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La persecuzione antisemita scatenata nel 1938 da Mussolini è stata una delle tappe piú significative della storia del fascismo: con essa il regime divorziò pubblicamente dal popolo italiano, dalla sua mentalità e dalla sua storia. Renzo De Felice si è proposto di indagare con questo volume l’intima natura dei rapporti tra ebraismo e fascismo vagliando con scrupolo scientifico documenti d’archivio, testimonianze, lettere e carteggi. L’introduzione a questa edizione tascabile riprende tutte le revisioni e gli ampliamenti delle precedenti ristampe, e invita a giudicare razzismo e antisemitismo con il necessario distacco analitico. L’edizione è arricchita da una nota bibliografica. (fonte: Einaudi)
 
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MemorialeSardoShoah | 4 altre recensioni | May 29, 2020 |
Mussolini l’alleato esce per la prima volta nel 1990. Gli aspetti sui quali si concentra la ricostruzione di Renzo De Felice in questo sesto tomo della biografia di Mussolini sono essenzialmente tre: le ragioni dell’intervento mussoliniano nella guerra e gli obiettivi che il duce si proponeva di conseguire; i rapporti e i contrasti con la Germania; l’atteggiamento verso la guerra degli italiani e le alterne vicende del «fronte interno». Come al solito De Felice si avvale di una vastissima documentazione, per lo più inesplorata, che gli permette di chiarire molte questioni controverse, di far luce su altre praticamente mai studiate o addirittura ignorate e di colmare numerose lacune. (fonte: Einaudi)
 
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MemorialeSardoShoah | 1 altra recensione | May 17, 2020 |
Mussolini l’alleato esce per la prima volta nel 1990. Gli aspetti sui quali si concentra la ricostruzione di Renzo De Felice in questo sesto tomo della biografia di Mussolini sono essenzialmente tre: le ragioni dell’intervento mussoliniano nella guerra e gli obiettivi che il duce si proponeva di conseguire; i rapporti e i contrasti con la Germania; l’atteggiamento verso la guerra degli italiani e le alterne vicende del «fronte interno». Come al solito De Felice si avvale di una vastissima documentazione, per lo più inesplorata, che gli permette di chiarire molte questioni controverse, di far luce su altre praticamente mai studiate o addirittura ignorate e di colmare numerose lacune. (fonte: Einaudi)
 
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MemorialeSardoShoah | 3 altre recensioni | May 17, 2020 |
Mussolini l’alleato esce per la prima volta nel 1990. Gli aspetti sui quali si concentra la ricostruzione di Renzo De Felice in questo sesto tomo della biografia di Mussolini sono essenzialmente tre: le ragioni dell’intervento mussoliniano nella guerra e gli obiettivi che il duce si proponeva di conseguire; i rapporti e i contrasti con la Germania; l’atteggiamento verso la guerra degli italiani e le alterne vicende del «fronte interno». Come al solito De Felice si avvale di una vastissima documentazione, per lo più inesplorata, che gli permette di chiarire molte questioni controverse, di far luce su altre praticamente mai studiate o addirittura ignorate e di colmare numerose lacune. (fonte: Einaudi)
 
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MemorialeSardoShoah | 1 altra recensione | May 17, 2020 |
Agitatore, scrittore, ribelle, pacifista, interventista, volontario: l'autore mette insieme i diversi aspetti del giovane Mussolini e li ricostruisce dagli anni dell'infanzia alla nascita del regime. In appendice sono raccolti i documenti relativi al periodo considerato: le lettere di Mussolini, il manifesto-programma del Partito politico futurista, il programma dei fasci di combattimento e quello dannunziano per la marcia su Roma. (fonte: ibs)
 
