Dino Battaglia (1923–1983)

Conoscevo Dino Battaglia e la sua arte. Ma questa raccolta di favole, pubblicate sulle riviste per ragazzi negli anni Settanta, i miei anni, è stata davvero una splendida sorpresa. Nel libro sono raccolte undici storie che fanno tornare bambini, con il segno inconfondibile del grandissimo autore veneziano. E la cosa bella di questi racconti, tutti brevi, è proprio la semplicità apparente del racconto che si accompagna ad un disegno semplicemente disarmante. Dalla prima storia, “Il re del fiume d’oro” che racconta la storia di un ragazzo buono che scopre il segreto della felicità all’ultima, quella enorme delizia che è “Il gigante egoista”, la lettura è una gioia per gli occhi e per il cuore. La semplicità, soprattutto in alcune fasi della vita, è la ricetta per cercare la felicità. Grandissimo Dino Battaglia.… (altro)

L’America del nord alla fine del Settecento era un variegato campo di battaglia. Tutti nemici di tutti, gli indiani, i francesi, gli inglesi e gli indipendentisti guidati da George Washington. E come in tutte le guerre era davvero difficile dare la patente di buoni piuttosto che di cattivi, la ragione dell’uomo in ogni conflitto è sempre un pallido motivo. Dino Battaglia racconta tutto attraverso gli occhi di un ragazzo, Christopher Nightly, che fugge dall’Inghilterra per l’America alla ricerca di una vita nuova. L’uomo del New England scopre appena arrivato di essere lui il prezzo del biglietto e viene venduto per un anno ad un indipendendista, Sam Hunter. Ed inizia così una lunga avventura tra indiani ed eserciti nemici lungo una frontiera che è diventata mito. Quando Christopher, pieno di oro, potrà tornare in Inghilterra deciderà di perdere in una partita a carte contro il capitano della nave tutto l’oro che ha guadagnato durante il periodo in America per poter tornare ad immergersi nella grande avventura della guerra civile americana.… (altro)

La storia di Till Ulenspiegel appartiene alla grande tradizione della narrativa popolare tedesca. La diffusione del racconto viene fatta risalire addirittura al 1300 anche se nel 1867 prende forma con il volume di Charles De Coster. Dino Battaglia propone la sua versione a fumetti della storia del giovane fiammingo, insofferente ad ogni sorta di angheria, giullare per scelta, ribelle per destino. Il merito della Npe è di pubblicare piccole chicche del fumetto italiano che rischiano di finire nell’oblio dopo gli anni d’oro dell’editoria a fumetti. La storia di Till, come detto, appartiene culturalmente alla vena della letteratura popolare, con messaggi semplici e populisti. Ma le favole hanno un lieto fine, a differenza delle rivoluzioni, perché la differenza tra la vita che è e quella che vorremmo che fosse è nella realtà delle cose. Questa considerazione non toglie nulla al valore assoluto di questa bella storia di Dino Battaglia che si legge con grande piacere.… (altro)

Il terzo volume della splendida serie “Un uomo, un’avventura” è ambientato in Africa, nell’alto Sahara algerino, e ha come protagonista Moreau, un soldato della legione straniera. La guerra è dura, durissima, da un lato gli eroi di Francia, i legionari, e dall’altro i soldati algerini. Ma al centro della storia c’è un rapporto umano, quello tra il legionario Moreau e il Capitano Desay. Nonostante l’avanzamento in carriera e il rapporto gerarchico tra i due, Moreau non perdona a Desay di aver alzato bandiera bianca durante una battaglia, facendo condannare i suoi soldati per viltà ad un anno di carcere duro. Il Capitano cerca di conquistare il perdono di Moreau, ma il suo sottoposto non gli concede sconti. E non lo farà neanche al termine di una sanguinosa battaglia per difendere un fortino in cui l’esercito della legione viene letteralmente sterminato dagli algerini, nel momento in cui Desay corre con la bandiera bianca in mano chiedendo la resa. “Il coniglio non diventa leone” dice Moreau mentre carica in canna il proiettile per Desay. Disegno e sceneggiatura di altissimo livello.… (altro)