La sindrome della pagina bianca ovvero il blocco dello scrittore. Gli esempi sono infiniti e Vila-Matas si muove con disinvoltura all’interno delle letterature del mondo occidentale. Peccato che queste variazioni sul tema finiscano con l’essere una gran noia. La cultura indubbia dell’autore mi ha impressionato fino a un certo punto; mi ha più impressionato, e non in positivo, la fissazione monocorde su un argomento che a lungo andare mi è parso abbastanza scontato. ( )

La letteratura sulla letteratura ha amanti appassionati e nemici giurati. A questi ultimi è assolutamente vietato questo testo breve e intensissimo. Per gli altri è una festa di citazioni riflessioni invenzioni attorno al tema del talento che si spegne, tace, nega se stesso, che porta il Preferirei di no fino alle conseguenze più estreme e paradossali. Vila-Matas inanella tutta una serie di protagonisti di questa scelta (autentici, romanzeschi, inventati) in un testo ironico - le prime quattro righe mi hanno fatto ridere fino alle lacrime - e tuttavia pieno di riflessioni folgoranti sulla scrittura ma, soprattutto, sull'arte di non scrivere.