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MemorialeSardoShoah | 3 altre recensioni | May 17, 2020 |
Dopo "Il rivoluzionario" e il primo tomo del "Fascista" dedicato alla Conquista del potere, questo volume, pubblicato per la prima volta nel 1968, affronta il problema dell'organizzazione del nuovo Stato totalitario negli anni immediatamente successivi alla crisi aperta dal delitto Matteotti. Accanto a una serie di problemi chiave, come quelli relativi alla soppressione delle ultime vestigia del regime liberale, l'autore estende la sua analisi ad altri aspetti economico-sociali e politici, come l'inserimento dei sindacati fascisti nel regime, la genesi della Carta del lavoro, le disposizioni sulla stampa, conferendo all'opera il carattere di una storia generale del fascismo nella sua multiforme realtà. (fonte: ibs)
 
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MemorialeSardoShoah | 3 altre recensioni | May 17, 2020 |
Uscito nel 1966, questo primo tomo del volume Mussolini il fascista allarga l'indagine dal personaggio Mussolini al fenomeno del fascismo, analizzato sia come organizzazione sia come partito al potere. Assistiamo al dilagare delle lotte agrarie e alla costituzione dei «blocchi nazionali», all'effimero «patto di pacificazione» del 1921, al precipitare della crisi: la marcia su Roma, la legge elettorale maggioritaria, le elezioni del 1924, il delitto Matteotti, fino al discorso del 3 gennaio 1925 che segna l'inizio della dittatura. In appendice il programma agrario fascista del 1921, il programma del PNF, il verbale della prima riunione del governo Mussolini, il discorso del 1924 e lo schema completo degli incarichi statali e governativi dal 1922 al 1925. (fonte: Mondadori)
 
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MemorialeSardoShoah | 2 altre recensioni | May 16, 2020 |
In questo secondo volume della biografia di Benito Mussolini, De Felice approfondisce l'analisi del consenso, mettendo in luce quanto il regime e i suoi sviluppi fossero intimamente legati alla personalità e al ruolo di Mussolini. Cruciali di quegli anni sono poi i problemi legati all'intervento in Spagna, ai rapporti con l'Inghilterra e la Francia da un lato e con la Germania dall'altro, al lungo e travagliato cammino dell'Asse dalle sue prime manifestazioni alla conclusione del "patto d'acciaio". (fonte: Mondadori)
 
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MemorialeSardoShoah | 2 altre recensioni | May 16, 2020 |
In questo primo volume della biografia di Benito Mussolini, vengono affrontate le questioni relative alla politica estera e alla guerra d'Etiopia, l'impatto della "grande crisi" sull'economia italiana e le sue ripercussioni sui programmi di politica economico-sociale del regime e, soprattutto, sulla questione del consenso. Largo spazio viene poi dedicato alle vicende interne del fascismo in questi anni (1929-1936), al conflitto con la Santa Sede e al significato che le varie componenti del regime e del fascismo dettero alla politica corporativa. (fonte: Mondadori)
 
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MemorialeSardoShoah | 2 altre recensioni | May 16, 2020 |
Riproducendo i materiali che avevano segnato ascesa e caduta del regime, De Felice ha inteso fornire la visione diretta di una traiettoria storica: in altri termini il fascismo non è sempre stato la stessa cosa e nell'arco dei suoi vent'anni - dai fasci di combattimento alla presa del potere, dalla costruzione del regime alla guerra, fino all'esperienza della Repubblica Sociale - ha cambiato più volte la propria fisionomia e, con essa, il suo rapporto con gli italiani. Non esiste cioè "il fascismo", ma uno sviluppo storico del fascismo. Da questa raccolta di documenti emerge un fascismo che parla mediante le sue voci, un realtà storica molto diversa dal monolite che si tende a descrivere, caratterizzata da diversità e multiformità. (fonte: Mondadori)
 
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MemorialeSardoShoah | 1 altra recensione | May 16, 2020 |
Intervista sul fascismo è una conversazione di Renzo De Felice edita da Laterza nel 1975, nella quale lo storico italiano espone in forma divulgativa le sue tesi storiografiche con lo studioso statunitense Michael A. Ledeen, allievo del noto storico del nazismo George Mosse. (fonte: Wikipedia)
 
