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L'eredità di Auschwitz: come ricordare

di Georges Bensoussan

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Tante (forse troppe) volte commemorando lo sterminio degli ebrei perseguito dal regime nazista concludiamo con un "mai più" pericolosamente sospeso, impreciso. (fonte: Google Books)
  MemorialeSardoShoah | May 10, 2020 |
La Shoah suscite aujourd'hui un sentiment de trop-plein et de saturation (déjà à l'oeuvre en 1946, ce que l'on ignore généralement). En parle-t-on trop ou mal? La question politique, esquivée, laisse la place à un lamento éploré. Ainsi évite-t-on d'interroger les structures de pensée d'un monde occidental, et germanique au premier chef, qui a conduit à ce désastre. L'histoire de la Shoah, présentée et affadie sous la forme d'une religion civile (couplée au culte des droits de l'homme), induit l'idée erronée d'une parenthèse barbare. Or, Auschwitz n'est pas l'aboutissement de l'« intolérance » ni même du seul antisémitisme. Mariage de l'archaïsme et d'une certaine modernité, cette catastrophe demeure impensable sans référence au darwinisme social et racial, à l'eugénisme négatif, à l'impérialisme, au colonialisme et au racisme comme politique d'État, à la substitution enfin du biologique et de l'économique au politique. Comprendre le cheminement qui mène à Auschwitz ne revient ni à absoudre les criminels, ni à légitimer le crime, ni même à tourner la page. Interroger les phénomènes de mémoire collective autour de la Shoah (en particulier en France, aux États-Unis et en Israël), c'est montrer comment la mémoire, parce qu'elle sélectionne les faits, est un enjeu politique. Qu'elle est par conséquent souvent vaine, comme l'a montré le génocide des Tutsis du Rwanda (1994) au moment même où les États-Unis - qui refusèrent d'intervenir - venaient d'inaugurer à grands renforts lyriques de « Plus jamais ça ! » l'Holocaust Memorial de Washington... (fonte: amazon)
  MemorialeSardoShoah | Apr 23, 2020 |
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