A sentir pronunciare la parola "America", le prime immagini che ci vengono alla mente sono quasi di sicuro scene viste al cinema; per milioni di uomini di tutto il mondo l'Americas'identifica con l'immagine che i suoi film ne hanno dato. Perciò la storia del cinema americano non è solo un capitolo della storia d'una determinata arte, che segue suoi criteri specializzati e una sua stretta terminologia: è invece la storia d'uno dei fatti più complessi, caratteristici e vistosi del nostro secolo.
Questo libro di Lewis Jacobs è considerato un testo classico sull'argomento: attraverso le sue pagine la nascita e le fortune d'un'arte e d'un'industria ci si presentano come un avventuroso romanzo in cui la ricchezza delle informazioni non soffoca mai il piacere della lettura. Jacobs riesce a non perder mai di vista nessuna delle linee direttrici della sua storia: il giudizio estetico, il progresso dei metodi tecnici, le movimentate lotte delle case produttrici per il predominio economico, i rapporti tra lo Stato e questa nuova vera e propria "istituzione", il significato sociale dei film, le reciproche influenze di cinema e costume; e, s'intende, lascia margine anche per la sempre ricca fioritura anedottica.
I pionieri, Porter, Griffith, Chaplin, De-Mille, Stroheim, i fortunosi esordi di Hollywood, gli apporti del cinema europeo, il sonoro che fa crollare glorie sicure e sorgerne di nuove, le figure dei registi contemporanei, degli attori e delle attrici, tutta una moderna mitologia analizzata con una sottile attitudine a storicizzare e moralizzare anche i fenomeni culturali spiccioli della nostra cronaca quotidiana: questi alcuni degli argomenti del libro. Uno studio particolare sul "cinema d'avanguardia" completa il volume, fornito d'un'abbondante esemplificazione fotografica.