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Sto caricando le informazioni... Medea: voci (1996)di Christa Wolf
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"Medea" by Christa Wolf is a retelling of the classical myth of Medea, the sorceress from Greek mythology. In Wolf's version, Medea's story is reimagined from her perspective, offering a feminist reinterpretation that delves into the complexities of power, gender, and colonialism. Through the character of Medea, Wolf explores themes of betrayal, vengeance, and the struggle for agency in a patriarchal society, presenting a provocative and thought-provoking examination of ancient myth through a contemporary lens. Appartiene alle Collane EditorialiKeltainen kirjasto (324) suhrkamp taschenbuch (4008) Tascabili [edizioni E/O] (129) È contenuto inÈ ispirato aHa come commento al testoHa come guida per lo studenteElenchi di rilievo
Medea is among the most notorious women in the canon of Greek tragedy: a woman scorned who sacrifices her own children to her jealous rage. In her gripping new novel, Christa Wolf explodes this myth, revealing a fiercely independent woman ensnared in a brutal political battle. Medea, driven by her conscience to leave her corrupt homeland, arrives in Corinth with her husband, the hero Jason. He is welcomed, but she is branded the outsider-and then she discovers the appalling secret behind the king's claim to power. Unwilling to ignore the horrifying truth about the state, she becomes a threat to the king and his ruthless advisors; abandoned by Jason and made a public scapegoat, she is reviled as a witch and a murderess. Long a sharp-eyed political observer, Christa Wolf transforms this ancient tale into a startlingly relevant commentary on our times. Possessed of the enduring truths so treasured in the classics, and yet with a thoroughly contemporary spin, her Medea is a stunningly perceptive and probingly honest work of fiction. With an Introduction by Margaret Atwood. Translated from the German by John Cullen. Non sono state trovate descrizioni di biblioteche |
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Google Books — Sto caricando le informazioni... GeneriSistema Decimale Melvil (DDC)833.914Literature German literature and literatures of related languages German fiction Modern period (1900-) 1900-1990 1945-1990Classificazione LCVotoMedia:
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E allora vediamo subito, con l'autrice, che in una cultura matriarcale era impossibile che Medea avesse ucciso prima il fratello e poi i figli. Quindi ci viene proposta un'interpretazione di Medea depositaria di un sapere antico e femminile in contrapposizione con la cultura patriarcale di Corinto. Medea è una donna, una straniera, una miscredente, una ribelle. Medea non rispetta le consuetudini delle donne di Corinto, Medea non si assoggetta agli uomini. E per questo diventerà il capro espiatorio perfetto per debellare la peste che inizierà ad ammorbare la città.
Suo marito, Giasone, non farà nulla per impedirlo. Le cose vanno così, devono andare così. Tutto quello che è accaduto è colpa di Medea, di Medea che non ha voluto adattarsi. Di Medea che non ha potuto chiudere gli occhi di fronte all'atroce delitto sul quale si fonda la società di Corinto.
Ma Medea non è Glauce, la secondogenite di Creonte, re di Corinto, che ha visto, che sa, ma preferisce nascondersi dietro il suo "male" pur di non affrontare la verità. E così la sua femminilità sarà annichilita e svilita dagli uomini.
E' un romanzo estremamente femminile, dove si mostra il male che può derivare da una cultura patriarcale. E dove si mostra che nemmeno una cultura matriarcale è esente da orrori. La soluzione sta nell'equilibrio che nessuno ha ancora trovato.
Christa Wolf: "E' sempre più evidente che solo l'interazione degli sguardi - femminile e maschile - può mediare un'immagine corretta del mondo. Un mondo che dev'essere plasmato da uomini e donne in modo paritario, a seconda del loro specifico punto di vista. Questo condurrebbe a priorità ben diverse da quelle che attualmente ci condizionano. Ad altre gerarchie di valori. Ma da tutto questo siamo ancora distanti anni luce". ( )