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The lost daughter di Elena Ferrante
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The lost daughter (originale 2006; edizione 2008)

di Elena Ferrante (Autore), Ann Goldstein, 1949- (Traduttore)

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8244226,544 (3.65)39
Leda è un'insegnante, divorziata da tempo, tutta dedita alle figlie e al lavoro. Ma le due ragazze partono per raggiungere il padre in Canada. Ci si aspetterebbe un dolore, un periodo di malinconia. Invece la donna, con imbarazzo, si sente come liberata e la vita le diventa più leggera. Decide di prendersi una vacanza al mare in un paesino del sud. Ma, dopo i primi giorni quieti e concentrati, l'incontro con alcuni personaggi di una famiglia poco rassicurante scatena una serie di eventi allarmanti. Pagina dopo pagina la trama di una piacevole riconquista di sé si logora e Leda compie un piccolo gesto opaco, ai suoi stessi occhi privo di senso, che la trascinerà verso il fondo buio della sua esperienza di madre. Annotation Supplied by Informazioni Editoriali… (altro)
Utente:efbeckett
Titolo:The lost daughter
Autori:Elena Ferrante (Autore)
Altri autori:Ann Goldstein, 1949- (Traduttore)
Info:New York : Europa, 2008.
Collezioni:Books, La tua biblioteca
Voto:
Etichette:Nessuno

Informazioni sull'opera

La figlia oscura di Elena Ferrante (2006)

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Che delusione questo libro...abituata troppo bene con la Ferrante. Sempre degna di nota la sua scrittura, molto incisiva, ma la storia proprio non mi è piaciuta ( )
  Claudy73 | Jan 30, 2023 |
Mi piace pensare a Leda come al personaggio di un mito.

Come Medea anche Leda è oppressa da una scelta: da un lato i figli e gli affetti, dall'altro lei e la sua realizzazione personale.

Ma i figli cosa rappresentano? Non sono forse un modo di realizzarsi che, nel caso di questi due personaggi, non ha dato i frutti attesi?

Figli? Ma anche un progetto di coppia è un figlio. Anche un lavoro è un figlio, una casa, o un'amicizia sono figli. Obiettivi, relazioni, attività che succhiano energie e pensieri ed emozioni, nelle quali si investe una parte rilevante del proprio tempo e di se stessi ma che, alla fine, possono rivelarsi strade senza sbocco o strade che allontanano da ciò che si ritiene la propria vera identità.

"La propria vera identità"... Un altro mito?
  claudio.marchisio | Aug 6, 2022 |
Mostra 2 di 2
aggiunto da ozzer | modificaThe New Yorker, James Wood (Jan 21, 2013)
 
Freedom versus responsibility: This tension underlies Leda’s behavior and ambivalence toward her daughters, which continues to the present. The young mother Nina is Leda’s sounding-board, but Ferrante fails to integrate Leda’s soul-searching with the problems of the fractious Neapolitan family on the beach.
aggiunto da ScattershotSteph | modificaKirkus Reviews (May 20, 2010)
 
Although much of the drama takes place in her head, Ferrante’s gift for psychological horror renders it immediate and visceral, as when the narrator recalls the “animal opacity” with which she first longed for a child, before she was devoured by pregnancy.
aggiunto da ScattershotSteph | modificaThe New Yorker (Jun 9, 2008)
 
One hallmark of Ferrante's writing here, as in "Days of Abandonment" and other works, is how she skillfully peels back the mask of "normalcy" and conjures the sensations of being in a living nightmare.
 
Ferrante’s prose is stunningly candid, direct and unforgettable. From simple elements, she builds a powerful tale of hope and regret.
aggiunto da ScattershotSteph | modificaPublishers Weekly (Mar 10, 2008)
 

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Ferrante, Elenaautore primariotutte le edizioniconfermato
Goldstein, AnnTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
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Ik had nog geen uur gereden of ik begon me ellendig te voelen.
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Een prachtige, invoelbare roman over het moederschap
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Leda è un'insegnante, divorziata da tempo, tutta dedita alle figlie e al lavoro. Ma le due ragazze partono per raggiungere il padre in Canada. Ci si aspetterebbe un dolore, un periodo di malinconia. Invece la donna, con imbarazzo, si sente come liberata e la vita le diventa più leggera. Decide di prendersi una vacanza al mare in un paesino del sud. Ma, dopo i primi giorni quieti e concentrati, l'incontro con alcuni personaggi di una famiglia poco rassicurante scatena una serie di eventi allarmanti. Pagina dopo pagina la trama di una piacevole riconquista di sé si logora e Leda compie un piccolo gesto opaco, ai suoi stessi occhi privo di senso, che la trascinerà verso il fondo buio della sua esperienza di madre. Annotation Supplied by Informazioni Editoriali

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