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Last Stop Auschwitz (1946)

di Eddy DE WIND

Altri autori: Guro Dimmen (Traduttore), Haakon Strøm (oppleser)

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1904143,051 (3.79)1
Sul finire del 1944 i tedeschi stanno abbandonando Auschwitz, mentre l'Armata Rossa si avvicina. Portano con s©♭ gran parte dei prigionieri rimasti, forzandoli in estenuanti marce verso i lager della Germania. Per sfuggire a quel destino, Eddy de Wind si nasconde in una delle baracche, sotto un cumulo di vestiti; Friedel, sua moglie, non ha il coraggio di imitarlo. Di l©Ơ a qualche giorno Eddy trova un taccuino abbandonato e comincia a scrivere la sua storia. Lui e Friedel si sono conosciuti nel campo di transito di Westerbork, nei Paesi Bassi. Giovani e in salute, i due erano stati messi al lavoro: Eddy come medico, Friedel come infermiera. Si erano frequentati, innamorati e sposati sempre all'interno del campo, ma quella parentesi di relativa pace non era destinata a durare. Caricati sui convogli della morte, erano stati anche loro trasferiti ad Auschwitz. Sopravvissuti alla prima selezione, si erano ritrovati di nuovo a lavorare nelle infermerie del campo, ma questa volta divisi. Eppure, persino l©Ơ sono riusciti a mantenere una qualche forma di comunicazione, scambiandosi di nascosto brevi lettere d'amore, stringendosi in abbracci fugaci quanto illegali e resistendo fino all'ultimo. Quella di Eddy e Friedel ©· una vicenda autentica, una ricostruzione fedele scritta ℗±a caldo℗ da dietro al filo spinato del lager. Una storia in cui il racconto delle atrocit© quotidiane - il timore nei confronti delle SS, gli abusi, le umiliazioni, l'abbrutimento, l'agonia propria e altrui - ©· venato da una flebile ma tenace speranza: quella di un amore che non smette di lottare anche in un simile scenario di sofferenza e morte.… (altro)
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Sul finire del 1944 i tedeschi stanno abbandonando Auschwitz, mentre l'Armata Rossa si avvicina. Portano con sé gran parte dei prigionieri rimasti, forzandoli in estenuanti marce verso i lager della Germania. Per sfuggire a quel destino, Eddy de Wind si nasconde in una delle baracche, sotto un cumulo di vestiti; Friedel, sua moglie, non ha il coraggio di imitarlo. Di lì a qualche giorno Eddy trova un taccuino abbandonato e comincia a scrivere la sua storia. Lui e Friedel si sono conosciuti nel campo di transito di Westerbork, nei Paesi Bassi. Giovani e in salute, i due erano stati messi al lavoro: Eddy come medico, Friedel come infermiera. Si erano frequentati, innamorati e sposati sempre all'interno del campo, ma quella parentesi di relativa pace non era destinata a durare. Caricati sui convogli della morte, erano stati anche loro trasferiti ad Auschwitz. Sopravvissuti alla prima selezione, si erano ritrovati di nuovo a lavorare nelle infermerie del campo, ma questa volta divisi. Eppure, persino lì sono riusciti a mantenere una qualche forma di comunicazione, scambiandosi di nascosto brevi lettere d'amore, stringendosi in abbracci fugaci quanto illegali e resistendo fino all'ultimo. Quella di Eddy e Friedel è una vicenda autentica, una ricostruzione fedele scritta «a caldo» da dietro al filo spinato del lager. Una storia in cui il racconto delle atrocità quotidiane – il timore nei confronti delle SS, gli abusi, le umiliazioni, l'abbrutimento, l'agonia propria e altrui – è venato da una flebile ma tenace speranza: quella di un amore che non smette di lottare anche in un simile scenario di sofferenza e morte. Un documento imprescindibile, per mantenere in vita il ricordo di ciò che non possiamo dimenticare. (fonte: Ibs)
  MemorialeSardoShoah | Nov 8, 2020 |
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Nome dell'autoreRuoloTipo di autoreOpera?Stato
WIND, Eddy DEautore primariotutte le edizioniconfermato
Dimmen, GuroTraduttoreautore secondariotutte le edizioniconfermato
Strøm, Haakonoppleserautore secondariotutte le edizioniconfermato
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Titolo canonico
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Titolo originale
Titoli alternativi
Data della prima edizione
Personaggi
Luoghi significativi
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Eventi significativi
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Sul finire del 1944 i tedeschi stanno abbandonando Auschwitz, mentre l'Armata Rossa si avvicina. Portano con s©♭ gran parte dei prigionieri rimasti, forzandoli in estenuanti marce verso i lager della Germania. Per sfuggire a quel destino, Eddy de Wind si nasconde in una delle baracche, sotto un cumulo di vestiti; Friedel, sua moglie, non ha il coraggio di imitarlo. Di l©Ơ a qualche giorno Eddy trova un taccuino abbandonato e comincia a scrivere la sua storia. Lui e Friedel si sono conosciuti nel campo di transito di Westerbork, nei Paesi Bassi. Giovani e in salute, i due erano stati messi al lavoro: Eddy come medico, Friedel come infermiera. Si erano frequentati, innamorati e sposati sempre all'interno del campo, ma quella parentesi di relativa pace non era destinata a durare. Caricati sui convogli della morte, erano stati anche loro trasferiti ad Auschwitz. Sopravvissuti alla prima selezione, si erano ritrovati di nuovo a lavorare nelle infermerie del campo, ma questa volta divisi. Eppure, persino l©Ơ sono riusciti a mantenere una qualche forma di comunicazione, scambiandosi di nascosto brevi lettere d'amore, stringendosi in abbracci fugaci quanto illegali e resistendo fino all'ultimo. Quella di Eddy e Friedel ©· una vicenda autentica, una ricostruzione fedele scritta ℗±a caldo℗ da dietro al filo spinato del lager. Una storia in cui il racconto delle atrocit© quotidiane - il timore nei confronti delle SS, gli abusi, le umiliazioni, l'abbrutimento, l'agonia propria e altrui - ©· venato da una flebile ma tenace speranza: quella di un amore che non smette di lottare anche in un simile scenario di sofferenza e morte.

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