Un giallo con sfumature thriller il cui pregio più grande è l'estrema scorrevolezza; non ci sono tempi morti, l'attenzione del lettore viene catturata da subito e si arriva alla fine senza neanche accorgersene. I meriti del romanzo però iniziano e finiscono qui: al dunque abbiamo dei personaggi stereotipati (l'autrice è più concentrata sui vestiti che indossano che sulla loro personalità) e soprattutto una trama piuttosto prevedibile.[SPOILER]Il colpevole è quello apparentemente perfetto e che nessuno sospettava non si sa bene perchè, mentre "l'instalove" tra ben due coppie di protagonisti toglie verosimiglianza e avvicina il romanzo ad un romance di basso livello.[FINE SPOILER]. Inoltre è un libro invecchiato male, perchè quello che nel '91 voleva essere un ritratto della nuova realtà moderna fatta di annunci personali e tv-verità, oggi nell'epoca di tinder e instagram risulta irrimediabilmente fuori moda.
Non sono difetti insormontabili presi singolarmente, solo che sommati insieme danno come risultato un prodotto insignificante, la tipica lettura da ombrellone. Non brutta, ma dimenticabile. ( )