La presunzione di scegliere i libri evitando quelli troppo commerciali è nata con il tempo. E ha trovato conferma in alcuni libri pessimi. Uno per tutti l’inutile “la lettrice bugiarda” di Brunonia Berry. Ed invece apri un libro di un autore straniero e per questo diffidi del tempo che gli dedicherai; mentre poi ti trovi immerso in un mondo fantastico, fatto di viaggi, di intrighi, di amori e di avventure. E torni ragazzo, sogni da eroe, alla Salgari: e vedi la vita davanti. E non, come è giusto a quarant’anni, per la metà ed oltre con una vita dietro. E’ un romanzo, un racconto, qualcuno lo definisce addirittura una saga. E va avanti e indietro, nel tempo e nello spazio, tra l’Inghilterra del settecento e il meridione dell’Africa. Smith racconta le storie, gli amori e le gesta di Tim Courtney che matura attraverso un viaggio, le delusioni di un amore e le asprezze di combattere l’avidità dei due fratelli. Un grande padre ed una vita da affrontare. La recensione, in senso tecnico, la lascio ad altri. Ma questo è uno di quei libri a cui pensi mentre torni a casa; è una storia che cerchi e che vivi. Per una volta viva i best seller. ( )