Fai clic su di un'immagine per andare a Google Ricerca Libri.
Sto caricando le informazioni... The Last Lecture (originale 2008; edizione 2008)di Randy Pausch (Autore)
Informazioni sull'operaL'ultima lezione: la vita spiegata da un uomo che muore di Randy Pausch (2008)
Top Five Books of 2020 (777) » 11 altro Favourite Books (1,210) Books Read in 2016 (3,067) Best Self Help Books (60) Wishlist (1) ORCID Book list (9) Hachette Book Group (25) Sto caricando le informazioni...
Iscriviti per consentire a LibraryThing di scoprire se ti piacerà questo libro. Attualmente non vi sono conversazioni su questo libro. L'ultima lezione è il libro che Pausch, un informatico della Carnegie Mellon University di Pittsburgh, ha scritto per raccontare tutte le cose che voleva che i suoi figli avrebbero dovuto sapere dopo la sua morte, dato che aveva ricevuto la notizia che avrebbe avuto pochi mesi di vita a causa di un cancro al pancreas. Egli racconta storie della sua infanzia, molte lezioni che vuole che i suoi figli imparino e che sappiano riguardo alla vita e riguardo a lui stesso. Da Leggere e rileggere Pag 8 l'ingegnere non cerca soluzione perfette bisogna invece ottenere il meglio con le risorese che si Hanno a disposizione se pur limitate. Pag 18 Seduto in sala d'aspetto ho capito di essere davvero un uomo fortunato perchè li ho realizzati. Pag 24 Walt disney stesso, che diceva se lo sogni lo puoi fare. pag 37 Pandora la prima donna della mitologia greca ricevette un vaso che conteneva i mali del mondo. Disobbedì all'ordine di non scoperchiarlo e il male si sparse sulla terra. Mi aveva sempre attratto il finale ottimista della storia: sul fondo del vaso restava la speranza. Pag 41 abbiate sempre qualcosa di offrire questo vi darà maggiori possibilità di successo. Pag 43 dovete comprendere i fondamentali altrimenti anche gli ingranaggi più sofisticati non funzioneranno Pag 44 Quando sbagli e nessuno ti dice niente significa che si sono arresi Pag 46 Quello che davvero desideriamo è che imparino il lavoro di squadra la perseveranza la sportività Pag 53 Kik era l'ultimo esempio di uomo che sapeva di non sapere Pag 76 c'è un vecchio modo di dire americano "zio olandese" che si riferisce a chi va dà un giudizio onesto. sono poche le persone che oggi giorno si preoccupano di farlo. Così oggi quest'espressione è desueta. Pag 81 I muri non servono per fermare chi desidera davvero qualcosa. Esistono per fermare gli altri Pag 89 una variabile? cos'è il vostro gergo informatico per problema Pag 94 le nostre auto ammaccate sono diventate una dichiarazione del nostro matrimonio. Non deve essere tutto perfetto. Pag 114-115-116 Consigli Pag 119 ruolo degli insegnanti essere esigenti e onesti Pag 120 il ruolo dell'autovalutazione e autostima non è narcisismo ma corretta percezione. Pag 131 Alle sedute di presentazione sapevo sempre quali progetti avrebbero riscosso maggior successo. Lo capivo dal linguaggio non verbale. Se gli studenti di una squadra apparivano particolarmente uniti Pag 134-135-136 La finta di gambe credere di far imparare una cosa e invece se ne impara un'altra. Pag 146 Certe volte con il passare del tempo e le scadenze che la vita impone arrendersi è la cosa giusta da fare. Pag 156-157 consigli su come lavorare in gruppo Pag 165 L'esperienza è quello che si ha quando non abbiamo ottenuto ciò che si voleva. E l'esperienza spesso è la cosa più preziosa che possiamo offrire. Pag 174 ritengo che la migliore scorciatoia sia la strada più lunga. Lavorare sodo Pag 181 Come ci si scusa. PAg 189 come un gesto può fare molto di più di quanto si può misurare. I dirigenti erano imbarazzati. Questo perchè da nessuna parte nei loro calcoli di fatturato e utili potrebbero misurare come una saliera da dieci dollari possa renderne centomila. Pag 194 Se trovate