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Sto caricando le informazioni... Blankets (originale 2003; edizione 2003)di Craig Thompson (Autore), Craig Thompson (Artist)
Informazioni sull'operaBlankets: un romanzo grafico di Craig Thompson (2003)
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Iscriviti per consentire a LibraryThing di scoprire se ti piacerà questo libro. Attualmente non vi sono conversazioni su questo libro. Per la terza volta in pochi anni mi rimmergo nelle deliziose coperte di Craig Thompson, la storia biografica dell’infanzia e dell’adolescenza dell’autore, divisa tra la paura di Dio impartita dai genitori, il rapporto con il fratello minore Phil e l’infinita tenerezza per il primo amore, Raina. Blankets è un lavoro di grande delicatezza, la stessa suddivisione in capitoli scadenza i tempi di una vita, la vita dell’autore, l’infanzia che diventa adolescenza e l’adolescenza che diventa vita. Craig Thompson è un grande artista ed un albo di esordio del genere va ascritto alla sfera della festa dell’arte per la nascita di un grande lavoro. Le storie dell’autore vanno avanti ed indietro in un flusso temporale indefinito, la visita a casa di Raina ed il rapporto con i due fratelli, Laura e Ben, diversamente abili entrambi, ma con un approccio diverso alle loro diversità. E la fragilità del padre di Raina, un uomo distrutto dalla separazione con la moglie, frammenti di devastante umanità. Ogni volta che si rilegge Blankets si rimane estasiati da questo lavoro, sono pagine di gioia pura, delizia dei ricordi delle gioventù perse. Recensione del 13 febbraio 2019 Sono alla quarta rilettura dei Blankets, le delicatissime coperte che hanno accompagnato l’adolescenza dell’autore; un capolavoro del fumetto, elegantemente proposto in quest’edizione della Lizard. E’ una storia autobiografica che racconta la vita di Thompson; suddiviso in capitoli, ogni capitolo un tuffo in una storia, la storia vera si ricompone alla fine e lascia senza fiato; ed è proprio l’ordinarietà della vita dell’autore che gli conferisce una dimensione fantastica: storie semplici: l’evoluzione del rapporto con il fratello Phil, dalle guerre con la pipì alle distanze siderali che si compongono con l’età; il rapporto con i genitori, religiosi ferventi che cercano, con scarsi risultati, di infondere attraverso il timore il rispetto di Dio; e la grande e delicatissima storia di Raina, la ragazza di cui Craig si innamora perdutamente; e anche qui mille sfumature di umanità, la crisi dei genitori, i due fratelli disabili e diversi nella loro stessa disabilità, l’inconsistenza della sorella e del genero; e delle pareti da dipingere sotto l’occhio vigile di Gesù con indosso una coperta regalata e nel cuore un amore senza fine. Ma non è un romanzo da Liala, anzi; è vita vissuta e vissuta intensamente con le incertezze di un bambino che diventa ragazzo e si affaccia alla vita. Alla prossima rilettura. Recensione del 31 gennaio 2008 Blankets significa coperte. Di giovinezza e di amore. Bello, davvero questo album di fotografie disegnato e raccontato da Thompson. Una storia semplice di un ragazzo, della sua crescita, del suo rapporto con la famiglia e del primo, straordinario, amore raccontato senza banalità. Ne fronzoli. Coperte e la coperta regalata da Raina a Craig è un sunto dell’amore, fatta a mano e composta da frammenti, da lavoro di mosaico e di ricomposizione, pezzi incastrati di un tessuto che racconta l’amore. Tutto da artista, trama spessa, alberi ricchi di fronde nella stazione dell’amore, spogli in quella del ricordo. Mosaici di memoria, pezzi di vita. Bello e da approfondire l’amore. Recensione del 12 dicembre 2010 E va bene, alla fine mi sono addirittura riletto la prefazione di Adriano Sofri e mi è piaciuta. Per leggere Blankets ci vuole poco tempo. Per capirlo ci vuole tanto amore. Ed è un capolavoro, straordinario. Craig bambino ed il rapporto con il fratello. Alla fine del libro cerca Phil, è la vita che li ha allontanati. Alla fine della vita ridatemi Ettore, è la morte che ci ha allontanati. Il libro è un incanto, una delizia, i disegni, il tratto, emozioni su emozioni, pagine di amore e di vita. Per dimostrare a chi ne ha bisogno che il fumetto è un mondo a parte che unisce i sensi e li fonde in armonia. Tutti i temi, l’amore, la famiglia, la religione sono resi ad un livello straordinario, con una fusione incantevole di testo e disegno. E quanto mi manchi, fratello mio! Recensione del 27 luglio 2013 Il sottotitolo dice un romanzo grafico di Craig Thompson. E le coperte disegnate magistralmente dall’autore, in un racconto autobiografico, fanno da sfondo ai ricordi. La storia