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Storia di Iqbal

di Francesco D'Adamo

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6602435,034 (3.77)9
A fictionalized account of the Pakistani child who escaped from bondage in a carpet factory and went on to help liberate other children like him before being gunned down at the age of thirteen.
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La prima volta che sono entrata in contatto con la storia di Iqbal Masih ero una bambina che partecipava a non so più quale progetto scolastico sullo sfruttamento del lavoro minorile. Masih, infatti, era un giovanissimo attivista pakistano che aveva provato sulla sua pelle lo sfruttamento al telaio per tessere tappeti pregiati.

Parliamo della seconda metà degli anni Novanta e Masih era già morto, ucciso in circostanze mai del tutto chiarite a colpi di arma da fuoco. Era il 16 aprile 1995 e Masih aveva appena dodici anni, eppure aveva già contribuito alla liberazione di oltre tremila bambinu dallo sfruttamento.

Storia di Iqbal rende omaggio alla sua figura, al suo coraggio e alla sua determinazione nel voler porre fine a una pratica così disumana. È una di quelle storie che hanno dell’incredibile, perché grazie alla risonanza che l’attivismo di Masih ha avuto nel mondo le cose hanno iniziato a cambiare davvero.

D’Adamo ha fatto un ottimo lavoro, romanzando la storia di Masih e facendola raccontare a una bambina sua compagna di sfruttamento, inventata di sana pianta, ma che, come dice l’autore stesso, probabilmente assomiglia a una bambina che lavorava con lui. In effetti, l’unica nota stonata di Storia di Iqbal è stata la sua carenza nell’ambientazione: potrebbe essere il Pakistan come un qualunque altro Paese dove viene sfruttato il lavoro minorile. Apprezzo la volontà dell’autore di raccontare questa storia, ma mi sarebbe piaciuto vederla contestualizzata meglio. ( )
  lasiepedimore | Jan 17, 2024 |
“Fino a quando ci sarà nel mondo un bambino privato della sua infanzia, picchiato, violato, nessuno potrà dire: non mi riguarda. Non è vero: riguarda anche voi.”

Questa è invece una brutta storia, di quelle tra le peggiori in assoluto, una delle piaghe più difficili da combattere ancora oggi. La storia è quella di Iqbal Masih, ed è una storia vera; la piaga è quella del lavoro minorile, che in determinati casi si trasforma in vera e propria schiavitù.
Iqbal era un ragazzino pachistano che, come succede in molte parti del mondo, nei paesi economicamente svantaggiati, viene ceduto a un mercante per saldare un debito che comunque non si ripianerà mai, lo stesso destino è condiviso da altre migliaia di bambini; lui però si ribellerà a questo stato di cose e cercherà di far capire anche ai compagni che quella non è la normalità e che le cose si possono cambiare.
Prima di essere fermato, Iqbal, contribuirà alla liberazione di molti schiavi bambini ma soprattutto con la sua ribellione formerà una coscienza che darà qualche speranza anche a molti altri.
Interessante alla fine un mini saggio che riporta un po’ di cifre sugli stati nel mondo dove è più impiegato il lavoro minorile, informazioni comunque da approfondire, ma anche senza approfondire troppo quello che desta più sconcerto sono i dati che riguardano gli stati occidentali dove il lavoro minorile è un fenomeno tutt’altro che debellato.
Non ci sono conclusioni a effetto da fare, più che altro c’è da lottare e dare sostegno alle organizzazioni che si occupano di denunciare e arginare questa piaga immonda presente anche nel nostro paese. ( )
  barocco | Oct 7, 2017 |
Un crudo racconto sui bambini lavoratori di tappeti ridotti in schiavitù in Pakistan. Un bambino riesce a sfuggire e a raccontare al mondo la sua storia portando l'attenzione su questo tema, impegnandosi per migliorare la condizione dei suoi coetanei conterranei. Di ritorno nel suo paese, viene brutalmente assassinato da quella lobby che con il suo coraggio aveva intaccato.
Info su Iqbal: http://it.wikipedia.org/wiki/Iqbal_Masih ( )
  margheritaloconsolo | May 12, 2013 |
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Nome dell'autoreRuoloTipo di autoreOpera?Stato
Francesco D'Adamoautore primariotutte le edizionicalcolato
Moore, ChristinaNarratoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
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A fictionalized account of the Pakistani child who escaped from bondage in a carpet factory and went on to help liberate other children like him before being gunned down at the age of thirteen.

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Descrizione del libro
Nel libro è narrata una storia vera, quella di Iqbal Mashir, che venne assassinato in Pakistan a tredici anni dalla "mafia dei tappeti" per avere denunciato il suo ex padrone e avere contribuito a far chiudere decine di fabbriche clandestine e a liberare centinaia di bambini schiavi come lui. È il racconto della faticosa conquista della libertà materiale e morale da parte dei diseredati del mondo, e di una ribellione contro coloro che sembrano troppo potenti, troppo ricchi, troppo invisibili per essere toccati. Un romanzo di denuncia in bilico tra commozione ed indignazione, ma anche una storia di libertà e di aquiloni, di speranza e cocciuta memoria. Età di lettura: da 12 anni.
Riassunto haiku

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