Da non perdere. C’è un filone “storie di pallone”, sempre epico, a volte picaresco, spesso pensoso della nostra società e/o delle altrui; molto maschile, eppure gradito a tanti, anche a chi né è maschio né mai ha calciato un pallone.
Epica, tenerezza, riflessione mi sembrano le emozioni che hanno accomunato le pagine di questo tipo lette sulla carta e in rete in tanti anni.
Saviano si inserisce in questo filone e ci aggiunge la sua voce personalissima che lo fa unico nel raccontare proprio quei ragazzi, non altri che quelli, con le loro vite già segnate eppure irripetibili, ognuno con la rassegnazione, il riscatto estremo o la salvezza a una svolta cui ogni essere umano ha diritto, pure se nasce alla fine degli anni ottanta alla periferia nord della più grande sfortunata e magnifica città del sud d’Italia.