il giusto equilibrio fra due culture diverse, a volte potete ottenere il meglio da entrambe. Pag 201 Quando lavoriamo per gli altri diventiamo persone migliori. PAg 214 l'incontro con il prete l'assicurazione sulla vita e l'assicurazione sui sentimenti Pag 220 E' analitico. Ha già capito che le domande sono più importanti delle risposte. Ma domande articolate. Le piccole cose importanti... Se oggi vi dicessero che domani non ci sarà futuro e che fra qualche giorno o qualche mese la vostra vita sarà finita, che cosa fareste? È quello che è successo a Randy Pausch a Settembre del 2006 scopre di avere un cancro al pancreas, viene operato e sottoposto a chemioterapia che, successivamente, scopre non essere stata risolutiva. Poco prima di questa ultima lezione, gli confermano al massimo sei mesi di vita. Ha più di 45 anni, è insegnante universitario una moglie e tre adorabili bambini. Cosa fare? In normalmente ci si immagina che la gente, che versa in questo stato di cose, impazzisca dal dolore o si deprima paurosamente. In effetti non avviene quasi mai così. Perché la certezza dell'ultimo appuntamento, ha effetti del tutto inaspettati e , di solito, chi lo vive si preoccupa fino all'ultimo di chi lascia. È come se il fatto di avere una scadenza ci permettesse di focalizzare le cose più importanti da fare. Quello che Pausch decide di fare è comunque la sua ultima lezione universitaria, di congedo dagli studenti e dal corpo docente e, nonostante sia uno dei professori più severi, un pò per la notizia della malattia e un pò perché ha saputo entrare nei cuori delle persone con le quali ha avuto contatti per lavoro e studio, questa lezione sarà seguitissima, sia dal vivo che sul web. In più nel libro, che ne descrive lo svolgimento, aggiunge anche altre storie. L'intento finale? "Un gioco di gambe". Conosciuta più come "finta di gambe", nel gergo sportivo e per Pausch nel campo educativo significa insegnare qualcosa per imparare altro. Così la lezione da "congedo" si trasforma in "storie di vita vissuta", in "massime per vivere meglio la propria vita" e in una "eredità" per i propri figli che da grandi avranno la possibilità di rivederla. La bellezza di questo libro è che lo stile di vita di questo insegnante, sebbene abbia vissuto lontano da noi mille miglia e abbia fatto una carriera diversa dalla nostra, è basato su massime che sono decisamente universali. Non bisogna essere scienziati per sperimentarle, ma solo riscoprire la saggezza di una volta, quando non esistevano il telefono azzurro, i genitori che avevano dei forti sensi di colpa verso i figli, la tv, i giochi elettronici, e che tempo faceva lo scoprivi solo aprendo le finestre alla mattina, perchè sapevi bene che le previsioni della sera viste in tv in bianco e nero e sentite in radio non ci prendevano mai! È la "saggezza di una volta", fatta dei genitori che non ti piazzavano davanti alla tv e che preferivano che tu facessi uno sport per imparare non tanto a diventare "Del Piero" ma piuttosto che apprendessi il gioco di squadra. L'epoca dove lo scappellotto, era quello che ti arrivava quando proprio non riuscivi ad imparare la lezione e che temevi quando facevi enormi errori. E la punizione più grande non era un scappellotto più forte, ma quando la punizione non arrivava proprio e i tuoi ti facevano vivere per un pò con quel grosso senso di colpa. Non c'era la mamma che pensava che il proprio figlio fosse comunque un genio, non si facevano allora le file dai professori per decretarli ignoranti, ma c'era la consapevolezza che forse non ti eri impegnato abbastanza e che dovevi dare di più. Eppure, nonostante molti sgraneranno gli occhi a questi ricordi, noi siamo cresciuti così e non è che siamo venuti poi tanto male! Pausch ne è talmente convinto da aver traslato tutti gli insegnamenti