Un anno prima della caduta del muro di Berlino un pentatleta della Germania dell'Est fugge dal "paradiso" marxista e approda negli Stati Uniti. Qui fa una vitaccia, ma il suo datore di lavoro lo aiuta a rimettersi in forma. Senonché, c'è il suo ex allenatore che si è messo in testa di farlo fuori e, da agente della Stasi, si è trasformato in neonazista. Il piano criminale è destinato allo scontato fallimento. C'è ben poco da dire su questo film che mescola lo sport, la politica e lo spionaggio: non si salva nessuno, né Dolph Lundgren, l'Ivan Drago di "Rocky IV", né David Soul, protagonista del telefilm "Starsky e Hutch". (fonte: Film tv)

Dopo aver vinto la medaglia d'oro nel Pentathlon, l'atleta della DDR Eric Brogar ( nel film interpretato da Dolph Lundgren, il mitico pugile Sovietico "Ivan Drago" di Rocky), ragazzone di muscoli e tenacia ma anche di buon cuore e solidarietà, scappa dalla Germania Est alla volta dell'Occidente, raggiungendo la agognata libertà negli Usa. Caduto in disgrazia negli anni, riprende grinta e gioia di vivere e di riprendere lo sport a poco a poco ma inesorabilmente. Ma deve fare purtroppo i conti con il suo ex allenatore della Germania Est, che dopo la caduta del muro nel 1989, è ora negli Usa, riciclatosi come uomo chiave di un'organizzazione neonazista che sta progettando un attentato durante il discorso di un rabbino in favore della tolleranza, ed ha intenzione di "vendicarsi" del suo ex allievo scappato rapendolo ed usandolo come esca.