c'era un telefilm o sceneggiato che andava in onda credo su rai1 all'ora di pranzo più di 15 anni fa; così ho conosciuto il dr.Herriot e tutto il microcosmo descritto in questi 4 libri: i racconti di un giovane veterinario di campagna nell'Inghilterra subito prima della guerra

“Tutte le cose splendide e belle / Tutte le creature grandi e piccole / Tutte le cose sagge e meravigliose / Tutte le ha create il Signore Iddio”
Sono i versi della poetessa Cecil Frances Alexander (1818-1895) a ispirare il titolo del libro di memorie “Creature grandi e piccole” dello scrittore veterinario James Herriot (pseudonimo di James Alfred Wight 1916 – 1995) che venne pubblicato nel 1972 e fu un grande successo. Dal romanzo vennero tratti un film e una serie televisiva.
La storia è ambientata in Inghilterra, nello Yorkshire, nel 1938, quando lo scrittore, appena laureato, ottiene un colloquio di lavoro con Sigfried Farnon, che cercava un aiuto veterinario per il suo studio. Il colloquio sarà l’inizio di una lunga amicizia e di tante avventure ed esilaranti episodi fra i contadini di quei sperduti villaggi, che un po’ alla volta conquisteranno il cuore del giovane veterinario.
“Cominciavano ad accettarmi, e mi faceva piacere pensare che non fossero solo le tradizioni di ospitalità che li spingevano a invitarmi a “mangiare un boccone”. Questo significava molto perché, con il passare del tempo, era cresciuta la stima per la gente dei Dales; il senso del valore della loro amicizia concessa così cautamente. Più il paese si alzava, più mi piacevano. All’imbocco della valle, al confine con la pianura, i contadini erano uguali a qualsiasi altro contadino, ma più aumentava l’altitudine più le persone diventavano interessanti, e nelle frazioni sparse o nelle fattorie isolate vicino alle cime brulle le loro caratteristiche più accentuate: la loro semplicità e la dignità, la loro scontrosa indipendenza e la loro ospitalità”.
Una storia ricca di humour, umanità e anche di un sano atteggiamento verso la vita, dove le cose si sa non sempre vanno per il verso giusto.
“Cominciavo a imparare a conoscere i contadini e quello che scoprivo mi piaceva. Avevano una tenacia e un atteggiamento filosofico che per me erano nuovi. Sventure che a un cittadino avrebbero fatto sbattere la testa contro il muro, erano liquidate con un’alzata di spalle e un “Ah be’, sono cose che capitano”.
"Creature grandi e piccole" è stata una piacevole lettura alla quale attribuisco tre stelline, che per me corrisponde a buono. ( )

Quarta di copertina:
«...un grande amore per la natura, una forte religiosità e un'altrettanto forte provvista di humour e di abilità narrativa...» (L'Espresso) James Herriot è un veterinario che ci racconta in questo libro i suoi primi due anni di professione trascorsi nello Yorkshire. Intorno a lui vive e si muove tutto un mondo che egli impara prestissimo ad amare e ad apprezzare: le creature grandi e piccole di cui si occupa professionamente e i ruvidi, taciturni abitanti di quella regione. Le loro azioni e reazioni, i loro incredibili rapporti offrono lo spunto a pagine di autentico humour.