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Il condominio (1975)

di J. G. Ballard

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2,505835,924 (3.69)113
Perch©♭ la parola "io" ©· diventata un'ossessione? Perch©♭ fare spettacolo di ogni istante del proprio vivacchiare? Giulio non lo sopporta, e soprattutto non lo capisce. Si sente fuori posto e fuori tempo. Ma di questa sua estraneit© non si compiace: sospetta di essere un "rompiballe stabile", come lo definisce la fidanzata Agnese. In un'imprecisata pianura che fu industriale e non ©· quasi pi©£ niente, Giulio si aggira in attesa che qualcosa accada. Per esempio che qualcuno gli spieghi a cosa servono, se non a perdersi meglio, le rotonde stradali; o che qualcuno compri il capannone di suo padre, che fu un grande ebanista. Una bottega un tempo florida e adesso silenziosa e immobile, come un grande orologio fermo. Scritto quasi solo al presente, come se passato e futuro fossero temporaneamente sospesi, "Ognuno potrebbe" ©· il rimuginare sconsolato e comico di un vero e proprio eroe dell'insofferenza. Un viaggio senza partenza e senza arrivo che tocca molte delle stazioni di una societ© in piena crisi. Nella quale la morte del lavoro e della sua potenza materiale ha lasciato una voragine che il narcisismo digitale non basta a riempire.… (altro)
  1. 90
    Il signore delle mosche di William Golding (bertilak)
    bertilak: Two books about 'civilized' people becoming tribal and violent. However, Ballard is a disinterested diagnostician and Golding is a moralist.
  2. 10
    Unauthorized Bread di Cory Doctorow (stembrook)
  3. 10
    The Last di Hanna Jameson (dmenon90)
    dmenon90: Clinical tone, post-apocalyptic setting with a last group of survivors who battle with not only the end of the world but with each other. Themes of distrust and doom.
  4. 00
    Life at the Bottom : The Worldview that Makes the Underclass di Theodore Dalrymple (bertilak)
  5. 00
    Cecità di José Saramago (bertilak)
  6. 00
    Here (away from it all) di Polly Hope (SomeGuyInVirginia)
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Inglese (77)  Spagnolo (1)  Olandese (1)  Italiano (1)  Danese (1)  Tutte le lingue (81)
L'attenzione del Ballard degli anni Settanta si è spostata dalle catastrofi naturali a quelle sociali e in questo libro il suo pessimismo raggiunge una delle punte più acide, ma il risultato finisce per essere inferiore alle promesse iniziali. Gli abitanti di un gigantesco e lussuoso complesso residenziale regrediscono lentamente verso lo stato di natura non appena nei loro costosissimi appartamenti iniziano a emergere inattese magagne sottolineate da black-out sempre più lunghi e diffusi. Lasciati a loro stessi, si rinchiudono in pratica nell'edificio dando inizio dapprima a una serie di feste sfrenate che ben presto degenerano in una sorta di guerra senza quartiere. In una fase iniziale, lo scontro ha i connotati della lotta di classe, con la ricchezza e il benessere che aumentano salendo verso l'alto, ma poi anche questi tenui legami saltano e il tutti contro tutti ha come conseguenza il sorgere di nuove aggregazioni che paiono prendere spunto dai tempi delle caverne. Come si vede, un'idea di base forte e complessa, il cui sviluppo però non soddisfa pienamente, forse perchè il materiale avrebbe potuto essere più efficacemente trattato in un racconto anzichè con un romanzo che, in varie parti, segna un certo calo di tensione narrativa. A parte il fatto che la sospensione dell'incredulità dev'essere forte per ammettere che una comunità di migliaia di persone venga ignorata dal mondo esterno per tre mesi benchè faccia di tutto per non passare inosservata, quello che manca è una linea narrativa forte che sappia fare da catalizzatore per i vari spunti disseminati qua e là. L'attenzione si sposta tra tre personaggi principali, anch'essi molto caratterizzati socialmente: il ricchissimo architetto Royal, che ha progettato il palazzo, l'altoborghese dottor Laing - un medico che non ha mai curato nessuno e conferma la sua ignavia lungo la vicenda - e il fotografo Wilder, esponente della piccola borghesia che si mette in testa di sfidare Royal realizzando una specie di scalata (alla lettera) sociale. Attorno a loro, circola una folla di figure, ognuna con la sua bella dose di nevrosi e follia, che devono lottare per una non facile sopravvivenza: fra di esse, le donne hanno un ruolo assai subalterno, da vittima sacrificale, il che ha dato origine a qualche accusa (forse non così campata per aria) di misoginia. In ogni caso, l'atmosfera che permea queste pagine, sono poco più di duecento, è contrassegnata da una bella dose di claustrofobia e angoscia che finiscono per insinuarsi sotto pelle al lettore anche perchè si finsice per pensare che su molti aspetti l'autore abbia ragione: peccato perciò che l'effetto venga rovinato da uno sviluppo non all'altezza. ( )
  catcarlo | Jan 21, 2015 |
The first sentence of J. G. Ballard’s High-Rise ranks, in my estimation, among the most striking ever written.
 