di Craig Thompson si suddivide sostanzialmente in due fasi, nella prima il rapporto con il fratello più piccolo, e nella seconda il delicatissimo momento del primo amore con Raina; ed il termine più corretto per raccontare questo lavoro è sicuramente delicato, in ogni pagina i sentimenti, che la fanno da padrone nel tessuto narrativo, vengono dipinti con tratti leggeri, lievi. Ma il rischio che tutto diventi stucchevole, una Liala a strisce viene superato dalla capacità dell’autore di andare a fondo e di rendere attraverso la scarnezza dei dialoghi, l’essenzialità del tutto. Nei momenti più forti, più vivi, il testimone viene sempre passato al disegno, muto, grandi vignette che ben rendono l’epilogo delle storie; o i nuovi inizi. Blankets è ambientato negli Stati Uniti, quelli veri, dove la cultura mormone dei pionieri ha lasciato il segno con profondità. La religiosità dei genitori di Craig, il continuo richiamo al bene ed al male, concetti assoluti e del tutto privi di qualsiasi sfumatura, segnano la crescita dell’autore consegnandogli, al contempo, gli strumenti per crescere al di là degli schemi precostituiti. Una storia deliziosa.
Blankets is an attempt to rejuvenate such well-trod themes as social isolation, religious guilt, and first love; the vitality of which has become too frequently obscured by countless hackneyed dramas and endless clichés. Toward the very end of this “illustrated novel,” Craig notes, while walking in snow, how “satisfying it is to leave a mark on a blank surface.” In Blankets, Thompson does just this: through daring leaps of visual storytelling, he makes wonderfully fresh marks upon a surface long worn blank. In telling his story, which includes beautifully rendered memories of the small brutalities that parents inflict upon their children and siblings upon each other, Thompson describes the ecstasy and ache of obsession (with a lover, with God) and is unafraid to suggest the ways that obsession can consume itself and evaporate. ...credit writer-artist Craig Thompson, 27, for infusing his bittersweet tale of childhood psyche bruising, junior Christian angst, and adolescent first love with a lyricism so engaging, the pages fly right by. I would be unlikely to share Blankets with someone who told me they wanted to understand comix. Instead, I would give it to anyone who told me they wanted to read a book that made them feel transcendent, sad, generous, hopeful — but above all, to truly feel something. Part teen romance novel, part coming-of-age novel, part faith-in-crisis novel and all comix, "Blankets" is a great American novel. Premi e riconoscimentiElenchi di rilievo
L ́opera di Thompson parla di cose difficili (l ́amore, la fede, la passione) in modo semplice, autentico, attraverso la storia di un teenager, l ́alter-ego dell ́autore, raccontato in quella particolare fase della vita in cui ogni emozione ©· vissuta come un assoluto. Quell ́et© , come scrive Luca Sofri nell ́introduzione al volume, in cui anche fissare le crepe del soffitto per un tempo infinito, diventa parte della grande avventura del crescere. Non sono state trovate descrizioni di biblioteche |
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Google Books — Sto caricando le informazioni... GeneriSistema Decimale Melvil (DDC)741.5973The arts Graphic arts and decorative arts Drawing & drawings Cartoons, Caricatures, Comics Collections North American United States (General)Classificazione LCVotoMedia:
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È un aspetto che ho trovato molto più marcato in Habibi – l’altra opera di Thompson che ho letto – ma anche Blankets non scherza: Raina, l’interesse amoroso adolescenziale dell’autore, viene spesso raffigurata in pose conturbanti oppure come una sorta di angelo pronta a mostrare una via verso la purezza alternativa a quella predicata in chiesa.
Sono abbastanza convinta che queste raffigurazioni siano proprio il frutto dell’educazione fortemente cristiana e sessuofobica ricevuta da Thompson (e che in parte ci viene raccontata proprio in Blankets), ma nessun ragionamento razionale riesce a scacciare via il senso di disagio causatomi dal vedere il corpo di Raina disegnato in quel modo.
So di essere in netta minoranza, visto quanto è piaciuto e piace questo libro, data anche la sua capacità di raccontare i turbamenti adolescenziali e la classica storia triste di chi cresce in un ambiente fondamentalista, ma Blankets non ha proprio colpito niente in me. Sono però contenta che alla fine Thompson si sia allontanato da quell’ambiente tossico e abbia trovato la sua strada. Anche se disegna i corpi femminili in maniera inquietante. ( )