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Andrzej Szczypiorski (1924–2000)

Autore di La bella signora Seidenman

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Sull'Autore

Andrzej Szczypiorski is a Polish novelist and playwright who uses wit, melancholy and a rare understanding of human nature to portray the political and social realities of Eastern Europe over the last turbulent fifty years. He calls on his own experience as a fighter in the Polish Resistance, a mostra altro participant in the Warsaw uprising of 1944, and a German prisoner of war in his novel The Beautiful Mrs. Seidenman. He combines rich character studies with historical accuracy to create a poignant look at life under Nazi rule. Self-Portrait with Woman moves the clock up several decades to look at the malaise of post-communist Poland. Once again, history's effect on individuals creates a bittersweet picture by a master storyteller. Andrzej Szczypiorski's work has been compared to that of Milan Kundera. He stands with Kundera as one of the most important writers of Eastern Europe. (Bowker Author Biography) mostra meno
Fonte dell'immagine: Andrzej Szczypiorsk

Opere di Andrzej Szczypiorski

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Conversations with an Executioner (1972) — Prefazione, alcune edizioni102 copie
The Dedalus Book of Polish Fantasy (1996) — Collaboratore — 48 copie
Diabli Wiedzą Co... — Collaboratore — 4 copie

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Informazioni generali

Nome canonico
Szczypiorski, Andrzej
Nome legale
Szczypiorski, Andrzej
Data di nascita
1924-02-03
Data di morte
2000-05-16
Luogo di sepoltura
Protestant Reformed Cemetery, Warsaw, Poland
Sesso
male
Nazionalità
Polen
Luogo di nascita
Warschau, Polen
Luogo di morte
Warsaw, Poland
Luogo di residenza
Warschau, Polen
KZ Sachsenhausen
Attività lavorative
writer
Organizzazioni
Polish People's Army
Premi e riconoscimenti
Austrian State Prize for European Literature (1988)

Utenti

Recensioni

La bella signora Seidenman è solo uno dei personaggi che si muovono in questo ottimo romanzo ambientato nella Varsavia del 1943. E’ la tessera in un mosaico che si compone di tante diverse figure - il ferroviere e il sarto, il giudice e l’avvocato, il filologo classico, la vedova ebrea di un noto radiologo (la bella signora Seidenman), Il giovane cattolico idealista e il disincantato amico ebreo, il tedesco antinazista e la suora convintamente impegnata a salvare bambini ebrei (convertendoli per ‘salvare’ anche la loro anima), il collaborazionista e il bandito, la bambina ebrea apparentemente inconsapevole, destinata a diventare una donna di Israele profondamente segnata - in un tutto che mescola, e al tempo stesso divide, polacchi, tedeschi, russi, socialisti e nazisti, ebrei e cattolici, chi si arricchisce e chi muore di fame. E su tutto incombe la tragedia del ghetto. La storia di ognuno si incrocia con quella degli altri, in un intreccio tenuto saldamente in pungo dallo scrittore che descrive la tragedia presente, ma conosce anche il futuro tutt’altro che radioso.
Mi sono chiesta perché tra tutti i personaggi sia proprio la signora Seidenman a dare il titolo al libro. Perché - credo - la sua storia non finisce con la rocambolesca vicenda della sua salvezza. La signora Seidenman è infatti destinata a essere vittima una seconda volta, espulsa in quanto ebrea nel ’68 dalla sua ‘amata’ Polonia.
… (altro)
 
Segnalato
Marghe48 | 11 altre recensioni | Aug 31, 2017 |

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