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Nome dell'autoreRuoloTipo di autoreOpera?Stato
Ballard, J. G.autore primariotutte le edizioniconfermato
Della Frattina, BeataTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Garcia, Eric YvesNarratoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Hiddleston, TomNarratoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Marsh, JamesImmagine di copertinaautore secondarioalcune edizioniconfermato
Ochagavia, CarlosImmagine di copertinaautore secondarioalcune edizioniconfermato
Thole, KarelImmagine di copertinaautore secondarioalcune edizioniconfermato
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Titolo canonico
Titolo originale
Titoli alternativi
Data della prima edizione
Personaggi
Luoghi significativi
Eventi significativi
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Epigrafe
Dedica
Incipit
Later, as he sat on his balcony eating the dog, Dr. Robert Laing reflected on the unusual events that had taken place within this huge apartment building during the previous three months.
In seguito, mentre mangiava il cane seduto sul balcone, il dottor Robert Laing ripensò agli insoliti avvenimenti che si erano succeduti all'interno dell'enorme condominio nel corso dei tre mesi precedenti.
Citazioni
Ultime parole
(Click per vedere. Attenzione: può contenere anticipazioni.)
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Nota di disambiguazione
Redattore editoriale
Elogi
Lingua originale
DDC/MDS Canonico
LCC canonico

Risorse esterne che parlano di questo libro

Wikipedia in inglese

Nessuno

Perch©♭ la parola "io" ©· diventata un'ossessione? Perch©♭ fare spettacolo di ogni istante del proprio vivacchiare? Giulio non lo sopporta, e soprattutto non lo capisce. Si sente fuori posto e fuori tempo. Ma di questa sua estraneit© non si compiace: sospetta di essere un "rompiballe stabile", come lo definisce la fidanzata Agnese. In un'imprecisata pianura che fu industriale e non ©· quasi pi©£ niente, Giulio si aggira in attesa che qualcosa accada. Per esempio che qualcuno gli spieghi a cosa servono, se non a perdersi meglio, le rotonde stradali; o che qualcuno compri il capannone di suo padre, che fu un grande ebanista. Una bottega un tempo florida e adesso silenziosa e immobile, come un grande orologio fermo. Scritto quasi solo al presente, come se passato e futuro fossero temporaneamente sospesi, "Ognuno potrebbe" ©· il rimuginare sconsolato e comico di un vero e proprio eroe dell'insofferenza. Un viaggio senza partenza e senza arrivo che tocca molte delle stazioni di una societ© in piena crisi. Nella quale la morte del lavoro e della sua potenza materiale ha lasciato una voragine che il narcisismo digitale non basta a riempire.

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Descrizione del libro
CONDOMINIO - spiega il dizionario - è "la coesistenza di più proprietari in una stessa casa d'abitazione: ognuno è proprietario singolo del suo appartamento, e proprietario comune di scale, ingresso, tetto, tubature, fognature, eccetera". Ciò che il dizionario non spiega è come sia possibile questa coesistenza, ma ognuno sa che le cose non vanno lisce neanche quando il condominio sia limitato a una ventina di appartamenti. Nel gigantesco CONDOMINIUM londinese in cui si svolge il romanzo di Ballard gli appartamenti sono un migliaio. Che cosa ne risulterà? Chi ha letto VENTO DAL NULLA, o DESERTO D'ACQUA, o TERRA BRUCIATA, sa che J. G. Ballard è uno specialista di orrende catastrofi naturali. Qui il tipo di catastrofe sarà naturalmente diverso. Ma non meno orribile.
Riassunto haiku

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Nessuno

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