Pagina principaleGruppiConversazioniAltroStatistiche
Cerca nel Sito
Questo sito utilizza i cookies per fornire i nostri servizi, per migliorare le prestazioni, per analisi, e (per gli utenti che accedono senza fare login) per la pubblicità. Usando LibraryThing confermi di aver letto e capito le nostre condizioni di servizio e la politica sulla privacy. Il tuo uso del sito e dei servizi è soggetto a tali politiche e condizioni.

Risultati da Google Ricerca Libri

Fai clic su di un'immagine per andare a Google Ricerca Libri.

Sto caricando le informazioni...

Cronaca familiare (1947)

di Vasco Pratolini

Altri autori: Vedi la sezione altri autori.

UtentiRecensioniPopolaritàMedia votiConversazioni
1884145,966 (3.61)Nessuno
Aggiunto di recente daWuayra, bibliotecasss, Slaryyy, GeeWee54, BibliotecaJosepCosta, Crooper
Biblioteche di personaggi celebriMaria Àngels Anglada d'Abadal
Sto caricando le informazioni...

Iscriviti per consentire a LibraryThing di scoprire se ti piacerà questo libro.

Attualmente non vi sono conversazioni su questo libro.

Mostra 3 di 3
I personaggi di Pratolini sono semplici, umani, profondi. Lo scrittore ha una capacità straordinaria di rappresentare i sentimenti con un realismo talvolta sconcertante. Il lettore si immedesima nei personaggi e vive le loro sofferenze, le loro gioie, i loro amori, le loro malinconie. Cronaca familiare potrebbe essere il racconto dei nostri nonni e dei nostri bisnonni. E' la storia del periodo fascista e del periodo bellico visto dagli occhi di due fratelli separati quando la loro madre mise al mondo il minore dei due. E' la storia intima dell'amore materno di una nonna. La felicità semplice per le piccole cose la senti, è toccante. Altrettanto toccanti sono la rappresentazione del dolore per gli abbandoni, per le malattie, per il preludio della morte. Pratolini ha un modo di scrivere unico, inequivocabile. ( )
  GabrieleSc | Nov 20, 2022 |
853.914 PRA
  ScarpaOderzo | Apr 14, 2020 |
Accompagnato dal ricordo di un’appassionata lettura adolescenziale sono tornato a questo breve scritto pratoliniano per vedere se le trenta abbondanti primavere in più sulle spalle ne potessero aver modificato la percezione da parte mia. La risposta è no: i tre decenni trascorsi avevano lasciato nella memoria solo le grandi linee della vicenda e così il libro si è potuto rivelare come se non l’avessi mai letto, sprigionando dalla sua prosa semplice e intensa un profondo coinvolgimento emotivo. Come scritto nell’introduzione, più che un romanzo si tratta di un confronto dello scrittore con la figura del fratello, la cui morte precoce spinse Pratolini a buttare giù di getto queste pagine: un fratello da cui era stato separato dalla nascita a seguito della morte della madre e nei confronti del quale l’antipatia infantile e l’indifferenza della gioventù si trasformano solo con lentezza – troppa lentezza, secondo l’autoaccusa - in un vero affetto. Appena nato, il piccolo Dante - rinominato Ferruccio: Dante ritenuto un nome plebeo a Firenze? - viene accolto in una famiglia benestante crescendo protetto da una sorta di bolla mentre l’autore viene allevato dalla nonna e rimane così vicino alle proprie radici popolari: inevitabile che lo scontro con la durezza della vita sia più doloroso per il primo, anche se il secondo, man mano che la conoscenza si approfondisce, fa il possibile per aiutarlo. Rivolgendosi direttamente a Ferruccio, Pratolini ricostruisce le tappe salienti del loro rapporto (le altre, ammette, sono svanite dalla memoria) dividendole in tre capitoli: l’infanzia, l’età giovanile e quella matura. La prima ricostruisce in modo mirabile la Firenze di inizio Novecento senza dimenticare di sottolineare le stridenti differenze di classe, la seconda racconta la vitalità dell’adolescenza malgrado le ristrettezze economiche ed è illuminata dal rapporto dei due ragazzi con la nonna che culmina nella gita fuori porta mentre l’ultima narra la malattia (alquanto misteriosa) di Ferruccio ricostruendone nel frattempo in flashback gli inciampi nell’età adulta. La rievocazione di ogni passaggio è contrassegnata da un’emozione palpabile, ma tenuta a bada con maestria facendola scorrere sottotraccia in modo che il ciglio resti asciutto: un esercizio di grande abilità compiuto utilizzando una lingua essenziale dalla quale è stato eliminato ogni elemento superfluo anche nei passaggi più lirici e che pure incatena subito con il suo ritmo interiore comunicando in modo diretto ed efficace le sensazioni che potrebbero travolgere lo scrittore. Nessuno può dire quanto il coinvolgimento (sconvolgimento) emotivo abbia contribuito a tirare a lucido l’espressività diffusa in centotrenta pagine davvero ammirevoli (e non se ne vorrebbero di più, pena la stucchevolezza): di certo, con esse Pratolini, che le completò in poche notti poco più che trentenne, mette in mostra come meglio non si potrebbe la sua capacità di scrittore facendo di ‘Cronaca familiare’ un capolavoro della letteratura italiana. ( )
1 vota catcarlo | May 29, 2015 |
Mostra 3 di 3
nessuna recensione | aggiungi una recensione

