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Il Corsaro Nero (1898)

di Emilio Salgari

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Serie: I Corsari delle Antille (1)

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4901749,715 (3.9)7
Il protagonista della vicenda è il Corsaro Nero, pseudonimo di Emilio Roccabruna, signore di Ventimiglia. La trama è ambientata alla fine del Seicento, quando Inghilterra e Francia stanno cercando di contrastare gli spagnoli. Il signore di Ventimiglia e i suoi due fratelli sono costretti dalle circostanze a diventare corsari e si scontrano con il perfido Van Guld che, catturati il Corsaro Verde e il Corsaro Rosso, li fa impiccare. L'unico superstite, il Corsaro Nero, giura sui loro cadaveri eterna vendetta contro Van Gould e tutta la sua famiglia. Ma il destino, sotto forma della bellissima figlia di Van Guld, Honorata, ci mette lo zampino: il Corsaro Nero, catturata per caso la fanciulla, senza sapere chi sia, se ne innamora, ricambiato. Al termine del romanzo, che come di consueto per Salgari lascia la vicenda aperta, ecco cosa accade. Il Corsaro Nero ha appena scoperto che la donna che ama è la figlia del suo acerrimo nemico, e deve compiere una scelta terribile: il suo giuramento gli impone di ucciderla. Egli tuttavia non ha il coraggio di farlo materialmente e abbandona la giovane in mezzo al mare su una scialuppa.… (altro)
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Erano anni che rincorrevo un romanzo come questo, semplice, bucanieri e pirati, anzi il Corsaro Nero di Emilio Salgari, il classico dei classici per questo genere di racconti. La confusione nella quale vivo, l’incapacità di ritrovare un equilibrio non favoriscono la lettura, vado lento, lentissimo per un libro del genere. La trama è semplice semplice, il Corsaro Nero ha giurato di vendicare i tre fratelli uccisi da Wan Guld, il governatore di Maracaibo. Anzi, per essere precisi prima decide di rapire la salma del Corsaro Rosso appesa nella piazza principale per restituire il corpo del fratello al mare e poi di dedicarsi alla vendetta. L’intermezzo è l’incontro con una bellissima nobile spagnola rapita durante un arrembaggio ad una nave spagnola. Il resto è avventura allo stato puro. Chiaramente è un libro semplice, un vero e proprio romanzo d’appendice, lo stesso stile è marcatamente scolastico. Ma è incredibile la capacità di Salgari di raccontare storie di un mondo che non ha mai visto, la capacità di sopperire con la forza della documentazione è sorprendente. Comunque è un libro che vale la pena di leggere. ( )
  grandeghi | Feb 28, 2021 |
Alle volte mi domando se i libri di Salgari siano ancora letti dalle nuove generazioni di ragazzini, io ricordo che alle medie li adoravo e divoravo; oggi posso dire che se la storia e l’intreccio sono avvincenti , almeno allora mi parevano tali, certamente lo stile del Nostro autore risente del suo periodo e rispetto a quanto siamo aiutati ora è molto descrittivo e dettagliato. Questo aspetto della sua scrittura ha certamente dei contro, ma forse più per le nuove abitudini di lettura, ma anche dei pro, come quelli di permetterti maggiormente di entrare negli scenari, di riuscire a vedere davvero quanto descrive , di poter guardare negli occhi i personaggi. ( )
  argax | Jan 24, 2010 |
Un bellissimo libro di avventure che ti porta in paesi esotici così belli che non diresti che l'autore non li ha mai visti! Eppure è così, li ha inventati così bene che adesso ci sono, e su quella nave dei pirati vorresti esserci anche tu per poter sussurrare alla fina del libro "Guarda laggiù, il Corsaro Nero, piange."
  cla83 | Jan 4, 2008 |
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Nome dell'autoreRuoloTipo di autoreOpera?Stato
Emilio Salgariautore primariotutte le edizionicalcolato
Aja, José LuisTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Faeti, AntonioPostfazioneautore secondarioalcune edizioniconfermato
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Titolo canonico
Titolo originale
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Data della prima edizione
Personaggi
Luoghi significativi
Eventi significativi
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Epigrafe
Dedica
Incipit
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Una veu robusta, amb una mena de vibració metàl·lica, s'alçà de la mar i retrunyí en les tenebres, llançant aquestes amenaçadores paraules:

-Ei, els del bot! Quiets o us envio a fons!...
Citazioni
Ultime parole
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Nota di disambiguazione
Redattore editoriale
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Il protagonista della vicenda è il Corsaro Nero, pseudonimo di Emilio Roccabruna, signore di Ventimiglia. La trama è ambientata alla fine del Seicento, quando Inghilterra e Francia stanno cercando di contrastare gli spagnoli. Il signore di Ventimiglia e i suoi due fratelli sono costretti dalle circostanze a diventare corsari e si scontrano con il perfido Van Guld che, catturati il Corsaro Verde e il Corsaro Rosso, li fa impiccare. L'unico superstite, il Corsaro Nero, giura sui loro cadaveri eterna vendetta contro Van Gould e tutta la sua famiglia. Ma il destino, sotto forma della bellissima figlia di Van Guld, Honorata, ci mette lo zampino: il Corsaro Nero, catturata per caso la fanciulla, senza sapere chi sia, se ne innamora, ricambiato. Al termine del romanzo, che come di consueto per Salgari lascia la vicenda aperta, ecco cosa accade. Il Corsaro Nero ha appena scoperto che la donna che ama è la figlia del suo acerrimo nemico, e deve compiere una scelta terribile: il suo giuramento gli impone di ucciderla. Egli tuttavia non ha il coraggio di farlo materialmente e abbandona la giovane in mezzo al mare su una scialuppa.

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