Fabio Cremonesi

La luminosa fiducia nel genere umano, è praticamente questa la motivazione che attrae nei libri di Haruf.
In questo libro della trilogia, il secondo in ordine di uscita originalmente in America, compare anche il male. Il male era forse il grande assente negli altri 2 libri della trilogia, compare un poco, non molto, in "Canto della pianura".
Qui la sua comparsa è dolorosa, mette a disagio il lettore perchè è dura e cruda, ma non viene a mancare comunque "la luminosa fiducia nel genere umano"
A mio parere "Benedizione" rimane il più bello della trilogia, forse perchè per me più coinvolgente.
Ad ogni modo questo Haruf è (era per la verità, visto che è morto) davvero un gran bel scrittore.
E' capace di rappacificarti con la vita e sollevarti di morale.
Forse un po' "buonista", ma un buonismo di quelli sani.
Che ti fa comprendere le priorità nella vita e ti fa affrontare le cose con leggerezza.
Solo un appunto mi viene da formulare.
Cosa fa che queste persone siano delle belle persone e sappiano affrontare la loro vita con fiducia e sapienza pur nella semplicità delle loro azioni?
Ecco, non c'è risposta a questa domanda.
Perchè io credo che uno la vita la affronta a partire da un giudizio, da delle convinzioni, da delle esperienze che maturano in te idee e obbiettivi. Non viviamo di istinti; per cui uno può avere istinti buoni o cattivi, ma pur sempre istinti sono. Manca a mio parere le motivazioni che spingono i protagonisti ad essere quello che sono.… (altro)