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Tarzan of the Apes is Edgar Rice Burroughs' first novel in the series starring the man raised by apes. John Clayton is born in the coastal jungles of equatorial Africa to a marooned couple from England, John and Alice Clayton, the Lord and Lady of Greystoke. But after his parents die, the infant Clayton is adopted by she-ape Kala. Raised without awareness of his human heritage, he is named Tarzan, meaning "White Skin" in the language of the apes. Tarzan proved to be so popular that Burroughs continued to write his tales into the 1940s, clocking up two dozen sequels.
Il ragazzo cresciuto nella foresta ed allevato dai gorilli non poteva che trovare fortuna nel fumetto, come nel cinema, di animazione e non. E giustamente in questa collana trova spazio un numero dedicato a Tarzan, grande successo editoriale che inizia a metà degli anni sessanta. Seguendo un ordine logico, oltre che cronologico, i curatori di questo numero scelgono storie di Hal Foster, di Russell George Manning e di Loe Kubert, tre dei principali autori che nel corso degli anni si sono occupati di Tarzan nella versione a fumetti. Tre storie, l’infanzia di Tarzan, la terra dei giganti e Avventure a Pal-ul-don, l’ultima lunghissima. Cè da dire che il Tarzan classico, la storia del ragazzo, rimangono quelle più avvincenti, è un fenomeno tipico dei fumetti che nascono dai libri; le divagazioni trasformano il carattere, facendo spesso perdere il riferimento al carattere originale del personaggio. Comunque, Tarzan è Tarzan.
Recensione del 2 dicembre 2009 La storia di Tarzan rimane affascinante. Sono belli i film, è bello il cartone, è bello il fumetto. Peccato mortale il mio, non ho mail letto il libro di Burroughs. Sono un italiota, anche mi. Mica per caso. Il fumetto, parliamo di lui. Gli albi comprati in edicola, a cicli, non mi hanno mai convinto. Ma ora, finalmente, ne ho compreso la ragione. La storia di base è straordinaria anche nella proposta a fumetti di Foster, Hogart e Manning. Il bambino abbandonato nella giungla e cresciuto da una femmina di gorilla, l’amore con la figlia di un esploratore, gli ingredienti sono straordinari ed anche con il fumetto si sogna e si sogna alto. Nella seconda parte c’è il Tarzan tipico degli albetti, storie scollegate dal libro ed allora è necessario conoscere, sapere di cosa si parla, entrare nel merito delle storie della giungla. Rimane appassionante, ma occorre, come detto, un approccio del tutto diverso. Comunque, molto bello. ( )
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I had this story from one who had no business to tell it to me, or to any other.
Citazioni
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Tarzan's grief and anger were unbounded. He roared out his hideous challenge time and again. He beat upon his great chest with his clenched fists, and then he fell upon the body of Kala and sobbed out the pitiful sorrowing of his lonely heart. To lose the only creature in all one's world who ever had manifested love and affection for one, is a great bereavement indeed. What though Kala was a fierce and hideous ape! To Tarzan she had been kind, she had been beautiful.
Ultime parole
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"I was born there," said Tarzan, quietly. "My mother was an Ape, and of course she couldn't tell me much about it. I never knew who my father was."
Tarzan of the Apes is Edgar Rice Burroughs' first novel in the series starring the man raised by apes. John Clayton is born in the coastal jungles of equatorial Africa to a marooned couple from England, John and Alice Clayton, the Lord and Lady of Greystoke. But after his parents die, the infant Clayton is adopted by she-ape Kala. Raised without awareness of his human heritage, he is named Tarzan, meaning "White Skin" in the language of the apes. Tarzan proved to be so popular that Burroughs continued to write his tales into the 1940s, clocking up two dozen sequels.
Recensione del 2 dicembre 2009
La storia di Tarzan rimane affascinante. Sono belli i film, è bello il cartone, è bello il fumetto. Peccato mortale il mio, non ho mail letto il libro di Burroughs. Sono un italiota, anche mi. Mica per caso. Il fumetto, parliamo di lui. Gli albi comprati in edicola, a cicli, non mi hanno mai convinto. Ma ora, finalmente, ne ho compreso la ragione. La storia di base è straordinaria anche nella proposta a fumetti di Foster, Hogart e Manning. Il bambino abbandonato nella giungla e cresciuto da una femmina di gorilla, l’amore con la figlia di un esploratore, gli ingredienti sono straordinari ed anche con il fumetto si sogna e si sogna alto. Nella seconda parte c’è il Tarzan tipico degli albetti, storie scollegate dal libro ed allora è necessario conoscere, sapere di cosa si parla, entrare nel merito delle storie della giungla. Rimane appassionante, ma occorre, come detto, un approccio del tutto diverso. Comunque, molto bello. ( )