Pagina principaleGruppiConversazioniAltroStatistiche
Cerca nel Sito
Questo sito utilizza i cookies per fornire i nostri servizi, per migliorare le prestazioni, per analisi, e (per gli utenti che accedono senza fare login) per la pubblicità. Usando LibraryThing confermi di aver letto e capito le nostre condizioni di servizio e la politica sulla privacy. Il tuo uso del sito e dei servizi è soggetto a tali politiche e condizioni.

Risultati da Google Ricerca Libri

Fai clic su di un'immagine per andare a Google Ricerca Libri.

Sto caricando le informazioni...

Mare di papaveri (2008)

di Amitav Ghosh, Amitav Ghosh

Altri autori: Vedi la sezione altri autori.

Serie: Trilogia Ibis (1)

UtentiRecensioniPopolaritàMedia votiConversazioni / Citazioni
3,1051514,360 (3.96)2 / 748
Cuore di questa saga epica, l'Ibis, un veliero che, negli anni Quaranta del XIX secolo, solca le acque tumultuose dell'Oceano Indiano per combattere la guerra dell'oppio, il conflitto che, con il trattato di Nanchino, sanc©Ơ la definitiva espansione dell'impero britannico nei mercati d'oltremare e che fu scatenato dalla Compagnia delle Indie orientali per rovesciare lo squilibrio della bilancia dei pagamenti tra Gran Bretagna e Cina, favorevole decisamente in quegli anni a quest'ultima. Nel suo avventuroso viaggio, l'Ibis reca a bordo un'umanit© davvero straordinaria: marinai, clandestini, braccianti, galeotti, un raja in rovina, una vedova sfuggita alle dure costrizioni del suo clan, uno schiavo americano liberato, un orfano europeo dallo spirito libero. A mano a mano che i legami con le origini si affievoliscono, e i contorni delle vite precedenti sbiadiscono, i passeggeri e i membri dell'equipaggio cominciano a considerare se stessi fratelli di navigazione.… (altro)
  1. 80
    I mille autunni di Jacob de Zoet di David Mitchell (booklove2)
    booklove2: Very similar in writing style and general events.
  2. 60
    La porta delle lacrime di Abraham Verghese (BookshelfMonstrosity)
  3. 30
    Il paese delle maree di Amitav Ghosh (Booksloth)
  4. 20
    The Luminaries di Eleanor Catton (suniru)
  5. 10
    Il palazzo degli specchi di Amitav Ghosh (gennyt)
  6. 10
    Il fiume dell'oppio di Amitav Ghosh (sturlington)
    sturlington: The sequel to Sea of Poppies.
  7. 00
    Padiglioni lontani di M. M. Kaye (mcenroeucsb)
  8. 00
    Raj di Gita Mehta (mcenroeucsb)
  9. 00
    Ten Cities That Made an Empire di Tristram Hunt (wandering_star)
  10. 00
    Pelle di corteccia di Annie Proulx (JoEnglish)
  11. 00
    Golden Hill di Francis Spufford (wandering_star)
  12. 00
    La nave dei folli di Katherine Anne Porter (Limelite)
    Limelite: A panorama of representative characters sail on ocean voyages in allegorical novels set on the eve of great historical events.
  13. 00
    Sacred Hunger di Barry Unsworth (jigarpatel)
    jigarpatel: Appreciated by the Booker prize, Sacred Hunger (1992 winner) and Sea of Poppies (2008 finalist) are powerful and well-researched indictments of British imperial trade interests. They explore slave and opium trade routes respectively, combining adventure with multi-threaded plots and sensitive characterisation.… (altro)
Sto caricando le informazioni...

Iscriviti per consentire a LibraryThing di scoprire se ti piacerà questo libro.

