L’incredibile storia dei Bone di Jeff Smith si sviluppa in un percorso imponente, oltre 1.300 pagine; ma non è solo la quantità che fa dei Bone un lavoro unico nella storia del fumetto, ma la qualità di una storia che ha nella sua fantasia l’elemento caratterizzante; la saga dei Bone inizia con un esilio e finisce con un rientro; e il viaggio dei Bone è una sorta di espiazione dei peccati lungo un percorso unico ed esaltante; nel loro peregrinaggio i Bone si imbattono in Thorn e nella nonna e tutto quello che sembra normale si dimostrerà molto al di là di ogni immaginazione. Il mondo non segnato nelle mappe trova domicilio nel vasto universo delle dimensioni parallele della fantasia, da Tolkien ad Asimov, tra creature ratto, draghi e locuste. La magia non è la deroga, ma la regola; e lo stesso percorso di Thorn, la ragazza di cui Fone Bone si innamora, principessa inconsapevole, e l’incredibile amore vietato tra la nonna e Lucius appartengono ad una dimensione quasi onirica. Un capolavoro non solo del fumetto, ma anche della letteratura di fantasia che va oltre il mezzo espressivo adoperato. Insomma Bone è uno di quei fumetti che va riletto ad intervalli costanti, in modo da potere ogni volta meglio apprezzare le diverse sfumature del capolavoro di Jeff Smith.

Recensione del 16 settembre 2012
Un volume imponente, oltre 1.300 pagine, sicuramente una foliazione straordinaria per un fumetto. Scettico al momento dell’acquisto mi sono approcciato a questo lavoro senza aver la minima idea di ciò che avrei scoperto: un capolavoro del fumetto, una lezione di classe, un magico viaggio nella fantasia di Jeff Smith. Non ne sapevo nulla, mi trovo sempre a confrontarmi con una ignoranza assoluta nei confronti di tutto, anche di settori che mi appassionano, come i fumetti. È la raccolta completa della storia, anzi direi della saga dei Bone, che sono degli essere incredibili, né umani, né animali, niente, Bone e basta. E ne sono due, anche se vengono da Boneville, famiglia ridottissima, ma che spasso. Ed in questo viaggio fantastico, in esilio da Boneville, per le malefatte di Phoney, diciamo ambizioni alla Paperon de Paperoni, ma davvero sfigato, uno dei due, l’altro è Fone Bone, buono il secondo, almeno in gergo cinematografico, incontrano quanto possa un genio come Jeff Smith immaginare: uomini, donne, una nonna e la nipote, Thorn, di cui Fone Bone si innamora perdutamente, non poteva mancare l’amore chiaramente, e poi draghi, insetti che parlano, creature ratto, cattive si, ma sempre creature, un cucciolo di loro viene alla fine adottato dai Bone. E poi Smiley, il cugino dei Bone, che Bone non è, ma cosa sia non si sa, il principale riferimento, fumettisticamente è sicuramente Pippo. Alcuni episodi sono straordinari, la corsa delle mucche è una vera delizia, per non parlare di alcune tavole, capolavori assoluti. Il risultato è un librone di oltre 1.300 pagine che ti lascia un solo rimpianto: è troppo breve.

Recensione del 25 agosto 2021
Arrivo così alla terza rilettura, in meno di dieci anni, dei Bone di Jeff Smith. E mai come questa volta arrivo stanco e non mi è semplice prendere in mano un volume di oltre 1.300 pagine. Ma iniziando a leggere, questa volta a Vulcano, la memoria si risveglia e ricordo questa incredibile e lunghissima favola a fumetti che inizia con l’esilio da Boneville dei tre piccoli protagonisti: Phoney, un personaggio alla Paperon de Paperoni ma al quale non gliene va mai bene una, Smiley, un Bone che non è un Bone e che colpisce per la sua disarmante ingenuità e Fone Bone, il Bone buono. Ma non sono solo i Bone ad accompagnare il lettore in questo fantastico viaggio, perché ci sta Thorn, principessa inconsapevole di cui Fone puntualmente si innamora, la nonna, Lucius e poi le creature ratto, i draghi, un mondo incredibile popolato da una straordinaria moltitudine di personaggi. Un libro importante che sovrappone stili di narrazione, contaminato dal fumetto, inevitabili i riferimenti al mondo Disney, dal cinema e dalla letteratura, Tolkien ed Asimov su tutti. La lettura non è semplicissima perché sono tante le storie che a volte si intersecano per poi dividersi e ritrovarsi. La trama è fitta, anche se intervallata da episodi molto divertenti, come la corsa delle vacche. Un grandissimo fumetto che prima o poi, a Dio piacendo, rileggerò. ( )