Piacevole, divertente, ben scritto. Niente di più, niente di meno. ( )

I libri epistolari di Camilleri hanno sempre un certo nonsoché che li rende godibilissimi. E poi come non provare simpatia per il simpatico briccone protagonista? fascisti 0 - simpatici bricconi 5 (grande!) ( )

Il Nipote del Negus - Andrea Camilleri

Delizioso. Lo schema narrativo è analogo a quello de "La concessione del telefono" con inserti in presa diretta sugli eventi, intercalati a missive, telegrammi, comunicazioni riservate tra i vari gradi della gerarchia fascista, della polizia, dei carabinieri, dei piccoli o grandi poteri che "probabilmente" si agitarono attorno a un evento storicamente dimostrato (la presenza di un giovane nipote del Negus presso la Regia Scuola Mineraria di Caltanissetta negli anni tra il 1929 e il 1932). Ambientando gli eventi nella mitica Vigata dell'epoca, Camilleri aggiunge al grottesco ufficiale un mondo intero di eventi e commozioni private messe in moto dalla presenza dell'ospite principesco e francamente abbronzato. L'insieme è una macchina narrativa pensosa e divertente assieme, secondo me assolutamente imperdibile.

Abbastanza divertente, ma non eccelso. ( )

Sarebbe ora che Camilleri si prendesse una pausa. La critica alla burocrazia del Regime è grottesca, tanto da ottenere l'effetto opposto a quello che L'A. si prefigge. Libro mediocre e noioso. ( )