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MemorialeSardoShoah | 3 altre recensioni | May 7, 2020 |
Renzo De Felice è stato uno dei più grandi storici del fascismo; la sua lucida ed approfondita analisi del ventennio e di Mussolini lo hanno portato a conclusioni diverse dalle idee della maggioranza degli studiosi del periodo che lo hanno accusato di revisionismo e di fascismo. La visione di De Felice, invece, è lucidissima e documentata; ed in questo libro, condotto sotto forma di una lunga intervista, lo storico italiano prova a sintetizzare le principali conclusioni del suo lavoro di lettura storica del fascismo. Non a caso l’intervista è stata realizzata da uno studioso anglofono, Michel Ledeen. Due sono i distinguo alla base del lavoro di De Felice: la differenza tra il fascismo regime ed il fascismo movimento; e le differenze tra il nazismo, che guardava al passato; ed il fascismo che guardava al futuro. Differenze essenziali che vanno, tra l’altro, viste nell’ambito del periodo storico e dell’area geografica. Il fascismo, quel fascismo, fu possibile in Italia, allora; come il nazismo in Germania. E anche la differenza tra i regimi autoritari, diversi nelle premesse, ed il fascismo rappresentano un elemento di riflessione. Chiude il libro un lungo articolo di De Felice pubblicato nel 1975 sulla “fiera letteraria”. Una lettura di grande attualità.
 
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grandeghi | 3 altre recensioni | Sep 27, 2019 |
Dallo State liberale alla dittatura, la soppressione dei partiti d'opposizione, le premesse economiche e sociali del regime, la prima strutturazione dello Stato fascista, la Conciliazione e il « plebiscito» del 24 marzo 1929. Dopo II rivoluzionario e il primo tomo del Fascista dedicato alla Conquista del potere, questo volume, gia pubblicato nel 1968, affronta il problema dell'organizzazione del nuovo Srato totalitario negli anni immediatamente successivi alla crisi aperta dal delitto Matteotti. Accanto a una serie di problerni-chiave, come quelli relativi alla soppressione delle ultime vestigia del regime liberale, l'autore estende la sua analisi ad altri aspetti economico-sociali e politici, come l'inserimento dei sindacati fascisti nel regime , la genesi della Carta del lavoro, le disposizioni sulla stampa, conferendo all'opera il carattere di una storia generale del fascismo nella sua multiforme realtà .
 
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BiblioLorenzoLodi | 3 altre recensioni | Feb 10, 2017 |
Renzo De Felice, massimo storico italiano, autore della biografia di Benito Mussolini, di cui si aspetta l’ultimo volume (Mussolini. L’Alleato La guerra civile), ha consentito che un giornalista — Pasquale Chessa, vicedirettore di “Panorama” per gli affari culturali — entrasse nel suo laboratorio storiografico. Ne è scaturito un libro con due anime: dell’intervista giornalistica ha il pregio della sintesi e le tensioni dell’attualità, del saggio storico ha la profondità dei temi e la forza dei documenti, spesso inediti. Unico lo scopo. Spiegare la crisi del tempo presente riscoprendo tutte le verità, anche le più dolorose, del passato, per rispondere alla domanda chiave: perché, dopo cinquant’anni, la cultura di questo paese non è riuscita e, tutto sommato, non vuole fare i conti con la sua storia? “La Resistenza è stata un grande evento storico. Nessun ‘revisionismo’ riuscirà mai a negarlo. Ma la storia, al contrario dell’ideologia e della fede, si basa sulla verità dei fatti piuttosto che sulle certezze assolute. Descrive il mondo come è stato, non come si vorrebbe che fosse stato. Una vulgata storiografica, aggressivamente egemonica, costruita per ragioni ideologiche, spesso usata per scopi politici, ha creato, invece, una serie di stereotipi che ci hanno impedito di dipanare quell’intricata matassa in cui si aggrovigliano i nodi irrisolti degli ultimi cinquant’anni della storia d’Italia.
“Il dramma vissuto dagli italiani fra l’8 settembre 1943 e il 25 aprile 1945, è stato sfigurato da una storiografia che ha ridotto la Resistenza a oggetto di culto. È stata invece una pagina fondamentale della storia d’Italia che bisogna studiare, con l’etica della scienza, per capire il danno alla moralità nazionale consumato in quel biennio e le ragioni della mancata ricostituzione di quel tessuto morale andato perduto.
 