ricevuti, nella pratica della formazione universitaria, conscio del fatto che il professore più tosto è quello che ti ricordi di più nella vita e certo del fatto che la scalata alla sua approvazione vale di più di un buon voto in una materia facile da affrontare. La formazione dei nuovi uomini e donne, non in funzione del becero passaggio di informazioni, ha il suo valore e garantisce a questi, una volta arrivati nel mondo del lavoro di affrontare la vita di petto, di riconoscere il valore della sconfitta come quello della vittoria e di trarre comunque insegnamento dagli errori. Mai imporre i propri desideri sui propri figli, ma aiutarli a focalizzare le loro ambizioni, e dirgli che se lavoreranno intensamente per costruirsi il loro sogno, alla fine l'avranno vinta o comunque si avvicineranno al loro obiettivo e non avranno le remore di non averci provato. Molti delle massime e delle deduzioni qui inserite, sono altrettanto valide per gli adulti. Perché come dice anche Pausch non c'è un momento stabilito per ricominciare, si può sempre riprendere in mano la propria vita, ma bisogna focalizzare bene quel che si vuol fare e come si intende arrivare all'obiettivo pena l'insuccesso del proprio progetto. Quindi progetto, team, leadership, cuore, gioco di gambe, sogni,serietà, ironia,autovalutazione e ringraziamenti, sono le parole che ricorrono di più in questo libro e che fanno da elenco delle qualità che bisogna coltivare non solo per ottenere i risultati sperati, ma anche per vivere meglio i giorni, pochi o tanti che si hanno davanti, consci che se anche non conosciamo l'ultima scadenza potremo assaporare appieno ogni giorno della nostra vita. In fondo sono queste piccole cose che sono veramente importanti... È un libro da avere e tenere sul comodino e da rileggere quando ci sembra che tutto vada male, perché ci ricordi la maniera giusta per mettere in prospettiva le cose. L'ultima lezione è solo "ultima" in parole, perchè come voleva il suo enunciatore, le parole gli sopravviveranno non solo nei figli ma anche in tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo o l'intelligenza di leggerlo. Un libro veramente imperdibile. Randy Pausch ha una moglie, tre figli e dieci metastasi al fegato. Prima di morire lascia il suo messaggio nella bottiglia. Racconta se steso, le sue bataglie, le vittorie e le sconfitte. La lettura può sembrare banale e scontata. Non lo è. Randy è morto sul serio e le sue affermazioni assumono una luce diversa da quella del più grande dei romanzi che si possano leggere. La realtà resta unica ed irripetibile per ognuno di noi. nessuna recensione | aggiungi una recensione
È riassunto inHa come supplementoPremi e riconoscimentiMenzioniElenchi di rilievo
The author, a computer science professor diagnosed with terminal cancer, explores his life, the lessons that he has learned, how he has worked to achieve his childhood dreams, and the effect of his diagnosis on him and his family. Non sono state trovate descrizioni di biblioteche
|
Discussioni correntiNessunoCopertine popolari
Google Books — Sto caricando le informazioni... GeneriSistema Decimale Melvil (DDC)004.092Information Computing and Information Computer science Computer science -- subdivisions History, geographic treatment, biography BiographyClassificazione LCVotoMedia:
Sei tu?Diventa un autore di LibraryThing. |
--------
"L'ultima lezione: La vita spiegata da un uomo che muore" di Randy Pausch è un libro straordinario che lascia un'impronta indelebile nel cuore e nella mente del lettore. Scritto con grande sincerità e coraggio, questo memoir è il risultato di una conferenza tenuta da Pausch poco prima della sua morte imminente a causa di un cancro al pancreas. Il libro cattura appieno la sua straordinaria saggezza e la sua prospettiva unica sulla vita.
