strano particolare decisamente diverso dagli altri. passaggi di tempo... difficile da decifrare in alcuni punti. lascia l'amaro in bocca perchè è troppo introspettivo troppo chiuso a riccio su stesso.
difficile da classificare. scrittura bella non lineare come piace certe volte a me.... ma che sia un libro sopra le righe questo è certo.... pero' non lo consiglierei a chiunque solo forse a chi ha le capacità di vedere al di la delle stesse parole. ( )

Domina in questo breve romanzo il senso della fine, inesorabile. Le storie cucite insieme, molto più strettamente del consueto rapporto padre e figlio, raccontano della morte come illogicità, come qualcosa di troppo affrettato verso la fine di un viaggio. La vita insomma è un viaggio breve, quella di Howard, il "tinker" il venditore di carabattole, è scandita dal cigolio del suo carro di ambulante, quella di George dal ticchettìo degli orologi che ha restaurato. Tutto intorno palpita musicalmente la natura: i boschi, i ruscelli e gli stagni del Maine. rappresentati con il vigore e la luminosità di una pittura verista. Vincitore del premio Pulitzer 2010, questo piccolo capolavoro è il primo romanzo di Paul Harding. ( )