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BiblioLorenzoLodi | 2 altre recensioni | Nov 9, 2015 |
Con questo quinto tomo la biografia di Mussolini di Renzo De Felice affronta gli anni cruciali e decisivi del regime fascista tra la fine della guerra d'Etiopia e l'intervento nella seconda guerra mondiale.
L'analisi del consenso prosegue mettendo continuamente in luce quanto il regime e i suoi sviluppi fossero intimamente legati alla personalità e al ruolo del« duce ». Fondamentale per la comprensione
della storia del fascismo, l'analisi assume spesso il carattere di una serrata discussione delle conclusioni alle quali è giunta in proposito la più moderna politologia internazionale.
Larga parte del volume è dedicata ai problemi di politica estera, visti peraltro in stretto collegamento con quelli di politica interna e con l' evoluzione caratteriale ed ideologica di Mussolini (in particolare
il prendere consistenza in lui del mito della «nuova civiltà» e della« missione» che in essa avrebbe dovuto svolgere l'Italia fascista) . L'intervento in Spagna, i rapporti con l'Inghilterra e la Francia da un
lato e con la Germania dall'altro, il lungo e travagliato cammino dell'Asse dalle sue prime manifestazioni alla conclusione del «patto d'acciaio», alla« non belligeranza» e, infine, alla decisione di Mussolini di intraprendere la sua «guerra parallela» a fianco di Hitler, sono ricostruiti con dovizia
di particolari e di continui riferimenti alle loro ripercussioni interne, che permettono a De Felice di comporre le vicende di quegli anni in un quadro in gran parte nuovo e di evidenziare tutta una serie
di aspetti sin qui trascurati, fraintesi o addirittura ignorati. Come sempre, De Felice si serve di una vastissima documentazione edita ed inedita, tra cui il diario di Giuseppe Bottai e il diario e le memorie di Dino Grandi, grazie alla quale il lettore è introdotto nei recessi del regime e può seguire dall'interno le più segrete e spericolate vicende della politica interna ed estera di quegli anni.
 