Fin dalle prime pagine, si percepisce la profonda umanità di Randy Pausch e la sua capacità di affrontare la morte imminente con una straordinaria serenità. Attraverso le sue parole, Pausch ci invita a riflettere sul valore della vita e sull'importanza di apprezzare ogni singolo istante. Le sue esperienze personali e le lezioni apprese lungo il suo percorso diventano una fonte di ispirazione per tutti coloro che leggono il libro.
Ciò che rende "L'ultima lezione" così speciale è la sua autenticità. Pausch non si limita a condividere le sue sfide e le sue conquiste, ma si apre completamente con il lettore, rivelando i suoi pensieri più profondi e le sue emozioni più intime. Questa franchezza crea un legame empatico tra l'autore e il lettore, trasformando la lettura in un'esperienza emotivamente coinvolgente.
Il libro affronta temi universali come la famiglia, gli obiettivi personali, la realizzazione dei sogni e la ricerca della felicità. Pausch sottolinea l'importanza di perseguire i nostri desideri più profondi e di superare gli ostacoli lungo il cammino. Le sue parole sono intrise di saggezza e incoraggiano il lettore a vivere la propria vita al massimo, senza rimpianti.
"L'ultima lezione" è un libro che va oltre la malattia e la morte. È un tributo alla gioia di vivere e all'importanza di lasciare un'impronta positiva nel mondo. Randy Pausch ci insegna che, nonostante le difficoltà, possiamo trovare un significato nella vita e lasciare un'eredità duratura.
Consiglio vivamente "L'ultima lezione" a chiunque sia alla ricerca di ispirazione e di una prospettiva nuova sulla vita. È un libro che spinge il lettore a riflettere sulle proprie priorità e a vivere in modo autentico e appassionato. Lasciatevi catturare dalla straordinaria lezione di vita di Randy Pausch e sarete ricompensati con una visione più profonda e gratificante del mondo che vi circonda.
Ciò che mi ha colpito di più in "L'ultima lezione" è stata la straordinaria forza interiore di Randy Pausch e la sua capacità di affrontare la morte imminente con una serenità e una determinazione esemplari. Nonostante le circostanze avverse, Pausch ha scelto di concentrarsi sulle cose positive della vita, di apprezzare ogni momento e di trasmettere un messaggio di speranza e di gratitudine.
La sua autenticità e la sua franchezza nel condividere le sue emozioni più intime e le difficoltà che ha dovuto affrontare mi hanno profondamente commosso. Pausch non nasconde le sue paure o le sue debolezze, ma le affronta con coraggio e determinazione, trasmettendo al lettore un senso di gratitudine per le piccole cose che spesso diamo per scontate.
Inoltre, mi ha colpito la sua capacità di trasformare la sua esperienza personale in una lezione universale sulla vita. Pausch non si limita a parlare di sé stesso, ma tocca temi fondamentali come la famiglia, la realizzazione dei sogni e l'importanza di perseguire ciò che ci appassiona. Le sue parole sono intrise di una saggezza che va al di là della sua situazione personale, offrendo insegnamenti preziosi per tutti coloro che cercano un senso più profondo nella loro esistenza.
Infine, la sua dedizione a lasciare un'impronta positiva nel mondo mi ha ispirato profondamente. Nonostante la sua malattia e la consapevolezza della sua imminente morte, Pausch ha scelto di concentrarsi su come può influenzare positivamente la vita degli altri. Questo messaggio di altruismo e di generosità è estremamente potente e ha il potenziale di trasformare la prospettiva di chiunque legga il libro.
In definitiva, "L'ultima lezione" mi ha colpito per la sua autenticità, la sua saggezza e la sua capacità di ispirare. È un libro che rimarrà con me a lungo e che mi ha spinto a riflettere sul valore della vita e sull'importanza di vivere appieno ogni giorno che ci viene dato. ( )