non aveva mai visto prima. Dormivano.Qualcosa le disse che i loro sogni erano tristi. Tutti i loro figli erano andati via dalla Nigeria. e non avevano mai potuto vedere i loro nipoti.
Victoria tirò fuori dalla tasca due palle di neve, due cupole di vetro piene d'acqua
e piene di fiocchi di neve, con dentro l'immagine di Dublino, città di Victoria..
Victoria infilò una palla sotto il cuscino del nonno e l'altra sotto il cuscino della nonna
e li baciò in fronte.
Il giorno dopo, giorno di Natale, a Lagos, il nonno e la nonna, seduti a letto, scossero
i globi di neve. E a Dublino iniziò a nevicare.........◕ ‿ ◕

Bel libro, con la storia che si sdoppia, e i due rami raggiungono il punto culminante insieme per poi convergere.
Lettura piacevole e scorrevole.

Dopo aver letto e riletto (con molto godimento) "Dentro la foresta" ho provato a rileggere anche questo libro, che tanto successo ha avuto, ma che ricordavo non mi fosse piaciuto.
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