Christamas Carol senza ravvedimento finale. Avventura narrativa, e gran prova d'autore, dentro pensieri, motivazioni e pulsioni di uno Scrooge del XXI secolo. In questo senso si può leggere il romanzo di McEwan, che incoraggia una tale interpretazione con l'essere un narratore multiforme, proteico e "avventuroso" come pochi altri. C'è forse di più, ed è esattamente quello che lascia assieme ammirati e con molto, molto amaro in bocca.
La parabola mortale di un uomo, intellettualmente dotato, acuto, fortunato e capace di piacere oltre i suoi meriti effettivi, che riesce a precipitare dalla massima onorificenza scientifica del pianeta a un completo annientamento fisico, morale e di immagine, non potrebbe essere letta come parabola del destino che l'intera umanità, e soprattutto la parte più avveduta, più fortunata nei punti di partenza, meglio dotata di ogni potenzialità sta preparando a se stessa, insomma a tutti noi?
Come non sentire un brivido, quando vediamo il professor Beard descrivere lo stato di degrado e sozzura in cui tiene la sua propria casa? Quel suo rinviare un po' d'ordine e pulizia a un altro giorno (presto, certo, prestissimo) a me pare possa essere letto ben oltre il senso letterale.
Comunque lo si legga, un romanzo indimenticabile, da non perdere. Pure se è da escludere che lasci di buon umore, comunque lo si legga.

libro intenso, ricchissimo di dettagli e informazioni. un rimando sempre al dopo. mai una decisione. l'evento personale e professionale mai affrontato al presente e sempre posto ad un altro momento . fino a che i nodi arrivano al pettine proprio quando Berad credeva di esserci riuscito.
uno tzunami di responsabilità mai evase si abbatterà sul personaggio e sul pianeta.
devo dire all'inizio difficile da leggere ma poi se gli poni la dovuta attenzione arriva a piacerti e a dare il suo massimo dalla metà del libro..... ti affezzioni anche al personaggio che nella realtà e una cacca! ( )