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Mai toccato da mani umane

di Robert Sheckley

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A volte non sempre a fuoco nei romanzi, lo statunitense Sheckley ha in special modo dato il meglio di sé sulla distanza più contenuta del racconto: le sue storie brevi sono uscite in più raccolte, di cui questa ne racchiude nove scritte nella prima metà degli anni Cinquanta, quando il loro autore non era neppure trentenne. I temi sono classici, dall’avventura nello spazio ai robot, dalla colonizzazione dei pianeti al rapporto con le creature extraterrestri, ma l’ambientazione fantascientifica è più che altro un involucro esteriore per i temi che più stanno a cuore all’autore: uno sguardo sovente disilluso e carico di caustica ironia sull’agire dell’uomo nei confronti dei suoi simili e dell’ambiente che lo circonda. Non tutti gli episodi sono allo stesso livello, ma la qualità media è comunque alta: il migliore è anche il più conosciuto, quel ‘La settima vittima’ – alla base del film di Elio Petri ‘La decima vittima’ – in cui l’insopprimibile violenza insita nella razza umana viene incanalata in un gioco assai pericoloso. Non molto da meno sono l’amaro ‘Pellegrinaggio alla Terra’ – che narra di un colono torna al pianeta madre alla ricerca di un amore che scopre di potersi solo comprare – o la commedia degli equivoci narrata in ‘Criminali cercansi’, dove una civiltà vergine rischia di essere inquinata dai vizi umani - un tema analogo è presente anche ne ‘I mostri’. ‘Il catalogo delle mogli’ (titolo maldestro rispetto all’originale ‘Human man’s burden’) chiude il volume in leggerezza, con una sorta di commedia spaziale che fa indossare una nuova veste al vecchio tema delle donne che scelgono da quale uomo farsi scegliere: l’ideale per rischiarare l’atmosfera dopo il cupo ‘L’Accademia’, in cui la struttura del titolo stronca qualsiasi accenno di devianza sociale in un modo che si rivela più brutale di qualsiasi intervento chirurgico. I restanti racconti regalano comunque un ottimo intrattenimento, magari solo indebolito da una conclusione non efficace come negli altri casi: comunque sia, questo vecchio ‘Urania Collezione’ ripescato in un cestone per un paio di euro regala qualche ora di lettura di certo leggera ma mai banale. ( )
  catcarlo | Oct 8, 2014 |
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