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BiblioLorenzoLodi | 2 altre recensioni | Mar 13, 2015 |
Con questo quarto tomo la biografia di Mussolini di Renzo De Felice affronta i problemi del regime vero e proprio. Larga parte del volume è dedicata ai problemi di politica estera e alla guerra d'Etiopia. L'autore - primo tra gli studiosi italiani e stranieri - ha avuto accesso alla documentazione del ministero degli Affari Esteri relativa a questo periodo, sicché la sua ricostruzione in molti punti si può dire risolva molti dei problemi sino ad ora in sospeso (come l'entità degli accordi Laval-Mussolini del gennaio
1935) e in altri rivoluzioni quanto si sapeva sino ad oggi (come per gli obiettivi territoriali di Mussolini in Etiopia). La trattazione della politica estera fascista (assai sommariamente affrontata nei primi volumi) è qui ripresa sistematicamente sin dai suoi inizi, tanto che si può dire che i capitoli ad essa dedicati in questo volume ne costituiscono un vero e proprio profilo sistematico, quale sino ad oggi mancava.
Oltre ai problemi di politica estera, temi centrali di questo volume sono l'impatto della «grande crisi» sull'economia italiana e le sue ripercussioni sui programmi di politica economico-sociale del
regime e, soprattutto, quello del consenso. De Felice affronta infatti l'esame dell'atteggiamento
verso il fascismo e Mussolini delle masse popolari, dei giovani, della classe dirigente, delle forze economiche, ecc. (e in parallelo degli strumenti messi in atto dal regime per determinare il consenso), mostrando come in questi anni il fascismo godette della sua maggior popolarità e, al tempo stesso, mettendo in rilievo i caratteri particolari e i limiti di questo consenso e le sue contraddizioni interne destinate a diventare con l'intervento fascista in Spagna e con l'avvicinamento e l'alleanza con la Germania nazista sempre piu evidenti e decisive per le sorti del fascismo. Pur non perdendo mai il carattere di una biografia di Mussolini, il volume dedica altresi largo spazio alle vicende interne del fascismo in questi anni, al conflitto con la S. Sede per l'Azione Cattolica del 1931 e al significato che le varie componenti del regime e del fascismo dettero alla politica corporativa. Né, infine, vanno dimenticate le molte pagine che De Felice dedica (sulla base di uno spoglio sistematico ed incredibilmente vasto della stampa periodica e della pubblicistica coeve) all'atteggiamento verso
il fascismo e Mussolini dell'opinione pubblica internazionale e dei suoi principali canali di espressione. Il quadro che ne risulta è del piu vivo interesse, per molti aspetti sconcertante.
 
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BiblioLorenzoLodi | 2 altre recensioni | Mar 13, 2015 |
"Nonostante alcuni esponenti socialisti che non gli perdonarono mai il "tradimento" del1914 abbiano sostenuto, parlando dei suoi anni formativi, quando aveva collaborato intensamente a molti giornali e periodici della sinistra
rivoluzionaria, che si fosse dato al giornalismo perché scrivere era meno faticoso e più gratificante che guadagnarsi da vivere lavorando duramente, discutere l'intensità, la forza, la sincerità della "passione" di Mussolini per il giornalismo è a nostro avviso inutile per non dire assurdo: tra le varie "passioni" nutrite da Mussolini, quella per il giornalismo fu, insieme a quella per la politica e, forse, anche più di questa, certamente la più viva e sincera. Lo provano tra l'altro il non averne mai fatto mistero e l'averla anzi sempre orgogliosamente ostentata e - su tutto un altro piano - il fatto che, via via che col tempo sarebbe venuto sempre più chiudendosi in se stesso e isolandosi
umanamente da tutti, tra i pochissimi con i quali avrebbe mantenuto un rapporto di umana consonanza e di vera stima sarebbero stati alcuni vecchi compagni di giornalismo e che comunque avevano avuto parte nella sua attività
giornalistica."
 
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BiblioLorenzoLodi | Mar 10, 2015 |
Facendo seguito al successo e al dibattito culturale provocato dall'« Intervista sul fascismo», questa antologia in due volumi delle più importanti interpretazioni politiche e storiche del fascismo permetterà di confrontare meglio quanto di nuovo e di valido è nelle tesi dello stesso De Felice.
Questo secondo volume, dedicato al giudizio storico, ne offre una panoramica ampia e aggiornata. Troviamo qui brani di Croce e Meinecke sul fascismo come « malattia morale »; del Guérin, che vede nel fascismo una forma di reazione del capitalismo; di Fromm, Lipset, Organsky e degli altri interpreti del fascismo in chiave psicologico-sociale; di altri ancora, e della Arendt, che analizza il fascismo come aspetto del più ampio fenomeno totalitario.
 
