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Originale ma nel contempo consueto, idee insolite e tipiche ossessioni dickiane con interessanti riflessioni di contorno. Questo romanzo soffre un po' più di altri i suoi anni, come alcune "paranoie" da guerra fredda, ed alcune dinamiche sono poco coerenti ma nel complesso è più che discreto. ( )
pag. 5Presentazione (INTRODUZIONE) DI Sandro Sandrelli pag. 7Mr. Lars, sognatore d'armi (ROMANZO, The Zap Gun, 1967) DI Philip K. Dick TRADUZIONE DI Tito Lanapopi e Sandro Sandrelli
In un mondo ancora diviso tra due superpotenze, Pop-Ori e Bloc-Occ, i sognatori d'armi vengono impiegati da entrambe le parti per progettare ordigni mortali. Ma le armi terrificanti che i due blocchi sfornano regolarmente sono in realtà cianfrusaglie senza alcun potenziale bellico, frutto delle intuizioni paranormali dei "sognatori" e dal valore puramente estetico. Tra visioni lisergiche di motori a vapore, autori di fumetti che diventano inconsapevoli padroni del mondo e minacciosi satelliti alieni che incombono sulla Terra, l'anno 2004 immaginato da Philip K. Dick è un mondo allucinato che riflette una delle più crudeli e pessimistiche visioni del futuro dell'uomo. Tutti vengono manipolati, e spesso non si riesce a capire in quale livello di realtà ci si trovi, fisica o virtuale. Le macchine, gli androidi e i dispositivi elettronici condizionano le azioni degli individui, e gli uomini sono interessati solamente al controllo economico e politico del pianeta. "Mr Lars sognatore d'armi" racconta un'America immersa nel clima paranoico della Guerra Fredda, tra situazioni grottesche e visioni distorte della realtà.