» Vedi le 748 citazioni

Inglese (137)  Italiano (5)  Francese (2)  Catalano (2)  Norvegese (2)  Spagnolo (2)  Vietnamita (1)  Tutte le lingue (151)
Mostra 5 di 5
E' un libro imponente, di quelli che inizialmente ti spiazzano, ma pian piano ti avvincono tanto da farti sentire parte della storia.
Nell' India coloniale le vite dei personaggi più disparati si intrecciano e convergono sulla Ibis, una nave adibita al trasporto dei lavoratori migranti (i famigerati coolie) che sarà il cuore e l'anima della vicenda. La trama non è particolarmente intricata o dinamica: di cose ne succedono ma è un romanzo lento, che si prende i suoi tempi in modo da costruire un mondo vivido che prenda forma davanti ai nostri occhi. I protagonisti poi sono tratteggiati con una cura quasi maniacale, di ognuno impariamo a conoscere non solo i pensieri più intimi ma anche il percorso di vita che li ha portati ad essere quello che sono. Non manca infine l'approfondimento storico e sociale, viene alla luce tutta la tracotanza e l'ipocrisia dell'epoca coloniale: i personaggi non sono che pedine sulla schacchiera del capitalismo, sacrificati in nome del profitto (insieme a milioni di altri indigeni senza nome) dai cosiddetti "civilizzatori".
Insomma è un libro complesso, che non sceglie mai la strada più facile e quindi non gioca sui colpi di scena e non diventa retorico o sentimentale nemmeno quando gli eventi prendono una piega drammatica. Stilisticamente poi non viene mai incontro al lettore, sin dalla prima pagina siamo bersagliati da un lessico particolarissimo, un miscuglio di gergo marinaresco, inglese maccheronico e dialetti indiani. Il disorientamento iniziale però viene ripagato andando avanti nella lettura, perchè questo "rumore di fondo", come lo definisce l'autore, diventa parte integrante della narrazione e contribuisce in maniera notevole all'immersività.
Non avendo mai sentito parlare né dell'autore né dell'opera (mea culpa) non avevo aspettative di sorta, temevo solo che fosse un po' troppo "esotico" per i miei gusti; invece mi sono trovata davanti ad un'opera monumentale, che con le sue atmosfere suggestive mi ha coinvolto molto più di quanto credessi possibile. Peccato per una prima parte eccessivamente statica, ma una volta entrati nel vivo ho letteralmente divorato le pagine ed ora fremo per leggere il secondo volume. ( )
  Lilirose_ | May 1, 2020 |
Libro scelto sulla base delle recensioni, lo accolgo con un calore quasi festante, un viaggio nell’India, mi ci vuole proprio un bel libro di avventure. E poi le critiche gridano al capolavoro, che bello. Eppure l’inizio della trilogia di Ghosh sostanzialmente mi delude, l’intreccio di storie che raccontano le avventure di una goletta destinata a portare schiavi e detenuti, la Ibis, non si dipana mai. Le storie dei singoli protagonisti del libro si incrociano ma nella lettura ho trovato una notevole confusione, quasi sempre perdevo il filo conduttore della storia, non sono riuscito a gustarlo, probabilmente i miei limiti di lettura, ma qualcosa non funziona. Quando lessi Wilbur Smith per la prima volta mi portavo appresso i pregiudizi nei confronti degli autori che ritengo di massa, ma poi mi godetti il libro. Ken Follett mi ha insegnato che va letto tutto, che giustizialista è chi non legge e giudica, e che escludere degli autori è un errore madornale. Ma questa volta le mie attese sono state tradite, un libro leggibile, a tratti gradevole, ma nulla di più. Eppure gli ingredienti giusti ci stavano tutti, l’India ed il suo fascino, la guerra dell’oppio sullo sfondo, vicende umane, miseria e nobiltà. Ma la cottura ha lasciato a desiderare. ( )
  grandeghi | Feb 13, 2014 |
http://lettureedintorni.blogspot.it/2012/10/mare-di-papaveri-amitav-ghosh.html

"Credo che un romanzo dovrebbe avere una certa dose di rumore di fondo, che può non essere immediatamente comprensibile ma serve ad altri scopi". Così scrive Amitav Ghosh in una lettera ai suoi traduttori e ha perfettamente ragione.
Inziando a leggere questo romanzo, che avevo in serbo dalla mia visita al Salone del libro di Torino dello scorso maggio, mi sono trovata di fronte a moltissimi termini o piccole frasi declinate nelle varie lingue parlate in India, oltre che a numerosissimi termini tecnici relativi alla navigazione, alle imbarcazioni mercantili o ancora alla coltivazione e lavorazione dell'oppio. Non è stato facilissimo destreggiarsi tra parrocchetti, casseri, lascari, malum, sepoy, coolie, abkari e chandu, ma proseguendo nella lettura tutte queste parole e le immagini che portano con sé sono entrate nel mio immaginario e sono riuscite a creare la giusta atmosfera, a visualizzare la storia. Che poi è una storia meravigliosa, come tutte quelle che ci racconta Ghosh.
Si incontrano personaggi memorabili che risaltano per la loro grandiosità o la lora abiezione, per l'estrema bontà e saggezza o, al contrario, per la malignità, o ancora per la loro semplice normalità.
Il personaggio che apre il romanzo è Deeti una donna andata in sposa, inconsapevolmente, ad un oppiomane. E questa dipendenza del marito segnerà per sempre la vita di Deeti, rassegnata a una vita trascorsa tra i campi di papaveri e la fabbrica dell'oppio in cui il marito è impiegato e da cui dipende la sussistenza dell'intero villaggio. Nata e cresciuta nell'entroterra "a più di seicento chilometri dalla costa", per una serie di avventure, o meglio, di sciagure, si troverà a viaggiare sulla Ibis nel Nero Oceano alla volte delle isole Mauritius, in cui una folta schiera di migranti cerca la sua ultima possibilità di sopravvivenza, il capitano e gli ufficiali una possibilità di arricchirsi, i galeotti un esilio forzato e i lascari che compongono l'equipaggio semplicemente un mezzo di sussistenza unito al brivido dell'avventura.
Abbandonata la terraferma, si entra in una nuova dimensione, in cui le leggi e le tradizioni secolari abdicano, per volere o per forza, in favore delle leggi del mare. ( )
  librivendola | Oct 24, 2012 |
Anche noi in viaggio sulla Ibis

