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Sto caricando le informazioni... Sogni d'invernodi F. Scott Fitzgerald
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Gironzolando per la rete, si scopre che, per molti statunitensi, questo racconto ha seguito il triste destino delle lettura obbligatoria, sopportata quando non odiata a scuola e bisognosa di un recupero nell’età adulta. E’ un vero peccato perché la breve storia che narra l’evoluzione di Dexter Green è un piccolo capolavoro per ritmo ed equilibrio: vagamente autobiografica, rappresenta la riconosciuta radice su cui crescerà ‘Il grande Gatsby’ e al romanzo risulta probabilmente superiore (le poche pagine favoriscono la cristallina perfezione difficile da mantenere in un libro più lungo). I sogni d’inverno di Dexter sono, in fondo, il Sogno Americano: caparbio e intelligente, il ragazzo sale con naturalezza la scala sociale dalla piccola borghesia del Minnesota all’attico da squalo di Wall Street, ma da questo successo economico non ricava nulla più che soddisfazioni banalmente materiali (oltretutto a rischio di andare in fumo, visto che l’ultimo capitolo è ambientato nel 1925, con la Grande Crisi ormai all’orizzonte – anche se, scrivendo, Fitzgerald non poteva saperlo). L’appagamento vero continua a sfuggirgli, come la capricciosa Judy Jones, bella figlia di un magnate locale che fa l’elastico con tutti gli uomini che la circondano e finisce per condizionare ogni scelta importante nella vita del protagonista: in fondo anche in lei si potrebbe vedere un simbolo del Sogno suddetto, capace di momentanee illusioni e altrettanto brusche disillusioni. Non è però necessario star lì a valutare tutti i sottintesi per apprezzare fino in fondo il racconto: basta lasciarsi andare alla capacità di narrare del suo autore che, seguendo il ritmo delle stagioni, sa descrivere l’animo dei suoi personaggi con pochi tocchi decisivi, rendendone i turbamenti con una scrittura incalzante che poi si rilassa all’improvviso in ampie descrizioni della natura dove non mancano metafore e personificazioni. Il notturno lacustre che accompagna il primo incontro adulto con Judy, la tensione palpabile del viaggio in auto nell’ultimo, il conclusivo dialogo in crescendo con il ‘tizio di nome Devlin’ sono solo alcuni dei momenti che subito tornano alla memoria una volta chiuso il libro, ma va ripetuto che la qualità e l’emozione rimangono costanti dall’inizio alla fine. L’edizione in mio possesso fa parte delle ‘Short stories’ uscite allegate a ‘La repubblica’ con testo originale a fronte e mp3 in inglese da scaricare: benché sia molto buona, la trasposizione italiana risulta meno efficace, ulteriore conferma (non che ce ne fosse bisogno) che tradurre significa davvero ‘dire quasi la stessa cosa’. ( ) nessuna recensione | aggiungi una recensione
È contenuto inF Scott Fitzgerald Premium 9 Book Collection (5 novels & 40 short stories) di F. Scott Fitzgerald (indirettamente) Ha come guida per lo studente
The son of the owner of the second-best grocery store in a small Minnesota town, finds himself enacting a series of impetuous deeds inspired by his so-called 'winter dreams', which drive him to desire material success. But can they drive him to the woman of his dreams? Non sono state trovate descrizioni di biblioteche |
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