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BiblioLorenzoLodi | Dec 18, 2014 |
Facendo seguito al successo e al dibattito culturale provocato dall' "Intervista sul fascismo", questa antologia in due volumi delle più importanti interpretazioni politiche e storiche del fascismo permetterà di confrontare meglio quanto di nuovo e di valido è nelle tesi dello stesso De Felice.
Questo primo volume, dedicato al giudizio politico, raccoglie articoli e saggi di uomini che ""vivendo"" il fascismo hanno formulato una prima analisi della dittatura {Missiroli, Salvatorelli, Gramsci, Togliatti, Trotskij) , e quei contributi che avevano già il respiro di una ricostruzione storico-politica {Bonomi, Dorso, Nitti, Volpe, De Ambris).
 
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BiblioLorenzoLodi | Dec 18, 2014 |
Questo libro, pubblicato nel 1969, resta ancora oggi utile perché il più grande storico del fascismo offre molti imporranti stimoli di riflessione.
 
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BiblioLorenzoLodi | 2 altre recensioni | Nov 8, 2014 |
Il più grande storico del fascismo firma, insieme con Luigi Goglia, la sua prima e completa ricostruzione del Ventennio.
 
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BiblioLorenzoLodi | Nov 5, 2014 |
L'ebraismo italiano ha avuto e ha indubbiamente tutta una serie di sue peculiarità, e, pertanto, i suoi rapporti e il suo comportamento con il fascismo hanno avuto ben precisi caratteri. Esso ha avuto però altrettanto indubbiamente con il fascismo dei rapporti ed un comportamento che possono dirsi tipici. In un certo senso, l'ebraismo è stato una piccola grande città, con i suoi interessi ed i suoi maggiorenti, i suoi istituti amministrativi, i suoi rapporti con il resto del paese e con l'estero, la sua vita politica e sociale. Ed il fascismo, prima di imboccare la strada della persecuzione (e in un certo senso anche dopo), si è comportato con esso in una maniera che possiamo pure definire tipica: diffidenza verso le vecchie strutture e i vecchi uomini, tentativo di sfruttarlo ai suoi fini (e controtentativo di essere a sua volta sfruttato per altri fini), azione periferica di fascistizzazione e quindi azione diretta al «centro» per impadronirsene. Senza dire poi che la persecuzione antisemita scatenata nel 1938 da Mussolini è stata una delle tappe più significative della storia del fascismo sia da un punto di vista «ideologico» che da un punto di vista «politico». Con essa il fascismo divorziò pubblicamente dal popolo italiano, dalla sua mentalità, dalle sue tradizioni, dalla sua storia. Renzo De Felice si è appunto proposto con questo volume d'illuminare in maniera esauriente ed organica l'intima natura dei rapporti tra ebraismo e fascismo, estendendo la propria indagine a tutta una serie di problemi solo in apparenza secondari, ma in realtà essenziali per la ricostruzione delle vicende della società italiana sotto la dittatura. A tale scopo egli si è fondato in larga misura su di una vasta documentazione inedita, vagliando con scrupolo scientifico documenti d'archivio, testimonianze ufficiali e private, lettere e carteggi spesso dimenticati o ignorati. Ne è nato un «libro coraggioso e importante» - come osserva Delio Cantimori nella sua illuminante prefazione - «uno dei migliori libri sulla storia del fascismo che finora siano usciti».
 
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BiblioLorenzoLodi | 4 altre recensioni | Aug 13, 2014 |
Il terzo tomo della monumentale biografia che Renzo De Felice sta dedicando a Mussolini copre gli anni 1925-1929 e affronta il problema della organizzazione dello Stato fascista negli anni immediatamente successivi alla crisi aperta dal delitto Matteotti. Fondandosi -al solito -su una vastissima documentazione in buona parte inedita o poco nota, frutto di lunghe ricerche all' Archivio Centrale dello Stato e in archivi privati, questo nuovo volume di De Felice affronta tutta una serie di problemi-chiave, come quelli relativi alla soppressione delle ultime vestigia del regime liberale, alla emanazione delle «leggi fascistissime», ai nuovi indirizzi della politica economica fascista e alla Conciliazione. De Felice estende poi la sua analisi ad altri aspetti sin qui poco studiati, come quello della trasformazione del partito fascista e della politica di Mussolini verso di esso, e quello dell'inserimento dei sindacati fascisti nel regime. Pur nei limiti rigorosi di una biografia di Mussolini, con questo volume l'opera di De Felice viene assumendo sempre più il carattere di una storia del fascismo e della sua multiforme realtà. I lettori e gli studiosi che, in Italia e all'estero, hanno apprezzato e hanno vivacemente discusso i primi due volumi dell'opera, troveranno in queste pagine ampia materia per confermare i loro giudizi e per valutarne l'importanza storiografica e il significato culturale.
 
