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Una peccatrice (1866)

di Giovanni Verga

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65Nessuno405,177 (3.5)Nessuno
Una peccatrice è un romanzo di Giovanni Verga pubblicato nel 1865. Pietro Brusio, un giovane di Catania, studente di legge e con passioni letterarie, si innamora perdutamente di una donna incontrata casualmente durante una passeggiata ai giardini pubblici della città. La donna si chiama Narcisa Valderi ed è la moglie del conte di Prato. Lei, però, non sembra accettare la corte assidua del giovane che, desideroso di riscattarsi, compone in breve tempo un dramma, il Gilberto, che lo rende subito celebre. Grazie alla notorietà ottenuta riesce a conquistare la donna, ora innamorata persa di lui. Ma dopo un periodo assai breve di grande felicità ed esaltazione Narcisa, resasi conto che il giovane inizia a stancarsi del suo ossessivo e sfrenato amore, decide di suicidarsi: si avvelena e muore in una villa di Acicastello dopo aver ascoltato un valzer (Il Bacio di Luigi Arditi) stretta al corpo di Pietro. Quest'ultimo, scioccato dal gesto estremo della donna, trascorrerà mediocremente il resto dei suoi giorni al suo paese natale scrivendo qualche verso per gli onomastici dei suoi parenti: « Le splendide promesse del suo ingegno, che l'amore di un giorno aveva elevato sino al genio della sua anima fervente, erano cadute con quest'amore istesso. Pietro Brusio è meno di una mediocrità, che strascina la vita nel suo paese natale rimando qualche sterile verso per gli onomastici dei suoi parenti, e dissipando il più allegramente possibile lo scarso suo patrimonio. Misteri del cuore!. »… (altro)
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Personaggi
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Una peccatrice è un romanzo di Giovanni Verga pubblicato nel 1865. Pietro Brusio, un giovane di Catania, studente di legge e con passioni letterarie, si innamora perdutamente di una donna incontrata casualmente durante una passeggiata ai giardini pubblici della città. La donna si chiama Narcisa Valderi ed è la moglie del conte di Prato. Lei, però, non sembra accettare la corte assidua del giovane che, desideroso di riscattarsi, compone in breve tempo un dramma, il Gilberto, che lo rende subito celebre. Grazie alla notorietà ottenuta riesce a conquistare la donna, ora innamorata persa di lui. Ma dopo un periodo assai breve di grande felicità ed esaltazione Narcisa, resasi conto che il giovane inizia a stancarsi del suo ossessivo e sfrenato amore, decide di suicidarsi: si avvelena e muore in una villa di Acicastello dopo aver ascoltato un valzer (Il Bacio di Luigi Arditi) stretta al corpo di Pietro. Quest'ultimo, scioccato dal gesto estremo della donna, trascorrerà mediocremente il resto dei suoi giorni al suo paese natale scrivendo qualche verso per gli onomastici dei suoi parenti: « Le splendide promesse del suo ingegno, che l'amore di un giorno aveva elevato sino al genio della sua anima fervente, erano cadute con quest'amore istesso. Pietro Brusio è meno di una mediocrità, che strascina la vita nel suo paese natale rimando qualche sterile verso per gli onomastici dei suoi parenti, e dissipando il più allegramente possibile lo scarso suo patrimonio. Misteri del cuore!. »

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