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Armistead Maupin

Autore di I racconti di San Francisco

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Sull'Autore

Armistead Maupin was born in Washington D.C. on May 13, 1944. He received a B.A. from the University of North Carolina at Chapel Hill. He served as a naval officer in the Mediterranean and with the River Patrol Force in Vietnam. He worked as a reporter for a newspaper in Charleston, South Carolina, mostra altro before being assigned to the San Francisco bureau of the Associated Press in 1971. In 1976, he launched his groundbreaking Tales of the City serial in the San Francisco Chronicle. The series describes a group of characters that live together in a boarding house in San Francisco. Eventually, these Tales were collected into a series of six novels. In 1993, the British Broadcasting Company adapted them for a television series that aired on PBS in 1994. His other works include Maybe the Moon, Michael Tolliver Lives, and The Days of Anna Madrigal. The Night Listener was adapted into a movie starring Robin Williams and Toni Collette. (Bowker Author Biography) mostra meno
Fonte dell'immagine: Armistead Maupin (left) at the Sundance Film Festival, 2006. Photo by Jere

Serie

Opere di Armistead Maupin

I racconti di San Francisco (1978) 4,993 copie
Further Tales of the City (1982) 2,366 copie
Babycakes (1984) 2,008 copie
Significant Others (1987) 1,847 copie
Sure of You (1989) 1,829 copie
The Night Listener (2000) 1,570 copie
Michael Tolliver Lives (2007) 1,393 copie
Maybe the Moon (1992) 1,129 copie
Mary Ann in Autumn (2010) 865 copie
The Days of Anna Madrigal (2014) 534 copie
28 Barbary Lane (1990) 428 copie
Back to Barbary Lane (1990) 290 copie
Logical Family: A Memoir (2017) 275 copie
Mona of the Manor (2024) 79 copie

Opere correlate

The Berlin Stories (1945) — Introduzione, alcune edizioni2,182 copie
The Faber Book of Gay Short Fiction (1992) — Collaboratore — 323 copie
The Letter Q: Queer Writers' Notes to their Younger Selves (2012) — Collaboratore — 264 copie
Tom of Finland XXL (2009)alcune edizioni94 copie
The Celluloid Closet [1995 film] (1995) — Self — 87 copie
Man of My Dreams: Provocative Writing on Men Loving Men (1996) — Collaboratore — 78 copie
Milk: A Pictorial History of Harvey Milk (2009) — Prefazione — 60 copie
Armistead Maupin's Tales of the City: Part 3 — Original novel — 5 copie
Armistead Maupin's Tales of the City: Part 2 — Original novel — 5 copie
Armistead Maupin's Tales of the City [2019 TV miniseries] (2019) — Original book — 1 copia

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Recensioni

Sono memorie piene di tanti episodi divertenti quelle di Armistead Maupin, lo scrittore di "Tales of the City". Ma anche della travagliata relazione con un padre ultra conservatore, che non accetterà mai pienamente la sua omosessualità. Del retroterra culturale degli stati del Sud che si scontrano poi con la grande esperienza di San Francisco. E infine, sono davvero tante le chiavi di lettura che Maupin offre per i suoi "Racconti di San Francisco", e si scopre in particolare che la Lettera alla Madre, scritta da "Tolliver" nella finzione, era davvero indirizzata alla madre, e chiude il libro...… (altro)
 
Segnalato
scaredda | 10 altre recensioni | Jan 4, 2018 |
Ci sono dei libri che leggi come se stessi trovando dei vecchi amici dopo tanto tempo. Ed è stata questa l’impressione ritrovando, dopo tanto tempo, Michael Tolliver “Mouse” in una San Francisco finalmente riportata ai giorni nostri. E gli altri personaggi, come Brian, o l’immancabile Anna Madrigal, la “Signora” di Barbary Lane. E benché Armistead Maupin, l’autore gay più letto al mondo, neghi che questo sia il settimo volume della serie “Tales of the City” (Racconti di San Francisco nella traduzione italiana, di cui finora sono usciti i primi 4 volumi ). Il racconto, come dice già il titolo, parla di “sopravvissuti”, e le prime pagine raccontano proprio della grande “meraviglia” delle persone sopravvissute all’ecatombe AIDS. Mouse stesso è sieropositivo, ma è uno dei fortunati cui le cure hanno fatto effetto. Incontra una nuova persona, Ben, di “una generazione più giovane” (ha 21 anni in meno), con cui si sposa. Ma il libro non parla solo di questo, ma anche di Anna Madrigal che, abbandonata la famosa casa su Barbary Lane, a causa dell’età, vive adesso in un condominio assieme ad altri trannies. Maichael scoprirà quanto è duro relazionarsi con una famiglia che non lo ha mai completamente accettato per il suo lifestyle, fino ad una dura decisione da prendere: assistere la madre che muore, o andare in ospedale dalla vecchia padrona di casa? La recensione completa è disponibile su: http://www.ecletticamente.eu/2007/09/16/armistead-maupin-michael-tolliver-lives/… (altro)
 
Segnalato
scaredda | 50 altre recensioni | Nov 9, 2016 |
Conduttore di un programma radiofonico di culto, scrittore in crisi creativa, cinquantenne omosessuale da poco separatosi dal compagno con cui ha vissuto per dieci anni e che ancora ama, Gabriel si muove, sullo sfondo di una San Francisco ricca di fascino ma percorsa da una sottile malinconia, tra amici (quasi tutti malati di AIDS), libri, un cane vecchio e coccolatissimo, editori a caccia del romanzo che lui non riesce a concludere. Uno stimolo inatteso arriva quando il protagonista entra in contatto telefonico con l'adolescente Pete, autore di un libro di memorie che sconvolge Gabriel: vittima fin dall'infanzia di un gruppo di pedofili, il ragazzino ha saputo, con le sue sole forze, allontanarsi da quell'inferno, e raccontare quindi la sua esperienza con sorprendente maturità creativa. Tra lo scrittore adulto, in fase di doloroso bilancio esistenziale, e il ragazzino, ora al sicuro ma segnato dalle drammatiche esperienze del passato, nasce, nel corso di lunghe telefonate, un rapporto di complicità intenso, tenero, paterno. Ma quando Gabriel decide di incontrare il suo nuovo amico, un evento inatteso ridisegna rapporti che sembravano consolidati, mentre il protagonista, e il lettore con lui, arriva a dubitare dell'esistenza stessa di Pete. Il romanzo di sentimenti scivola allora in una storia venata di suspense, dove verità e illusione si confondono e una sottile ambiguità avvolge l'intera vicenda. In bilico tra tenerezza e ironia, tra riferimenti autobiografici e felicità di invenzione, questo romanzo conferma la qualità di un autore dotato di un talento narrativo che Christopher Isherwood aveva paragonato, fin dal libro d'esordio, a quello di Charles Dickens.… (altro)
 
Segnalato
aisoardo | 31 altre recensioni | Jul 31, 2009 |

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