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Claire Ashby

Autore di When You Make It Home

1+ opera 68 membri 9 recensioni

Opere di Claire Ashby

When You Make It Home (2014) 68 copie, 9 recensioni

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Dodgem Logic 02 (2010) — Collaboratore — 24 copie
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Smetterà mai la Newton Compton di sfruttare a caso le mode del momento per vendere i suoi libri? Probabilmente no..
In un'epoca storica (il 2016) in cui la parola "Libreria" all'interno del titolo ti permetteva di vendere pure la guida telefonica la nostra cara amata CE ha deciso di sfruttare il trend del momento traducendo il titolo "When You Make It Home" in "La libreria dei desideri" e spingendo il povero lettore in questo caso la sottoscritta a illudersi che si parlasse davvero della magia dei libri, del potere curativo e spirituale che una buona lettura può avere sulla vita di una persona e spacciandoci invece al suo posto l'ennesima storiella romantica per eccellenza. Una storia che sinceramente ha poco di memorabile e legato ai libri ( se non che la protagonista è una libraia)
Una storiella romantica e a tratti anche troppo smielata e che può far staccare la spina ma che non ha nulla di memorabile... una lettura che infatti dimenticherete nel giro di poco tempo e che difficilmente vorrete rileggere in futuro.
Consigliato? Meh... c'è di meglio sotto il sole!
… (altro)
½
 
Segnalato
GiadaLexy | 8 altre recensioni | Jan 23, 2021 |
Ammetto che mi sono ritrovata questo libro per le mani per puro caso. Non l’ho scelto. Non conoscevo né il titolo, né l’autrice. Ma quando l’ho avuto in mano il titolo mi ha ispirato, così come la copertina.
Ho iniziato a leggerlo scettica anche perché confesso che la quarta lasciava un po’ il sapore del polpettone melenso e patriottico. Io non amo i libri patriottici. E non faccio distinzione di patria. E soprattutto i libri che parlano di reduci. Sembrerò cinica ma è così. È un argomento che non mi tocca più di tanto. Ma tra le pagine de La libreria dei desideri ho trovato qualcosa d’altro. Anche se il tema del reduce non può essere ignorato. Il protagonista viene però descritto come un uomo tormentato che in fondo ha la voglia di uscire dal suo tunnel. Non come certi personaggi visti in film o letti in libri che in un certo qual modo si permettono le peggio cose solo perché erano dei reduci. Feriti, mutilati, scossi fin nel profondo e pertanto autorizzati a trattare il mondo circostante come se fosse spazzatura. Perché loro dovevano pagare un prezzo senza aver chiesto di poter combattere una guerra. Alla fine a me dà sempre un po’ l’impressione del tanto non è colpa mia ma è la società che mi ha messo in questa condizione. Fermo restando che una società che costringe i suoi giovani a combattere una guerra segnandoli per sempre invece di vederli come potenziali risorse per il futuro del paese fa veramente schifo. Ciò non toglie che l’essere vittima non giustifica a diventare a propria volta carnefice. Comunque queste sono opinioni del tutto personali. Scritte solo per spiegare per quale motivo ho letto fino all’ultima pagina e ho amato un libro dove il protagonista è un reduce, un libro che non avrei mai scelto. Ma che il destino mi ha inviato per puro caso.
Scritto bene. Scorrevole. Denso ma non prolisso. Grande dono questo dell’autrice. I protagonisti sono tratteggiati bene, forse un po’ debole la figura del fratello gemello ma come contorno regge bene. Meg è ingenua, soprattutto perché è convinta di poter nascondere una gravidanza. O forse è solo spaventata. In fondo questo figlio non lo vuole. Theo non ha mezze misure. Lei gli piace, sa che è incinta e non si fa alcun problema a dimostrarle che dovrebbe andare fiera di quel ventre che cresce sempre di più giorno dopo giorno. Nonostante il suo carattere scontroso e scorbutico, lui riesce ad esserle vicino nel modo migliore, considerando il periodo delicato che lei sta vivendo, come amico prima. Un legame che si stringe giorno dopo giorno. Nasce una storia che nella mente di lei è destinata a concludersi. In fondo ha in grembo il figlio di un altro uomo. Lui ha un sacco di problemi. Non lo può biasimare se prima o poi se ne andrà. Però i giorni passano. E diventano mesi. La gravidanza procede e Theo è sempre lì. Che la aiuta a sistemare l’appartamento, che la accompagna ad acquistare abiti, che fa l’amore con lei, nonostante il pancione, con una sensualità e una passione che credo ogni donna in gravidanza sognerebbe di trovare nel proprio marito. E forse anche quelle non in gravidanza. Un libro decisamente commovente. Sensuale nei passaggi intimi che la Ashby descrive in modo mai volgare. La costruzione di un amore, fatta di dettagli, confessioni, fiducia, comprensione, perdono e attrazione fisica. Tutti ingredienti basilari perché da questo amore nasca anche una famiglia. Da leggere per tutti coloro che amano i libri romantici. Che amano emozionarsi e magari versare qualche lacrima.
… (altro)
 
Segnalato
Ceci_Simo | 8 altre recensioni | Dec 7, 2016 |

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