Nel quadro del generale e impetuoso sviluppo scientifico contemporaneo l'astronomia occupa un posto di primo piano non solo per quanto si riferisce alla recente tecnica dei voli interplanetari ma anche per una serie di tecniche le quali ci hanno messo a contatto con un universo in evoluzione che, per tanti aspetti, può ben dirsi violento.
E' appunto con la possibilità dell'applicazione, allo studio del cielo, delle più avanzate tecniche che la scienza in genere e la fisica in particolare hanno approntato, si è potuta aprire una finestra dalla quale l'universo ha mostrato una fisionomia nuova.
Certo, l'idea di un universo statico e tranquillo con cui l'umanità ha sempre creduto (e molti ancora credono) di aver a che fare è stata abbandonata da tempo. Tuttavia la nozione di un'attività dinamica universale si è fatta strada a ritmo incalzante in questi ultimi anni. Vi hanno contribuito la ricerca fuori dell'atmosfera (stelle a raggi x, fondo x, ecc.), quella mediante le tecniche radio (radiosorgenti, quasar, pulsar, ecc.), in alta quota (astronomia dell'ultrarosso), in profonde gallerie sotterranee (astronomia del neutrino), e così via.
Di questi vari aspetti della ricerca tratta in questo libro il giornalista Nigel Calder, che ha avuto la possibilità di avvicinare in tutto il mondo astronomi e studiosi, parlare con loro, vivere, in molte occasioni, l'ansia della vigilia di qualche bella scoperta, di qualche bel risultato. La sua trattazione, pur nel rispetto del rigore scientifico, è di una vivacità e di un colore del tutto insoliti nei libri di divulgazione scritti da astronomi, sichhé la lettura di queste pagine costituisce una valida presa di contatto con i problemi più attuali della ricerca astronomica, in uno spirito ben lontano da quello di certe divulgazioni ancora in circolazione, che non danno l'idea della dinamica e violenza dell'oggetto in studio e dell'intensità e fervore intellettuale, forse non meno notevole, di coloro che l'hanno saputa scoprire.
(piopas)