E' ufficiale: ho qualche problema con Coelho...ultimamente non riesco a portare a termine nemmeno uno dei suoi libri. Noioso, noiosissimo ( )

Ecco cosa succede quando la fama fa scadere nel ridicolmente volgare.
Credo di non aver mai letto un libro più insulso di questo.
La mia opinione di Coelho non è sicuramente delle più alte, dato che allontanandoci dai primi libri (un più che discreto "Alchimista") si ha sempre più l'impressione che egli voglia sfruttare la spiritualità della gente per fare soldi. In questo libro vira leggermente il genere: la spiritualità si inserisce nel contesto della carne e del "peccato", dato che si parla di una delle tante ragazze sudamericane che, attratte nel primo mondo in cerca di fortuna, finiscono a fare le prostitute per uomini più o meno ricchi,in ambienti più o meno degradati e degradanti. Non è certo l'argomento sessuale a fare storcere il naso, ma il modo di trattarlo, così dozzinale e scontato, da far sbadigliare. Sotto una apparente delicatezza si cela una trasudante morbosità, vista e rivista, che interesserebbe molto Freud per ciò che se ne potrebbe metanalizzare e psicanalizzare, ma che non è riuscita a prendermi nè ad interessarmi. L'intera trama è così scontata e banale, che il classico happy ending da quattro soldi lascia perplessa anche me, che preferisco il dolce all'amaro; tuttavia questo è evidentemente ciò che fa andare in delirio i (e sopratutto LE) fan di tutto il mondo. Nell'esplorare il sesso senza amore, la tragedia dell'essere prostituta non per scelta ma per necessità, per soldi, si finisce a vagliare possibilità sadomaso, il fascino delle perversioni, ipotetici amori fra clienti in cerca di coccole e disperati in cerca di avventura. La disperazione dei corpi violati, scadendo talora nella volgarità, appare ancora più violata dalla loro descrizione.
In campo sessuale ci possono essere due generi: quello esplicito, in cui si sa cosa aspettarsi, e quello velato, in cui una parola vale più di un capitolo di descrizioni (stile il manzoniano "la sventurata rispose": chi necessiterebbe di altri chiarimenti?!), in cui delicatezza e buongusto rimangono sempre protagonisti. Questo libro ha la pretesa di far parte di entrambi i generi, senza che però ne rispetti le caratteristiche.
Non mi è piaciuto e non lo rileggerei. Consigliato solo per le masturbazioni mentali di falsi romantici che amano un ridicolo quanto scontato e discutibile lieto fine. ( )

Se dovessi dire tutto quello che penso di questo libro in particolare e di Coelho e i suoi percorsi di pseudo-edificazione morale in generale, potremmo star qui per delle ore. Ma onestamente, ne vale la pena? Non credo, anche perchè per commentare questo libro in realtà bastano due parole:
che schifo! ( )