Pagina principaleGruppiConversazioniAltroStatistiche
Cerca nel Sito
Questo sito utilizza i cookies per fornire i nostri servizi, per migliorare le prestazioni, per analisi, e (per gli utenti che accedono senza fare login) per la pubblicità. Usando LibraryThing confermi di aver letto e capito le nostre condizioni di servizio e la politica sulla privacy. Il tuo uso del sito e dei servizi è soggetto a tali politiche e condizioni.

Risultati da Google Ricerca Libri

Fai clic su di un'immagine per andare a Google Ricerca Libri.

Sto caricando le informazioni...

Jacomo Tintoretto e suoi figli

di Melania G. Mazzucco

UtentiRecensioniPopolaritàMedia votiConversazioni
1721,264,827 (4.67)Nessuno
Frutto di oltre dieci anni di studi e ricerche, ricco di documenti inediti e originali, rintracciati da Melania Mazzucco negli archivi veneziani, Jacomo Tintoretto e i suoi figli è la seconda parte del dittico che, col romanzo La lunga attesa dell'angelo, l'autrice ha dedicato al grande maestro, passando così dalla libera interpretazione dei fatti e dalla dimensione fantastica dei personaggi all'indagine appassionata di una possibile verità storica. L'opera storico-documentaria rappresenta un vero e proprio monumento alla grandezza e alla complessità di un pittore immenso, inventore di sterminati teleri narrativi, affollati da centinaia di personaggi e animati da violenti chiaroscuri - un artista ambizioso e discusso, scorretto e devoto, colto e popolare, eccentrico e conformista, incalzato da un perenne furore creativo. In un dialogo continuo e attraverso un confronto serrato con le sue opere, Melania Mazzucco ricostruisce minuziosamente la vita del più terribile cervello che abbia avuto mai la pittura. Ma, accanto al protagonista, come in una delle sue tele brulicanti, dal buio della storia riemergono le figure dei suoi familiari: il padre, la giovane moglie Faustina, le figlie suore, i nipoti rinnegati. Una caleidoscopica galleria di ritratti che compone l'affresco di una città unica e irripetibile, Venezia: attraversata casa per casa, esplorata nei fondachi, sui moli, nei bordelli, nelle botteghe e nei monasteri, rivelata in ogni aspetto delle sue attività e dei suoi costumi.… (altro)
Nessuno
Sto caricando le informazioni...

Iscriviti per consentire a LibraryThing di scoprire se ti piacerà questo libro.

Attualmente non vi sono conversazioni su questo libro.

