Testo tedesco a fronte

La storia di Arianna, Teseo e Minosse, nella versione di Durrenmatt, diventa dramma psicologico. Il labirinto con i suoi specchi produce un infinito susseguirsi di immagini. Il minotauro, metà uomo e metà toro, sempre al limite della conoscenza, è sulla soglia delle emozioni che proverebbe, se solo sapesse cosa vuol dire provare emozioni.

Splendido, brevissimo racconto/fantasia con punteggiatura al minimo sulla percezione del sè di un essere nè uomo nè toro nè dio rinchiuso nel labirinto di specchi che riflette la disperante immagine d'una solitudine ripetuta all'infinito. Solo nel momento della morte provocata da un essere apparentemente identico a sè (Teseo con maschera di toro) il sapore e la vista del proprio sangue accomuna Minotauro ai giovani da lui uccisi, potendo infine sognare d'essere uomo.
Parole danzanti e ineguagliabili: "... e la luna si rispecchiò tante volte che il minotauro credette di guardare in un universo di pietra percorso da cicatrici". ( )