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Venuto al mondo (2008)

di Margaret Mazzantini

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4032462,730 (3.85)5
Una mattina Gemma sale su un aereo con il figlio Pietro, destinazione Sarajevo. Qui la aspetta l'amico e poeta bosniaco Gojko che nel 1984 le fece conoscere l'amore della sua vita, Diego, il fotografo delle pozzanghere. Il romanzo racconta la storia di questo amore, una storia appassionata e imperfetta come gli amori veri.… (altro)
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Dire che mi è piaciuto è dire una bugia. Lento, noioso, un po' ballerino nel finale...niente di che. Anche la guerra in Serbia è meno brutale di quello che è stata, anche la storia di Gemma in fin dei conti è molto più lineare di quello che sembri ed il matrimonio con il colonnello dei carabinieri ne è la prova provata.
Libro (forse) da donne, spalmato su più di 500 pagine di cui 200 inutili. ( )
  sbaldi59 | Dec 26, 2022 |
Ecco il secondo libro del regalo del compleanno di Paola e Ivan. La Mazzantini, scrittrice di successo, un best seller, il rischio è che sia uno di quei libri di cui parlano quelli che parlano di libri invece di leggerli, anche se qualche volta da questo tipo di libri ho ricevuto gradite sorprese. Inizio ottimista, intravvedo un romanzo di quelli che aspetti la sera per vedere come va a finire, a cui pensi mentre lavori. Tra l’altro non dormo, il momento è perfetto per la lettura, mi sono letteralmente divorato la biografia di Piero Chiara di D’Annunzio. Vado spedito, arrivo velocemente al cuore della storia, ma non sono convinto, per niente. Poi subentra una noia mostruosa, la fiera delle banalità declinata per ogni tempo del politicamente corretto, i buoni da una parte e i cattivi dall’altra, nessun grigio e davanti ancora tante pagine. Termino sempre i libri che inizio, anche delle cose veramente irricevibili ma ora che ho più di mezzo secolo basta. L’idea di avere come compagno di viaggio per qualche giorno questo bidone mi atterrisce. Lo poso e vado avanti. Il prossimo sempre di Paola e Ivan, ma questa volta sono andati sul sicuro, Fedor non tradisce mai. ( )
  grandeghi | Jan 15, 2022 |
Una mattina Gemma lascia a terra la sua vita ordinaria e sale su un aereo, trascinandosi dietro un figlio di oggi, Pietro, un ragazzo di sedici anni. Destinazione Sarajevo. Ad attenderla all'aeroporto, Gojko, poeta bosniaco, amico fratello, amore mancato, che ai tempi festosi delle Olimpiadi invernali del 1984 traghettò Gemma verso l'amore della sua vita, Diego, il fotografo di pozzanghere. Il romanzo racconta la storia di questo amore, una storia di ragazzi farneticanti che si rincontrano oggi, giovani sprovveduti, invecchiati in un dopoguerra recente. Una storia d'amore appassionata, imperfetta come gli amori veri. Ma anche la storia di una maternità cercata, negata, risarcita.
  kikka62 | Jan 25, 2020 |
Un libro che è poesia, con finale che è un vero e proprio colpo allo stomaco. Adoro la Mazzantini..... ( )
  Claudy73 | May 31, 2019 |
La storia è bella e improbabile quanto basta da risultare credibile – si sa che la realtà spesso supera ogni più audace invenzione – e lo sfondo della guerra le conferirebbe il giusto spessore di concretezza, se la Mazzantini non esagerasse nel ricorso a toni troppo esplicitamente melodrammatici. Che talora rasentano il ridicolo (il “beeeee” di Aska ne è la manifestazione più eclatante).
Troppi temi “impegnativi”, troppe pedanti descrizioni di fatti, luoghi e personaggi; troppe strazianti metafore; troppo compiacimento del dolore e dei particolari cruenti; troppo sfoggio di disinvoltura nel linguaggio crudo e informale; troppe magrezze esibite come un macabro trofeo di sofferenza; troppi annusamenti nostalgici o indagatori, e soprattutto troppe nuche, somministrate in ogni allestimento e salsa.
E poi: pecore, piedi, schiene, profumi, puzze, pozzanghere e molto (troppo) altro ancora.
La grande letteratura non ha bisogno di effetti speciali per coinvolgere e commuovere, è parca di artifici e prodiga di intense emozioni; spesso si serve di pochi semplici tratti per trasmettere il suo messaggio, perché il resto viene sapientemente affidato all’intelligenza e all’immaginazione del lettore...
Personalmente dall’intero contesto ho ricavato la fastidiosa impressione che l’autrice abbia mirato non tanto a produrre un’opera di pregio, significativa di per sé, ma a conquistare un pubblico il più ampio possibile, dando vita a un bestseller già confezionato per la trasposizione cinematografica diretta dal marito. Anche il ruolo di Giuliano è perfetto per Castellitto, non trovate? ( )
2 vota Ginny_1807 | Aug 23, 2013 |
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Nome dell'autoreRuoloTipo di autoreOpera?Stato
Margaret Mazzantiniautore primariotutte le edizionicalcolato
Bunnik, MiriamTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Schepers, MaraTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato

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Titolo canonico
Titolo originale
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Epigrafe
Dedica
Incipit
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Een hoopvolle reis ... woorden die aan het eind van de dag blijven hangen tussen al die andere woorden.
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Wikipedia in inglese (1)

Una mattina Gemma sale su un aereo con il figlio Pietro, destinazione Sarajevo. Qui la aspetta l'amico e poeta bosniaco Gojko che nel 1984 le fece conoscere l'amore della sua vita, Diego, il fotografo delle pozzanghere. Il romanzo racconta la storia di questo amore, una storia appassionata e imperfetta come gli amori veri.

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