Non so da dove cominciare.
Questo romanzo è maestoso, esagerato, complesso, a volte decisamente ostico data la difficoltà di comprensione dei tantissimi termini inerenti tutti i tipi di barche dell’epoca e del luogo, che necessiterebbero per la loro comprensione di un dizionario specifico.
Poi i traduttori (lode a loro perché devono avere fatto un lavoro immane) hanno lasciato tantissimi termini che designano persone e funzioni in lingua originale, lasciando all’immaginazione del lettore la loro comprensione.
Bisogna decidere di abbandonare la pretesa di comprendere tutti i termini in questione, e lasciarsi andare al racconto, e laddove non si comprende apprezzare la musicalità del suono straniero, oppure far lavorare la fantasia per ottenere un’immagine, personalissima evidentemente, di quanto viene descritto.
Fatto ciò il romanzo ti prende con sé e tu sei sulla nave con i coolies (lavoratori non qualificati reclutati, spesso con la forza o con contratti capestro, in India e sulle coste della Cina nel XIX e agli inizi del XX secolo, e trasportati nelle piantagioni di Ceylon, nelle grandi isole dell'Oceania e dell'oceano Indiano, in America latina, in California o a Panama per lo scavo del canale. Tenuti in condizioni miserevoli, specie durante il trasporto via mare, e sottoposti a un regime di lavoro forzato senza alcuna protezione sindacale o consolare, costituirono di fatto la continuazione della abolita tratta schiavistica. In molti luoghi (per esempio, Figi, Mauritius, Guyana) i loro discendenti divennero la maggioranza della popolazione o diedero vita, come a San Francisco, a compatte e attive minoranze etniche.) nella dabusa (suppongo stiva), con i lascari sul perrrochetto (non chiedetemi cos’è suppongo un albero della nave), segui le vicende dei singoli personaggi, i loro desideri, le loro speranze, i dolori le sofferenze, la nostalgia, gli amori…
Il tutto raccontato con una scrittura magica che ti fa sentire come se anche tu fossi su quella nave in viaggio sul Nero Oceano.
Questo è il primo volume di una trilogia.
Attendo gli altri due, anche perché curiosa di conoscere il destino dei protagonisti, che alla fine di questo primo volume si trovano a vivere un momento difficile, pieno di sviluppi possibili e non tutti positivi. ( )
  Pandora59 | Apr 23, 2009 |
UOI FARE UNA DOMANDA a Amitav Ghosh, uno dei più importanti scrittori indiani?

Lo intervisteremo giovedì 18 settembre e gli rigeremo qualche domanda che arriva dalla rete, se le lasciate nei commenti!

Amitav Ghosh è nato a Calcutta nel 1956 ed è cresciuto in Bangladesh (allora Pakistan orientale), Sri Lanka, Iran e India. Laureato all'Università di Delhi, ha studiato antropologia sociale a Oxford.
Ghosh, definito «il più grande scrittore indiano di lingua inglese», lavora come antropologo e giornalista e ha pubblicato, con notevole successo internazionale di pubblico e critica, Il paese delle maree, Il palazzo degli specchi, Il Cromosoma Calcutta, Le linee d'ombra, I fantasmi della signora Gandhi, Il cerchio della ragione.

Vive attualmente a New York dove insegna letteratura comparata alla Columbia University.

