Un albo intenso per ripercorrere il lavoro di Guido Buzzelli, un artista che ha anticipato molti dei temi che sarebbero stati sviluppati successivamente da altri maestri del fumetto italiano. Storie lunghe, una su tutte “la rivolta dei racchi”, cui si aggiunge “Zil Zelub” e “I labirinti” e storie brevi, “L’agnone”, “La guerra videologica” e “l’intervista”. Buzzelli è un autore complesso e stravagante; i suoi personaggi hanno una dimensione onirica che spesso rende non semplice la lettura; purtroppo il formato di questi albi non favorisce la resa delle storie che richiedono le ampie pagine delle riviste dell’epoca, Comic art e Metal Hurlant su tutte.

Recensione del 12 dicembre 2009
Una volta letto Buzzelli, le conclusioni cui sono si arriva sono semplici: bisogna rileggerlo; e si! Buzzelli è un artista complesso, chiaramente colto, intelligente e raffinato. Insomma, uno che si ci vai a cena una sera non ti basta; per niente. La rivolta dei racchi ricorda, in parte, la fattoria degli animali di Orwell. Un piccolo capolavoro che si caratterizza per la semplicità sia del disegno che della sceneggiatura. Anche le altre storie sono sorprendenti e sempre interessanti. La circostanza più sorprendente è che io non conoscevo assolutamente Buzzelli. Caspita ma come faccio a rimediare alla mia totale ignoranza. Mi piacciono i fumetti e non conosco Buzzelli! Amo la letteratura e non ho mai letto i russi. Insomma, sono la sintesi della mediocrità. Dato di fatto a 40 anni. ( )