Due romanzi brevi ambientati in un magico, romantico e crepuscolare Marte, ormai da tempo decaduto dalla sua grandezza in un lento ma inesorabile oblio.
Le vicende narrate non hanno una grande importanza perché il vero cuore di un po' tutta la narrativa di Leigh Brackett è il suo stile poetico ed evocativo che, come pochi altri, riesce a trasportare il lettore in questi suoi mondi onirici, magici e sognanti, memori di passati grandiosi, imperi, re e regine, grandi civiltà ormai perdute, regni di favola ormai consumati dal tempo e persi nella memoria. ( )