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Sto caricando le informazioni... A Judgement in Stone (originale 1977; edizione 2000)di Ruth Rendell (Autore)
Informazioni sull'operaLa morte non sa leggere di Ruth Rendell (1977)
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Iscriviti per consentire a LibraryThing di scoprire se ti piacerà questo libro. Attualmente non vi sono conversazioni su questo libro. Eunice Parchman sterminò la famiglia Coverdale perchè non sapeva leggere, perchè non sapeva scrivere" Inizia così questo bel romanzo di Ruth Rendell che più che un giallo è un'analisi psicologica della mente della protagonista. Non pensate che non vi sia tensione solo perchè fin dalla prima riga il lettore è messo al corrente dell'omicidio, anzi, nonostante tale consapevolezza, viene quasi da sperare che alla fine qualcosa cambi, che accada un evento che impedisca a Eunice di compiere quel gesto estremo. Tuttavia, nel corso della narrazione, ci si rende sempre più conto che l'epilogo era stato annunciato da vari episodi, apparentemente banali di cui il narratore ci mette al corrente per meglio farci comprendere l'universo di Eunice e che sono tutti causati dalla condizione di inferiorità in cui la donna si trova a vivere a causa del suo analfabetismo e anzichè accettarlo, imparando quindi a leggere e a scrivere, lo nasconde come se fosse una deformità da non svelare per nessuna ragione al mondo. nessuna recensione | aggiungi una recensione
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"On Valentine's Day, four members of the Coverdale family were murdered in the space of fifteen minutes. Their housekeeper, Eunice Parchman, shot them one by one in the blue light of a televised performance of Don Giovanni. When the police arrest Miss Parchman two weeks later, they discover a second tragedy: the key to the Valentine's Day massacre, a private humiliation Eunice Parchman has guarded all her life"-- Non sono state trovate descrizioni di biblioteche |
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Google Books — Sto caricando le informazioni... GeneriSistema Decimale Melvil (DDC)823.914Literature English & Old English literatures English fiction Modern Period 1901-1999 1945-1999Classificazione LCVotoMedia:
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Eppure Ruth Rendell, che evidentemente sapeva il fatto suo, si è fatta leggere in un soffio perché volevo conoscere il finale, anche se in realtà già lo sapevo. Giuro solennemente di non essere ubriaca mentre scrivo queste righe: è che semplicemente la Rendell ha reso superfluo il conoscere l'assassina, ma ha fatto sì che fosse indispensabile capire il corso degli eventi.
Vogliamo poi parlare del fatto che Eunice Parchmann sterminò la famiglia Coverdale perché non sapeva leggere, perché non sapeva scrivere? È motivo di grande fascino (se ben gestita) per un* lettore/trice trovarsi a leggere una storia che in qualche modo ha come protagonista la lettura e parenti stretti. Credo sia proprio una faccenda di vanità, che evidentemente i/le lettori/trici possiedono in gran quantità. Noi leggiamo e siamo molto figh*: è giusto che il mondo lo sappia. Il rovescio della medaglia è che si rischia più di ogni altr* di essere uccis* da una tizia analfabeta con qualche rotella fuori posto, ma ehi, cosa potremmo mai farcene della perfezione?
Scherzi a parte, penso che l'analfabetismo sia tanto tremendo quanto descritto dalla Rendell nel personaggio di Eunice. È vero che Eunice non può essere proprio presa a modello, ma esemplifica bene come l'analfabetismo possa portare a un totale isolamento, che a sua volta faccia sprofondare in un abbrutimento così nero da sembrare quasi demoniaco. È così facile oggi emarginare chi non viene ritenuto intellettualmente all'altezza, così facile che non ci sembra nemmeno di fare qualcosa di sbagliato.
I membri della famiglia Coverdale sono quelli che si potrebbero definire dei tipi snob molto autoreferenziali: nonostante siano le vittime del romanzo, è difficile simpatizzare con loro ed è ancora più difficile nel momento in cui ridono dell'ignoranza di Eunice alle sue spalle.
Dovremmo ricordarci del disagio che corre lungo tutto questo romanzo ogni volta che ci venga la tentazione di sminuire qualcuno per la sua intelligenza e/o cultura. Un omicidio non è certo giustificato alla luce dell'analfabetismo o del difficile passato dell'omicida, ma sarebbe il caso di cercare di minimizzare i luoghi oscuri, fisici o mentali, affinché meno persone possibile ci si perdano. ( )