Il racconto dei quattro millenni di storia della Cina delinea da una parte la continuità di concetti fondamentali sul piano ideologico, politico-istituzionale e sociale, dall’altra la loro evoluzione.
A un universo come quello cinese sono difficilmente applicabili le categorie tipiche della storiografia occidentale e ciò ha prodotto per decenni una percezione di tutto l’Estremo Oriente come di un mondo scarsamente dinamico, quasi immutabile, atemporale. Che le cose non stiano così sta diventando sempre più chiaro, soprattutto ora che la Cina si sta definitivamente imponendo come uno dei colossi economici del pianeta.
Vengono messe qui in evidenza le differenze tra le varie epoche – periodo arcaico, Primo Impero, Medioevo, periodo moderno, declino della Cina imperiale – anche attraverso una descrizione di dinastie, classi dominanti, ceto burocratico e sistema di pensiero dalla quale emerge il ritratto di una società tutt’altro che statica.
Età repubblicana e Repubblica popolare incarnano la Cina del XX secolo, che si chiude con il ritorno di Deng Xiaoping, le riforme politiche, il miracolo economico che caratterizza la nuova Cina del terzo millennio. ( )