Mostra 2 di 2
Un libro imperdibile, scritto con grande partecipazione emotiva. ( )
  robertopetracco | Dec 10, 2018 |
La Venezia del Cinque e Seicento non si trovava molto distante dall’inferno. A vederla dal nostro punto di vista, che inevitabilmente mette in primo piano da una parte gli splendori di Palladio e Tiziano, Jacopo Sansovino e Paolo Veronese, Claudio Monteverdi e Giovanni Gabrieli, e dall’altra il monumentale organismo urbano ritratto da Jacopo de’ Barbari nella sua pianta prospettica datata 1500 tondo tondo, facciamo fatica a immaginare cosa potesse essere la vita per quanti, ricchi e poveri, nobili o miserabili, popolavano questo immane formicaio in cui l’essere ammazzati per strada era cosa di ogni giorno, così come l’essere sbattuti in galera e torturati, l’assistere a esecuzioni pubbliche di inimmaginabile crudeltà, il prostituirsi o il vivere in condizioni estreme di miseria umana ed economica. Queste migliaia di persone di ogni ambito e ceto sociale hanno lasciato, nel corso della propria vita, una quantità impressionante di tracce documentarie che ancora oggi, a più di quattro secoli di distanza, popolano l’imponente patrimonio archivistico conservato in città. Una materia prima non certo facile da utilizzare, sia perché quello del ricercatore è un mestiere che richiede conoscenze, capacità e tecniche particolari, tanto maggiori quanto più ci si allontana nel tempo con la propria indagine, sia perché dominare e tenere le fila di un numero enorme di informazioni “puntiformi”, che è necessario comprendere, contestualizzare, collegare fra loro per ricostruire un’immagine il più possibile compiuta, è lavoro difficilissimo e, credo, sfibrante.
Il libro di Melania Mazzucco si propone come una biografia di Jacopo Tintoretto e della sua famiglia ma basta vederne la mole un po’ impressionante (1021 pagine, 1,8 kg) per capire che contiene molto di più. Nasce da una vastissima ricerca storica e archivistica durata un decennio e non solo ricostruisce con un dettaglio forse difficilmente immaginabile prima la vicenda biografica di tre generazioni della famiglia Robusti (per quanto il cognome possa valere in un’epoca in cui esso non ha ancora assunto né stabilità né peso legale e amministrativo) ma riesce a collocarla in un contesto urbano, culturale, economico, di relazioni umane, politiche e professionali incredibilmente articolato, da cui esce un’immagine a tutto tondo della città nel secolo che va più o meno da metà Cinquecento a metà Seicento.
Chi sia Tintoretto lo sanno tutti: meno era noto come, al di là di una biografia che conteneva molti buchi, la sua immagine presso di noi fosse stata delineata non tanto dalla verità storica quanto dal mito che attorno a lui e alla figura della figlia-pittrice Marietta si era sviluppato soprattutto nell’Ottocento. Detective di implacabile pazienza, la Mazzucco risale alle origini bresciane della famiglia e riporta alla luce il vero Jacomo e la vera Marietta, figlia illegittima di una madre rimasta misteriosa, pittrice senza opere certe ma anche cortigiana, poi moglie per forza di un orafo e madre a sua volta di Orsola, di cui viene ricostruita attraverso documenti giudiziari la misera vita come tenutaria di una pensione dalle parti di San Salvador e vittima di un marito violento e ubriacone. Con loro Faustina, la moglie di Jacopo e i figli ufficiali, nati all’interno del matrimonio: Domenico, l’unico noto per aver anche lui fatto il pittore, e poi Marco la pecora nera, Zuan Battista morto lontano da Venezia chissà quando e come, Ottavio morto bambino, e poi Gierolima e Lucrezia, costrette a farsi suore a Sant’Anna, e Ottavia e Laura, le due che il padre fece sposare. Allargandosi sempre di più, il racconto si porta dentro personaggi grandi e piccoli: l’orafo Marco Augusta e Sebastian Casser, giovane garzone di bottega con donna e figli che sposa l’attempata e vedova Ottavia, artigiani e parroci, soldati e commercianti, i vicini di casa e i contadini di uno sperduto villaggio svizzero ma anche Tiziano e Pietro Aretino, la cortigiana Veronica Franco e le meretrici Lucretia polacca, Loredana Malipiera e Marietta di Candia, e poi magistrati, patriarchi, ambasciatori e dogi. Le vicende si dipanano in decenni decisivi per la storia della Serenissima Repubblica, che vedono l’inizio del tramonto della Venezia regina dei mari e del commercio e il manifestarsi di quel lunghissimo crepuscolo che, prima di arrivare alla fine, dovrà conoscere un diverso tipo di splendore, quello altrettanto grande seppur meno terribile della Venezia del Settecento.
La Mazzucco tutto analizza e tutto cerca di capire e spiegare, dal funzionamento delle tintorie alla vita delle prostitute, dallo svolgimento dei processi alle reti infinite di relazioni e conoscenze fra personaggi grandi e piccoli. E’ straordinario come riesca non solo a gestire con lucidità impeccabile una ricostruzione storica con mille rivoli e centinaia di personaggi, ma anche come la sappia trasformare in un racconto privo del minimo sentore di aridità che inevitabilmente finisce quasi sempre per condizionare qualunque lavoro scientifico.
Libro nel libro, sono un capolavoro i capitoli dedicati al convento di Sant’Anna e alle sue vicende durante la lunga vita delle Tintorette suor Perina e suor Ottavia. Storie terribili emergono dai documenti, racconti di violenze sessuali, di traffici di prostituzione, di tentativi di fuga o ribellione puniti con arresti e torture. Esse gettano una luce ancora più sinistra su questi luoghi che avrebbero dovuto essere case di ritiro e preghiera ma erano in realtà carceri nelle quali figlie e figli sfortunati per non essere i prescelti da far sposare venivano rinchiusi per salvaguardare la conservazione dei patrimoni. Allora come oggi, le ragioni della “robba” dominano su tutto e tutti. ( )
  winckelmann | Sep 22, 2017 |
Mostra 2 di 2
nessuna recensione | aggiungi una recensione
Devi effettuare l'accesso per contribuire alle Informazioni generali.
Per maggiori spiegazioni, vedi la pagina di aiuto delle informazioni generali.
Titolo canonico
Dati dalle informazioni generali inglesi. Modifica per tradurlo nella tua lingua.
Titolo originale
Titoli alternativi
Data della prima edizione
Personaggi
Luoghi significativi
Eventi significativi
Film correlati
Epigrafe
Dedica
Incipit
Citazioni
Ultime parole
Nota di disambiguazione
Redattore editoriale
Elogi
Lingua originale
DDC/MDS Canonico
LCC canonico

Risorse esterne che parlano di questo libro

Wikipedia in inglese

Nessuno

Frutto di oltre dieci anni di studi e ricerche, ricco di documenti inediti e originali, rintracciati da Melania Mazzucco negli archivi veneziani, Jacomo Tintoretto e i suoi figli è la seconda parte del dittico che, col romanzo La lunga attesa dell'angelo, l'autrice ha dedicato al grande maestro, passando così dalla libera interpretazione dei fatti e dalla dimensione fantastica dei personaggi all'indagine appassionata di una possibile verità storica. L'opera storico-documentaria rappresenta un vero e proprio monumento alla grandezza e alla complessità di un pittore immenso, inventore di sterminati teleri narrativi, affollati da centinaia di personaggi e animati da violenti chiaroscuri - un artista ambizioso e discusso, scorretto e devoto, colto e popolare, eccentrico e conformista, incalzato da un perenne furore creativo. In un dialogo continuo e attraverso un confronto serrato con le sue opere, Melania Mazzucco ricostruisce minuziosamente la vita del più terribile cervello che abbia avuto mai la pittura. Ma, accanto al protagonista, come in una delle sue tele brulicanti, dal buio della storia riemergono le figure dei suoi familiari: il padre, la giovane moglie Faustina, le figlie suore, i nipoti rinnegati. Una caleidoscopica galleria di ritratti che compone l'affresco di una città unica e irripetibile, Venezia: attraversata casa per casa, esplorata nei fondachi, sui moli, nei bordelli, nelle botteghe e nei monasteri, rivelata in ogni aspetto delle sue attività e dei suoi costumi.

Non sono state trovate descrizioni di biblioteche

Descrizione del libro
Riassunto haiku

Discussioni correnti

Nessuno

Copertine popolari

Link rapidi

Voto

Media: (4.67)
0.5
1
1.5
2
2.5
3
3.5
4 1
4.5
5 2

Sei tu?

Diventa un autore di LibraryThing.

 

A proposito di | Contatto | LibraryThing.com | Privacy/Condizioni d'uso | Guida/FAQ | Blog | Negozio | APIs | TinyCat | Biblioteche di personaggi celebri | Recensori in anteprima | Informazioni generali | 207,205,421 libri! | Barra superiore: Sempre visibile