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Sto caricando le informazioni... The lost daughter (originale 2006; edizione 2008)di Elena Ferrante (Autore), Ann Goldstein, 1949- (Traduttore)
Informazioni sull'operaLa figlia oscura di Elena Ferrante (2006)
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Iscriviti per consentire a LibraryThing di scoprire se ti piacerà questo libro. Attualmente non vi sono conversazioni su questo libro. Che delusione questo libro...abituata troppo bene con la Ferrante. Sempre degna di nota la sua scrittura, molto incisiva, ma la storia proprio non mi è piaciuta ( ) Mi piace pensare a Leda come al personaggio di un mito. Come Medea anche Leda è oppressa da una scelta: da un lato i figli e gli affetti, dall'altro lei e la sua realizzazione personale. Ma i figli cosa rappresentano? Non sono forse un modo di realizzarsi che, nel caso di questi due personaggi, non ha dato i frutti attesi? Figli? Ma anche un progetto di coppia è un figlio. Anche un lavoro è un figlio, una casa, o un'amicizia sono figli. Obiettivi, relazioni, attività che succhiano energie e pensieri ed emozioni, nelle quali si investe una parte rilevante del proprio tempo e di se stessi ma che, alla fine, possono rivelarsi strade senza sbocco o strade che allontanano da ciò che si ritiene la propria vera identità. "La propria vera identità"... Un altro mito?
Freedom versus responsibility: This tension underlies Leda’s behavior and ambivalence toward her daughters, which continues to the present. The young mother Nina is Leda’s sounding-board, but Ferrante fails to integrate Leda’s soul-searching with the problems of the fractious Neapolitan family on the beach. Although much of the drama takes place in her head, Ferrante’s gift for psychological horror renders it immediate and visceral, as when the narrator recalls the “animal opacity” with which she first longed for a child, before she was devoured by pregnancy. One hallmark of Ferrante's writing here, as in "Days of Abandonment" and other works, is how she skillfully peels back the mask of "normalcy" and conjures the sensations of being in a living nightmare. Ferrante’s prose is stunningly candid, direct and unforgettable. From simple elements, she builds a powerful tale of hope and regret. Appartiene alle Collane EditorialiGallimard, Folio (6351) Premi e riconoscimentiElenchi di rilievo
Leda è un'insegnante, divorziata da tempo, tutta dedita alle figlie e al lavoro. Ma le due ragazze partono per raggiungere il padre in Canada. Ci si aspetterebbe un dolore, un periodo di malinconia. Invece la donna, con imbarazzo, si sente come liberata e la vita le diventa più leggera. Decide di prendersi una vacanza al mare in un paesino del sud. Ma, dopo i primi giorni quieti e concentrati, l'incontro con alcuni personaggi di una famiglia poco rassicurante scatena una serie di eventi allarmanti. Pagina dopo pagina la trama di una piacevole riconquista di sé si logora e Leda compie un piccolo gesto opaco, ai suoi stessi occhi privo di senso, che la trascinerà verso il fondo buio della sua esperienza di madre. Annotation Supplied by Informazioni Editoriali Non sono state trovate descrizioni di biblioteche |
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Google Books — Sto caricando le informazioni... GeneriSistema Decimale Melvil (DDC)853.92Literature Italian Italian fiction 1900- 21st CenturyClassificazione LCVotoMedia:
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