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Recensioni

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Una bella e tortuosa storia d'amore. Dal sapore semplice e puro, con una Parigi magica come sfondo.
 
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Anshin | 19 altre recensioni | Jan 7, 2024 |
Anche se si intuisce abbastanza presto chi sia il "ladro di lettere" è sempre un bel libro. Nicolas Barreau, tedesco, fa un altro inno all'amore per Parigi e per l'amore½
 
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jcumani | 3 altre recensioni | Aug 30, 2019 |
Secondo me il peggiore dei suoi libri½
 
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jcumani | 2 altre recensioni | Sep 5, 2018 |
 
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jcumani | 2 altre recensioni | Apr 5, 2018 |
Anche se leggero, prende. Scritto bene.
 
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jcumani | 10 altre recensioni | Oct 20, 2017 |
scritto bene, lettura piacevole.
È solamente un po' leggerino, lettura da svago½
 
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jcumani | 19 altre recensioni | Oct 4, 2017 |
lettura piacevole, forse un po' troppo "harmony", ma a volte un po' di favoletta ci vuole, rinfranca l'animo e distende lo spirito½
 
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jcumani | 2 altre recensioni | Sep 19, 2017 |
Come atto d'amore per il cinema merita 5 stelle.
Come atto d'amore per Parigi merita 5 stelle.
Dal punto di vista letterario merita 3 stelle (parte bene, a metà è ingenuo, ma si riprende).
 
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jcumani | 11 altre recensioni | Aug 18, 2017 |
Una commedia romantica e leggera. Paragonabile a quelle pellicole che erano tanto in voga alla metà del ventesimo secolo. Film come Sabrina o Vacanze romane. Film che hanno lasciato il segno non solo nella storia del cinema. Ma anche nel cuore degli spettatori. E come accade con i film, accade anche con i libri. Almeno a me.
Ho conosciuto questo scrittore anni fa per puro caso. Quando mi è capitato di scorgere una recensione del suo secondo romanzo Con te fino alla fine del mondo. Stavo ingannando l’attesa, non ricordo nemmeno dove, forse ero da un parrucchiere. Sfogliavo pigramente una rivista femminile. E mi sono ritrovata su una striminzita rubrica di segnalazioni di libri. Il titolo mi ha colpito e ho letto le poche righe che avevano dedicato alla trama. Mi ha intrippato il fatto di una storia d’amore nata attraverso messaggi scritti. Un espediente utilizzato, strautilizzato e strasfruttato da tutti. Libri, cinema, televisione. Antico come il mondo ma non ancora passato di moda. Perché si sa, nulla ha più fascino di una dichiarazione d’amore vergata a mano ma soprattutto anonima. Nel libro a dire la verità la donna in questione ha utilizzato un mezzo più moderno. La posta elettronica. Ma l’anonimato è rimasto. Chi non cederebbe alla seduzione di una serie di lettere d’amore anonime e passionali, che disseminano indizi per arrivare all’identità del seduttore?
In ogni caso sto divagando. Quello è un altro libro. Era solo per rendere l’idea di come sono inciampata nella scrittura di Nicolas Barreau. Insomma, stringendo, ho cercato quel libro ma non ricordo per quale motivo non sono riuscita a trovarlo. L’ho letto molto tempo dopo. Così ho ripiegato sulla sua prima opera tradotta in italiano. Non è la sua prima opera in assoluto ma in Italia i precedenti non sono mai arrivati. Gli ingredienti segreti dell’amore. Altro gioiellino della commedia sentimentale. Dire che mi è piaciuto sarebbe riduttivo. Anche lì la trama si dipana partendo da un equivoco. Altro espediente strautilizzato e sempre vincente. Anche lì il lieto fine è assicurato. Un lieto fine coronato da passione, sospiri, emozioni altalenanti, burrascosi addii e dolcissimi perdoni.
Insomma tutti gli ingredienti che io adoro nella lettura. Situazioni leggere, da romanzo ma verosimili. Il protagonista assoluto è l’amore per antonomasia. Equivoci e battibecchi. Abbandoni e perdoni. E l’immancabile lieto fine. Stile favola romantica. Il tutto condito da una cifra stilistica pulita e scorrevole. Quasi cinematografica. Pochi dialoghi ma un narrato fluido.
Era nato un grande amore tra me e Nicolas Barreau. O meglio tra me e la sua scrittura. Lui non sa nemmeno che esisto, sinceramente. Ma come tutti i grandi amori le aspettative spesso sono troppo alte. Così al libro successivo Una sera a Parigi ho preso la dolorosa decisione di lasciarlo. E in quel momento la decisione era definitiva e irremovibile. Mi ero fatta regalare il libro per il mio compleanno. Ed è stata una delusione. Come il tradimento del primo amore. Era come se non ritrovassi più la leggerezza della sua penna. Non l’ho nemmeno mai finito quel romanzo. E ho deciso che di libri suoi non ne avrei letti mai più. Ho ignorato qualsiasi cosa abbia fatto nel periodo successivo. Poi, un giorno, non ricordo come fu, per fare una citazione classica, inciampai di nuovo nella pubblicità della sua ultima opera. Parigi è sempre una buona idea. Galeotta fu Parigi. La mia città anche se non ci vivo. E anche se sapevo perfettamente che i suoi libri sono sempre ambientati a Parigi. Mi ha incuriosito. Ho finto di ignorare per un po’ la scintilla che si riaccendeva. Alla fine il ritorno di fiamma è arrivato inesorabile. Ma il mio orgoglio non voleva cedere così ho cercato un compromesso con me stessa. Non lo avrei comprato prima di leggerlo. L’ho infatti recuperato in una biblioteca. L’ho letto. E sono andata a comprarlo il giorno dopo averlo finito. Era ritornato il mio Nicolas Barreau. Quello de Gli ingredienti segreti dell’amore. Romantico, dolce, passionale. Un’altra storia che gravita intorno ai libri. Altro mio grande amore. C’è sempre un equivoco. Due persone incredibilmente differenti tra loro ma simili in modo quasi stupefacente. Vivono in continenti diversi. Vivono vite che non hanno nulla in comune. Tanto che un loro incontro anche fortuito sembrerebbe impossibile. Poi però il caso porta lui, docente americano, nella città dell’amore per eccellenza. A Parigi. Dove lei vive. Per caso davanti alla vetrina della cartoleria di lei. Dove vede qualcosa che lo fa imbestialire. Entra nel negozio e… si odiano. Si scontrano. Litigano. Si trovano. Si dedicano alla soluzione di un mistero incredibile che paradossalmente li lega a doppio filo.
Due sognatori. Innamorati. In tutti i sensi possibili. E fiduciosi. Alla ricerca di qualcosa che potranno trovare solamente a Parigi. Perché Parigi è sempre una buona idea. Si sa. Se si ha l’amore, se si cerca l’amore, se si vuole sognare…
Un libro da leggere per non dover dire un giorno: se ci fossi andato forse sarebbe accaduto qualcosa… se ci avessi creduto forse sarebbe cambiato qualcosa… se ti avessi cercato forse ora saresti con me!½
 
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Ceci_Simo | 10 altre recensioni | Dec 7, 2016 |
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