Fai clic su di un'immagine per andare a Google Ricerca Libri.
Sto caricando le informazioni... Aristotele detective (1978)di Margaret Doody
Overdue Podcast (606) Sto caricando le informazioni...
Iscriviti per consentire a LibraryThing di scoprire se ti piacerà questo libro. Attualmente non vi sono conversazioni su questo libro. 823.914 DOO Un giallo che si svolge nell'antica Grecia, con Aristotele come deus ex machina. L'ambientazione quindi è originale ed accuratissima dal punto di vista storico e filosofico, si nota che l'autrice è molto preparata sull'argomento. I personaggi sperimentano passioni e sentimenti "moderni", ma filtrati dalle credenze e dalla cultura del tempo, risultando vividi e coerenti. La prosa pur adattandosi perfettamente ad uno stile classico (con tanto di invocazioni saltuarie alle muse) è scorrevole e chiara. Tutto perfetto quindi? Se dovessimo limitarci alla parte storica del romanzo sì, ma questo è prima di tutto un giallo e come giallo non funziona granchè. Innanzitutto il personaggio di Aristotele non è altro che Sherlock Holmes trapiantato nell'Atene di Alessandro, con tanto di fido Stefanos / Watson a seguito; quindi per chi ha un po' di familiarità col personaggio di Conan Doyle il modus operandi del filosofo risulterà prevedibile e già visto. Il problema più grande però sta nell'intreccio: non solo già dopo un quarto del libro ho cominciato ad avere un'idea chiara del colpevole, ma ero anche perfettamente consapevole di tutti i giri a vuoto del protagonista, che sembrano messi lì apposta per allungare il brodo in una vicenda altrimenti già chiara. In conclusione quindi il giudizio su quest'opera è la media fra l'ottimo contorno e la mediocre trama gialla: un esperienza non spiacevole, ma nemmeno particolarmente appagante. Senza Aristotele niente Sherlock Holmes. E' questa, verosimilmente, l'idea alla base di questo giallo investigativo. Il metodo del tipo di detective alla Sherlock Holmes non sarebbe stato possibile se non applicando il metodo dimostrativo della logica aristotelica al crimine. Stefanos, un simpatico giovanotto dell'Atene del IV secolo, dunque, guidato dallo Stagirita che non si muove di casa come Nero Wolfe, indaga sull'assassinio di un ricco oligarca, di cui è accusato ingiustamente il cugino, esule per un precedente errore. Al primo omicidio, ne segue un secondo, e tra colpi di scena, travestimenti, testimonianze reperite avventurosamente, Aristotele alla fine scioglie l'enigma e consente al giovane di smascherare il vero assassino. Ecco un giallo veramente originale, scritto con grande capacità narrativa, avvincente e ritmato dalla prima all'ultima pagina. Strano che fosse già stato pubblicato nell'80 nella serie dei Gialli Mondadori e fosse passato quasi inosservato, forse perché, come ricorda Edmondo Dietrich, stampato in versione quasi dimezzata. Eppure non c'è nessun motivo di ridurre, di rendere in qualche modo monca questa storia, che "regge" benissimo i tempi, la trama, i personaggi. E arriviamo a questi: protagonista un giovane di nome Stefanos che vive ad Atene nel IV sec. a.C. e che si ritrova involontariamente a svolgere delle vere e proprie indagini per scagionare un suo cugino da un'accusa ingiusta e infamante: aver ucciso un ricco oligarca. Accanto a questo protagonista troviamo il deus ex machina della vicenda: Aristotele. Chiuso nella sua abitazione (una descrizione che ha giustamente richiamato a molti la figura di Nero Wolfe) Aristotele raccoglie gli indizi, indaga e deduce come un antesignano di Sherlock Holmes. E i fatti da analizzare non mancano, perché la trama si fa via via più complicata e i colpi di scena si succedono rendendo sempre più complesso il ragionamento del filosofo: dopo il primo omicidio ne arriva anche un secondo e i possibili colpevoli aumentano... Ma Aristotele, com'è prevedibile, non si fa sviare da possibili false piste e arriva alla soluzione finale. Del resto la trama , pur essendo importante trattandosi di un giallo, non è l'unico motivo di interesse del romanzo. Anzi, forse il suo aspetto più affascinante è proprio quello filosofico-deduttivo messo in atto nei ragionamenti dello Stagirita, così attuale da sembrare inverosimile e invece basato sulla grande conoscenza della filosofia e della letteratura greca dell'autrice. nessuna recensione | aggiungi una recensione
Appartiene alle SerieAppartiene alle Collane EditorialiIl giallo [Mondadori] (1652) La memoria [Sellerio] (422) Premi e riconoscimenti
Athens, 332BC - an unhappy city under the rule of the Macedonian 'barbarian' Alexander the Great.In the midst of this unrest, Boutades, an eminent citizen, is found brutally murdered. Suspicion falls heavily on young Philemon, and, by Athenian law, his cousin Stephanos is elected to defend his name in court.In desperation, Stephanos seeks assistance from Aristotle, his former mentor - and Aristotle turns Detective.The young, inexperienced boy and the great philosopher form a classically uneven partnership. Their efforts culminate in the gripping trial scene when Stephanos uses all the powers of rhetoric and oratory instilled in him by Aristotle to clear his family's name of this bloody murder.. . Non sono state trovate descrizioni di biblioteche |
Discussioni correntiNessunoCopertine popolari
Google Books — Sto caricando le informazioni... GeneriSistema Decimale Melvil (DDC)823.914Literature English & Old English literatures English fiction Modern Period 1901-1999 1945-1999Classificazione LCVotoMedia:
Sei tu?Diventa un autore di LibraryThing. |