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BiblioLorenzoLodi | 3 altre recensioni | May 14, 2014 |
La monumentale biografia" che Renzo De Felice sta dedicando a MIussolini giunge al secondo volume, e affronto gli anni cruciali della scalata del fascismo al potere. Assistiamo cosi al dilagare del fascismo agrario e alla costituzione dei "blocchi nazionali", all'effimero "patt odi pacificazione" del 1921, al precipitare della crisi: la marcia su Roma, la legge elettorale maggioritaria, le elezioni del 1924, il delitto Matteotti, sino alla svolta del discorso del 3 gennaio 1925 che segna l'inizio della dittatura vera e propria. L'importanza dei problemi storici da affrontare (l'affermazione di un movimento che fino al 1920 era stato di secondaria importanza, la crisi dei partiti liberal-democratici, le responsabilità della monarchia ecc.) meritava un'analisi particolarmente minuziosa e approfondita. Questa esigenza, e la ricchezza della documentazione reperita dallo storico, hanno ampliato oltre i limiti preventivati la mole del lavoro. Il piano generale dell' opera riservava infatli al periodo 1921-29 un solo volume ma le ampie proporzioni della ricerca hanno consigliato di scindere in due tomi l' esame dedicato a quel decennio decisivo. II lavoro di De Felice, condotto su documenti spesso inediti o poco noti, si conferma contributo storiografico di grande impontanza, e porta alla luce molti elementi nuovi, che non mancheranno di rinnovare attorno all' opera l'interesse dei Iettori e degli studiosi.
 
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BiblioLorenzoLodi | 2 altre recensioni | May 14, 2014 |
Pur inserendosi vigorosamente nella tradizione classica (anche se non propriamente italiana) delle biografie di contemporanei, quest'opera di De Felice si presenta come una biografia storica di nuovo tipo, che fa spicco nel quadro della storiografia italiana contemporanea. L'originalità della ricerca di De Felice consiste infatti in una fusione di notazioni informative e interpretative, politiche, sociologiche e psicologiche, che illumina scorci insospettati. Il volume ricostruisce la vita e l'attività di Mussolini fino al 1920, disegnandone il multiforme ritratto di agitatore, scrittore, organizzatore socialista, socialista rivoluzionario, giornalista, uomo politico, ribelle, pacifista, interventista, volontario, nietzschiano, anticlericale, piti tardi in qualche modo credente, repubblicano e poi quasi monarchico. Gli aspetti «morali» e «psicologici », gli ambienti in cui si è formata la personalità di Mussolini, i finanziamenti per i suoi giornali e le sue precise responsabilità in tali affari, i rapporti con D'Annunzio e i «fiumani », vengono ricostruiti con scrupolosità minuziosa e ricchezza di particolari inediti. La documentazione archivistica che lo studioso ha reperito è infatti di estrema abbondanza e interesse. Certi dettagli su momenti critici e personalità solo in apparenza secondarie, la novità delle prospettive, lo stesso spostamento della periodizzazione tradizionale della biografia di Mussolini, stanno a confermare l'utilità e l'originalità del lavoro di De Felice.
 
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BiblioLorenzoLodi | 3 altre recensioni | May 14, 2014 |