Alex Raymond è uno dei grandi maestri del fumetto statunitense: e Flash Gordon e Rip Kirby sono i soggetti che maggiormente hanno contribuito a decretare il successo di Raymond. Flash Gordon non è un super eroe, caso mai, un super uomo. Combatte per la libertà contro la tirannia di Ming, e lo fa senza usare super poteri, ma, semplicemente, forza e coraggio. In questo albo viene proposta una storia classica, le nozze di Ming, in cui, tra l’altro, si vede il passaggio di Raymond dalla vignetta con la nuvola a quella con la sola didascalia richiamata da una linea retta. Rip Kirby è un ex marine che fa il detective; anche Kip è un uomo normale, per quanto chiaramente vincente, come è giusto che sia in un fumetto americano, ma alla forza e al coraggio accompagna un notevole intuito e una grande capacità di approfondire le cose; in questo albo vengono proposte due belle storie; la prima, più breve, “Il caso Faraday” con ambientazione cittadina vede il nostro Rip alla ricerca del colpevole dell’omicidio di una bellissima modella; nella seconda storia, “la casa delle bambole”, il nostro detective accompagna la bella Dorian in una vacanza sull’isola delle Hawaii di proprietà del vecchio zio; che si dimostrerà un falsario in mano ad una donna perfida. Belle le storie, il disegno, la sceneggiatura.

Recensione del 31 ottobre 2009
Spesso i nomi altisonanti, come Flash Gordon, non mi piacciono. Il fumetto americano di grande nome molte volte mi ha annoiato. Una bella sorpresa, invece, questo Flash Gordon. Una lettura entusiasmante, sempre interessante, ritmo perfetto, Flash, perlomeno quello proposto nelle storie pubblicate su questo albo, combatte contro un dittatore delle fattezze evidentemente orientali, Ming; il bene contro il male, un classico dei supereroi. Ma Flash non ha la kriptonite, non ha poteri speciali; e nemmeno psicosi. Flash è un uomo forte e buono. Un Rambo dei fumetti, per intenderci. Ma in questo caso va bene. Siamo nei fumetti, caspita, nuvole parlanti, non nel cinema. Flash è pieno di umanità, oltre di buoni sentimenti. A volte troppi, rischiando la banalità. Rip Kirby, invece, è un reduce dalla seconda guerra mondiale che sceglie un mestiere tipico del settore, il detective. Pipa in bocca, maggiordomo e fidanzata esemplare, tutto molto corretto. Anche in questo caso a rischio banalità. Ma la semplicità delle storie ne rende talmente gradevole ed accattivante la lettura da consentirmi, anche in questo caso, di esprimere un ottimo giudizio. Un fumetto molto americano, negli anni di maccartismo. Ma un bel fumetto. ( )