Sergei Dovlatov (1941–1990)
Autore di La valigia
Sull'Autore
Dovlatov, who studied at Leningrad University, worked for a while as a journalist in Tallinn, Estonia. His fiction was unpublished in the Soviet Union, but he was active in unofficial literary life and was forced to leave in 1978 for publishing satirical fiction in Samizdat. After settling in the mostra altro United States, he co-founded a Russian-language newspaper, worked as a broadcaster for Radio Liberty in New York City, and published both in major Russian emigre publications and in the U.S. press (he wrote short stories for The New Yorker). Among his books, known for their irreverent views of Soviet reality, are the autobiographical The Compromise (1981) and Ours (1983). When Dovlatov died, his works were being reissued and favorably received in Russia. (Bowker Author Biography) mostra meno
Opere di Sergei Dovlatov
Заповедник - Авторский сборник 4 copie
Собрание сочинений 4 2 copie
Remeslo 1 copia
Full C / s in 4 vols. (New), Volume 2 (N / A ) / Polnoe S/s v 4-kh tt. (novyy), t.2 (n/o ) (2010) 1 copia
Встретились, поговорили 1 copia
Straniera 1 copia
සූට්කේසය 1 copia
Рассказы 1 copia
" Rasskazy". 1 copia
A mala 1 copia
Regime speciale 1 copia
De vreemdelinge (1986) 1 copia
Собрание сочинений в трех томах 1 copia
[Т.] 1 1 copia
Beležnice 1 copia
La maleta 1 copia
Opere correlate
Etichette
Informazioni generali
- Nome canonico
- Dovlatov, Sergei
- Nome legale
- Довлатов-Мечник, Сергей Донатович
Dovlatov-Mechnik, Sergei Donatovich - Data di nascita
- 1941-09-03
- Data di morte
- 1990-08-24
- Luogo di sepoltura
- Mount Hebron Cemetery, New York, New York, USA
- Sesso
- male
- Nazionalità
- USSR
Armenia
USA - Nazione (per mappa)
- Russia
- Luogo di nascita
- Ufa, Republic of Bashkiria, USSR
- Luogo di morte
- New York, New York, USA
- Luogo di residenza
- Leningrad, Russia, USSR
Tallinn, Estonia, USSR
New York, New York, USA
Chiniavoryk, Komi Republic, USSR
Pushkin Hills, Russia, USSR - Istruzione
- Leningrad State University (Nongrad|Finnish)
Leningrad State University (Diplom|Journalism) - Attività lavorative
- journalist
security guard
editor
writer
researcher
museum tour guide - Organizzazioni
- Writer's Union of the USSR
The New Yorker - Breve biografia
- Unable to publish freely in the Soviet Union, Sergei Dovlatov circulated his writings through "samizdat" (underground) press, and had them smuggled into Western Europe for publication in foreign journals. These activities caused his expulsion from the USSR in 1976. A few years later, he was able to emigrate with his family to the USA, where his sly, humorous stories became popular in The New Yorker magazine. He also co-edited "The New American," a liberal Russian-language émigré newspaper.
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- Voto
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- Recensioni
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- ISBN
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- Lingue
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- Preferito da
- 9
Ogni capitolo presenta una notizia (generalmente irrilevante) confezionata e propinata ai lettori, seguita dal retroscena della notizia stessa. Viene così svelato ciò che sta dietro o sotto la narrazione ufficiale e messo sotto la lente di ingrandimento il livello di mistificazione deliberatamente e sistematicamente perseguito. Certo l’ambiente, quello dell’Estonia sovietica, nonché il tasso alcolico che accompagna queste pagine, sono lontani dal nostro mondo, ma la ricerca del consenso è un dato familiare che si ripropone sotto ogni latitudine e in ogni tipo di regime, totalitario e non. La manipolazione dell’opinione pubblica anche in contesti liberali, avviene spesso attraverso la creazione di personaggi esemplari o l’invenzione di storie destinate a suscitare interesse o emulazione. Nell’Estonia sovietica la narrazione di regime impone figure, più o meno pateticamente inventate, come la valorosa mungitrice di quantità record di latte, o il quattrocentomillesimo nato a Tallin, di famiglia integralmente e gloriosamente sovietica e dal (finto) nome eroico. Non vedo in questo gran differenza con personaggi imposti oggi dalla televisione o promossi e accreditati da certa stampa ‘gossipara’, la cui missione principale è intrattenere gli allocchi, creando presunti ’miti’ dell’effimero destinati spesso a sparire con alla stessa velocità con la quale sono stati creati. Nel nostro caso i miti sono costruiti intorno alla gioventù, alla bellezza, al successo (di qualunque tipo esso sia), nell’Unione sovietica l’ingrediente base era la produttività e l’entusiasmo per le magnifiche realizzazioni del comunismo.… (altro)