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La caduta nel tempo (1964)

di E. M. Cioran

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1864147,593 (4.17)Nessuno
Los asuntos que plantea Cioran nos enfrenta a las muchas paradojas en las que se estancannuestras vidas y nuestro pensamiento.
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Se la Storia ci comprime (Nietzsche, Sull'utilità e il danno della storia per la vita), la caduta nel tempo ci sopporta come peccatori o giudici, indifferentemente (Camus, La caduta).

"Elaboro tempo morto, mi abbandono all'asfissia del divenire."
(124)

"Non è un bene che l'uomo si ricordi a ogni istante di essere uomo."
(11)

"Invece di limitarsi alla selce e, in fatto di raffinatezze tecniche, alla carriola, egli inventa e maneggia con abilità demoniaca arnesi che proclamano la strana supremazia di un deficiente, di uno specimen biologicamente declassato che nessuno avrebbe potuto immaginare capace di innalzarsi a una nocività così ingegnosa."
(16)

"Il principale rimprovero che si deve muovere nei confronti del sapere è di non averci aiutati a vivere. Ma era poi quella la sua funzione?"
(20)

"Ai tempi in cui provvidenziali pestilenze ripulivano le città, l'individuo, nella sua qualità di sopravvissuto, ispirava a giusto titolo un certo rispetto: era ancora un essere. Ma non vi sono più essere, non vi è che questo pullulare di moribondi affetti da longevità, tanto più detestabili in quanto sanno organizzare così bene la loro agonia."
(79)

"Tutto ciò che scintilla sulla faccia della terra, tutto ciò che viene qualificato come interessante, è frutto di ebbrezza e di ignoranza. Appena smaltita la sbornia, scorgiamo ovunque solo ripetitività e desolazione."
(112) ( )
  NewLibrary78 | Aug 6, 2023 |
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Nome dell'autoreRuoloTipo di autoreOpera?Stato
E. M. Cioranautore primariotutte le edizionicalcolato
Howard, RichardTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Newman, CharlesIntroduzioneautore secondarioalcune edizioniconfermato
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Lingua originale
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Risorse esterne che parlano di questo libro

Wikipedia in inglese

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Los asuntos que plantea Cioran nos enfrenta a las muchas paradojas en las que se estancannuestras vidas y nuestro pensamiento.

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Descrizione del libro
"Non siamo realmente noi se non quando, mettendoci di fronte a noi stessi, non coincidiamo con niente, nemmeno con la nostra singolarità" leggiamo già alle prime righe di questo libro. E subito sappiamo di trovarci di fronte a qualcuno che non si identifica né con l'uomo, né con la specie, né con una causa qualsivoglia, e neppure con se stesso. Pubblicato nel 1964, questo testo mostra con evidenza come il pensiero dell'autore fosse proiettato in avanti, verso temi che oggi appaiono ancora più urgenti. Si parla dell'albero della vita, della civiltà, dello scetticismo, della barbarie, della gloria, della malattia come in una sequenza di meditazioni segretamente collegate."

----

«Se Dio ha potuto af ermare di essere "colui che è", l'uomo, al
contrario, potrebbe definirsi "colui che non è". E proprio questa mancanza,
questo deficit di esistenza, risvegliando per reazione la sua tracotanza, lo
incita alla sfida o alla ferocia. Avendo disertato le sue origini, barattato
l'eternità con il divenire, maltrattato la vita proiettando in essa la propria
giovane demenza, egli emerge dall'anonimato tramite un susseguirsi di
rinnegamenti che fanno di lui il grande transfuga dell 'essere » .

---
Riassunto haiku

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