» Aggiungi altri autori (3 potenziali)

Nome dell'autoreRuoloTipo di autoreOpera?Stato
Vasco Pratoliniautore primariotutte le edizionicalcolato
King, MarthaTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Devi effettuare l'accesso per contribuire alle Informazioni generali.
Per maggiori spiegazioni, vedi la pagina di aiuto delle informazioni generali.
Titolo canonico
Titolo originale
Titoli alternativi
Data della prima edizione
Personaggi
Luoghi significativi
Eventi significativi
Film correlati
Dati dalle informazioni generali inglesi. Modifica per tradurlo nella tua lingua.
Epigrafe
Dedica
Incipit
Citazioni
Ultime parole
Nota di disambiguazione
Redattore editoriale
Elogi
Lingua originale
DDC/MDS Canonico
LCC canonico

Risorse esterne che parlano di questo libro

Wikipedia in inglese

Nessuno

Non sono state trovate descrizioni di biblioteche

Descrizione del libro
"Questo libro non è un'opera di fantasia. È un colloquio dell'autore con suo fratello morto. L'autore, scrivendo, cercava consolazione." Inizia così l'opera più intima di Pratolini, dedicata al difficile rapporto con il fratello perduto. Orfani di madre, i due bambini vengono presto separati: Vasco resta nell'umile casa paterna, Dante cresce nella dimora del Barone dove, ribattezzato Ferruccio, vive come "in un acquario - senza sbucciature ai ginocchi, senza segreti né scoperte". Ancorati a mondi troppo distanti, divisi da rancori sempre più indicibili i fratelli restano due estranei. Finché, alla morte del Barone, Ferruccio deve lasciare il mondo dorato che lo aveva risucchiato per capriccio e l'argine che ha tenuto separati lui e Vasco crolla. Con esiti imprevedibili e drammatici. Piccolo classico che tratteggia con sofferta onestà la complessità degli affetti famigliari, il romanzo è al tempo stesso un canto all'innocenza spezzata, straordinaria prova d'autore di un maestro del Novecento. Prefazione di Clara Sereni.
Riassunto haiku

Discussioni correnti

Nessuno

Copertine popolari

Link rapidi

Voto

Media: (3.61)
0.5
1 1
1.5 1
2
2.5
3 6
3.5 2
4 8
4.5
5 4

Sei tu?

Diventa un autore di LibraryThing.

 

A proposito di | Contatto | LibraryThing.com | Privacy/Condizioni d'uso | Guida/FAQ | Blog | Negozio | APIs | TinyCat | Biblioteche di personaggi celebri | Recensori in anteprima | Informazioni generali | 206,366,038 libri! | Barra superiore: Sempre visibile