marepapaveriMare di papaveri è il primo volume di una trilogia dedicata all'India che, nelle intenzioni di Amitav Ghosh, dovrebbe costituire il suo «libro della vita». Si annuncia come un grande evento, atteso a lungo dagli editori e dalla stampa dei numerosi paesi in cui lo scrittore indiano è pubblicato. È un romanzo vibrante con una magnifica storia che simboleggia la nascita stessa di quella singolare mescolanza e tolleranza di culture, tradizioni ed etnie che è l'India. Cuore di questa saga epica è una gigantesca barca: l'Ibis, un veliero che, negli anni Quaranta del XIX secolo, solca le acque tumultuose dell'Oceano Indiano per combattere la Guerra dell'Oppio, il conflitto che, con il trattato di Nanchino, sancì la definitiva espansione dell'Impero britannico nei mercati d'Oltremare e che fu scatenato dalla Compagnia inglese delle Indie Orientali per rovesciare lo squilibrio della bilancia dei pagamenti tra Gran Bretagna e Cina, favorevole decisamente in quegli anni a quest'ultima. Nel suo avventuroso viaggio, l'Ibis reca a bordo un'umanità davvero straordinaria: marinai, clandestini,braccianti, galeotti, un Maharaja in rovina, una vedova sfuggita alle dure costrizioni del suo clan, uno schiavo americano liberato, un orfano europeo dallo spirito libero. A mano a mano che i legami con le origini si affievoliscono, e i contorni delle vite precedenti sbiadiscono, i passeggeri e i membri dell'equipaggio cominciano a considerare sé stessi jahaj-bhais,«fratelli di navigazione». Così sorgono una comunanza e una fratellanza che oltrepassano continenti, razze e generazioni. L'avventura prosegue su rigogliosi campi di papaveri del Gange e su esotiche vie cinesi. Ma più che i magnifici scenari dell'opera, è soprattutto la costellazione dei personaggi, la cui vicenda racchiude in sé la storia coloniale dell'Oriente, che rende Mare di papaveri così incredibilmente vivo, un capolavoro da parte di uno dei più raffinati romanzieri al mondo.
  booksWeb | Sep 15, 2008 |
Mostra 5 di 5
nessuna recensione | aggiungi una recensione

» Aggiungi altri autori (12 potenziali)

Nome dell'autoreRuoloTipo di autoreOpera?Stato
Amitav Ghoshautore primariotutte le edizionicalcolato
Ghosh, Amitavautore principaletutte le edizioniconfermato
Gobetti, NormanTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Nadotti, AnnaTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato
Risvik, KjellTraduttoreautore secondarioalcune edizioniconfermato

Appartiene alle Serie

Appartiene alle Collane Editoriali

Devi effettuare l'accesso per contribuire alle Informazioni generali.
Per maggiori spiegazioni, vedi la pagina di aiuto delle informazioni generali.
Titolo canonico
Titolo originale
Titoli alternativi
Data della prima edizione
Personaggi
Luoghi significativi
Eventi significativi
Dati dalle informazioni generali inglesi. Modifica per tradurlo nella tua lingua.
Film correlati
Epigrafe
Dedica
a Nayan
per i suoi quindici anni
Incipit
Fu in un giorno per il resto normale che Deeti ebbe la visione di una nave dall’alta alberatura in navigazione sull’oceano, e comprese immediatamente che quell’apparizione era un segno del destino perché mai prima aveva visto un’imbarcazione simile, neppure in sogno: e come avrebbe potuto, vivendo nel nord del Bihar, a più di seicento chilometri dalla costa?
Citazioni
Ultime parole
(Click per vedere. Attenzione: può contenere anticipazioni.)
Nota di disambiguazione
Redattore editoriale
Elogi
Lingua originale
DDC/MDS Canonico
LCC canonico

Risorse esterne che parlano di questo libro

Wikipedia in inglese (1)

Cuore di questa saga epica, l'Ibis, un veliero che, negli anni Quaranta del XIX secolo, solca le acque tumultuose dell'Oceano Indiano per combattere la guerra dell'oppio, il conflitto che, con il trattato di Nanchino, sanc©Ơ la definitiva espansione dell'impero britannico nei mercati d'oltremare e che fu scatenato dalla Compagnia delle Indie orientali per rovesciare lo squilibrio della bilancia dei pagamenti tra Gran Bretagna e Cina, favorevole decisamente in quegli anni a quest'ultima. Nel suo avventuroso viaggio, l'Ibis reca a bordo un'umanit© davvero straordinaria: marinai, clandestini, braccianti, galeotti, un raja in rovina, una vedova sfuggita alle dure costrizioni del suo clan, uno schiavo americano liberato, un orfano europeo dallo spirito libero. A mano a mano che i legami con le origini si affievoliscono, e i contorni delle vite precedenti sbiadiscono, i passeggeri e i membri dell'equipaggio cominciano a considerare se stessi fratelli di navigazione.

Non sono state trovate descrizioni di biblioteche

Descrizione del libro
Riassunto haiku

Già recensito in anteprima su LibraryThing

Il libro di Amitav Ghosh Sea of Poppies è stato disponibile in LibraryThing Early Reviewers.

Discussioni correnti

Nessuno

Copertine popolari

Link rapidi

Voto

Media: (3.96)
0.5 1
1 9
1.5 2
2 26
2.5 15
3 91
3.5 47
4 258
4.5 72
5 163

Sei tu?

Diventa un autore di LibraryThing.

 

A proposito di | Contatto | LibraryThing.com | Privacy/Condizioni d'uso | Guida/FAQ | Blog | Negozio | APIs | TinyCat | Biblioteche di personaggi celebri | Recensori in anteprima | Informazioni generali | 204,497,701 libri! | Barra superiore: Sempre visibile