In occasione del clamoroso trasferimento dello studio escono fuori i libri che Paola aveva dietro la sua sedia, me ne approprio con quel vergognoso desiderio di possesso di carta stampata e tra i libri ritrovo Camilleri. Lo ha abbandonato tanti anni fa, non mi aveva entusiasmato quando lessi qualcosa, oltre venti anni fa, poi la notorietà dello scrittore siciliano mi ha reso scettico. Avevo letto questo libro tanti anni fa, ma se non ricordo quello che ho letto ieri, figuriamoci quello che ho letto una vita fa. Gli episodi di Montalbano sono brevi, racconti non romanzi. E la particolarità di Camilleri è un utilizzo disinvolto dell’italiano fortemente contaminato con il siciliano. Le storie sicuramente reggono, sono gradevoli, intrigano, ma al libro manca, mio parere, l’anima del buon romanzo, il desiderio di ritrovarlo la sera. Comunque i racconti si leggono volentieri, Camilleri ha mestiere e fantasia, gli ingredienti base di un buon scrittore e forse è arrivato il momento di leggere qualcosa di più di questo autore. ( )

Sarò blasfemo (in senso letterario) ma ho l'impressione che sui racconti Camilleri sia in alcune situazioni più ficcante che sui libri... ( )

Un'opera minore, motivata forse dal troppo successo in Italia dell'autore. Comunque un testo apprezzabile e di "facile" lettura. ( )